A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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mercoledì 12 aprile 2017
Valerio Massimo Rocchi, ultrarunner: Sopporto bene la solitudine e la fatica
Mondo fantastico, speciale e bizzarro nonché sorprendente quello degli ultrarunner, l’obiettivo principale diventa portare a termine la gara, l’impresa, dimostrare a se stessi di riuscire, senza tempi, senza competizioni.
Di
seguito l’esperienza di Valerio che racconta del suo sport di endurance
rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della
tua vita? “Si, ogni volta che
taglio il traguardo, chiudendo la mia fatica.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Ho iniziato a correre più
per smaltire qualche chilo che per velleità agonistiche, col passare del tempo
ho partecipato alle prime gare come sfida per vedere dove arrivavo, per trovare
il mio limite ed ho continuato così nel tempo senza preoccuparmi troppo dei
tempi che facevo.”
Mercoledì 12 aprile 2017: Alcohol Prevention Day 2017
“E’ un campione l’alcolista che
attraversa il suo percorso dei 12 passi così come il tossicodipendente che esce
dalla sua dipendenza, così come il padre di famiglia che riesce attraverso grandi
sacrifici a provvedere ai bisogni dei suoi cari.”
Sergio Mazzei (Simone M., O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia)
L’alcol è responsabile di numerose
problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a
tutte le sostanze illegali per episodi o atti di violenza, criminalità,
maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di
produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore
concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive
(come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite). Nel Global status
report on alcohol and health la World Health Organization (WHO) richiama i
Governi a sostenere la prevenzione ai decessi e alle patologie alcol-correlate;
per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli
elevati costi che la società paga alle competenti istituzioni nazionali di
tutela della salute si chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di
consapevolezza sui rischi legati al bere.
Programma di CONVEGNO ALCOHOL PREVENTION
DAY 12 aprile 2017 MESE DI PREVENZIONE ALCOLOGICA organizzato da ISTITUTO
SUPERIORE DI SANITA' con il contributo del Ministero della Salute In
collaborazione con: Società Italiana di Alcologia – SIA Associazione Italiana
Club Alcologici Territoriali – AICAT Eurocare Italia
Programma 8.30 Registrazione dei
partecipanti 9.15 Apertura del convegno e Saluti delle Autorità Walter
Ricciardi E’ stata invitata a intervenire il Ministro della Salute Introduzione
alla prima sessione dei lavori Moderatore: Emanuele Scafato 10.00 Le strategie
di prevenzione dell’OMS e gli sviluppi in atto Lars Moller 10.15 Ci sono
“soglie” accettabili per il consumo di alcol? Jurgen Rehm
10.30 Le azioni del Ministero della
Salute in attuazione del Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018 e della
Legge 125/2001” Maria Migliore, Liliana La Sala 10.45 L’alcol in Italia: i
nuovi scenari, le priorità, le linee guida per la prevenzione Emanuele Scafato Discussione
11.15 Coffee break Seconda sessione Moderatore: Roberta Pacifici 11.45 Il
consumo di alcol in Italia e l'incidentalità stradale alcolcorrelata dai dati
Istat Emanuela Bologna, Silvia Bruzzone 12.00 Alcol e fumo nei luoghi di cura:
regolamenti, culture, esperienze tra criticità e facilitatori Valentino Patussi
12.15 Alcol e giovani: educare alla salute, intervenire sugli stili di vita Gianni
Testino 12.30 La prevenzione della Sindrome Fetoalcolica Simona Pichini 12:45
Il contributo del privato sociale e dell’Associazionismo come risorsa per la
collettività AICAT, AA, Alanon, Rappresentanti istituzionali e di categoria Discussione
14.00 Conclusione dei lavori Emanuele Scafato
Francesca Innocenti, Vice Campionessa Italiana 12 ore corsa su strada 2017
Matteo SIMONE
Continua il tour di avvicinamento ai Mondiali da parte degli ultrarunner, gare ardue e impegnative, condite da incontri festosi con amici di fatica e di gloria. Gara dopo gara per scoprire se stessi e gli altri, per seguire la propria direzione verso il benessere e la performance senza pretese ma con serenità. Le donne sempre più motivate, determinate e resilienti.
Alla 12 ore dell’UltraFranciaCorta, trionfa
Lorena Brusamento che totalizza 134,368 km e consegue tre traguardi: la
vittoria assoluta della gara, il titolo di Campionessa Italiana di specialità,
la migliore prestazione italiana. Francesca Innocenti con 121,065 km è la Vice
Campionessa Italiana e al terzo posto si classifica Luisa Zecchino con 116,956
km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Francesca attraverso risposte ad alcune mie domande.
martedì 11 aprile 2017
Alessandro Torchiana, Ultratrail: Il TOR... mi piacerebbe tantissimo
Matteo SIMONE
Qual è stato il tuo percorso per diventare un ultramaratoneta? “La passione per la natura e per la
corsa mi ha portato a scoprire questo fantastico mondo (ultratrail) che mi
permette di unire le due cose.”
Hai mai pensato di smettere di essere ultramaratoneta? “No, mai.. nemmeno per un momento….
Nemmeno nei momenti più duri.”
Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere
ultramaratoneta?
“No, mai.. Forse perché non “tiro” mai al 100% delle mie possibilità. A me
piace arrivare alla fine di una gara e dire…ecco se devo rifarla ora, ho ancora
forze sufficienti.”
Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? “La voglia di scoprire le possibilità,
le potenzialità del mio corpo, il vivere la natura, la montagna, giorno e notte.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “No, mai.. Non è qualcosa che cerco.”
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare
estreme?
“La voglia di misurarsi, di capire “cosa” può darti il tuo corpo.”
Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile? “Non c’è una gara in particolare. Ogni
percorso ha le sue difficoltà e le sue bellezze.”
Barbara Maiuri: Ho appena avviato una scuola di danza e ballo e sono felice
E’ da un po’ di tempo che Barbara mi invita a una lezione di prova di kizomba definito “Il ballo della sensualità e dell’eleganza” con il maestro Mario Kizomba Pietracatella e Mina Salomone il Martedì dalle ore 21:30 alle ore 22:30. Ma finora non sono riuscito ancora a provare questo affascinante ballo che viene dall'Africa e ii cui corsi si svolgono presso l’associazione Flabart C/o Olimpic Gym Via Vivaro Romano 11.
Nel
frattempo ho invitato Barbara a rispondere a un mio questionario dello sport
per approfondire il mondo dell’esercizio fisico che sia sport o ballo, e
riporto di seguito alcune sue testimonianze.
La gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o
dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ginnastica ritmica.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o alla tua
performance?
“La sicurezza interiore e fisica di saper fare ciò che facevo.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “La carica e la dose di autostima che
mi hanno dato i miei professori.”
Dice
bene Barbara, ai professori, agli istruttori viene affidato un compito
importante e cioè la cura e l’addestramento di persone non solo dal punto di
vista atletico o di insegnamento di passi di danza, ma anche la trasmissione di
sani principi, valori, regole, di consolidamento e incremento di motivazione,
insegnamento di esercizi fisici in modo progressivo per sviluppare gradualmente
l’autoefficacia nell’allievo, l’orientamento verso obiettivi e mete sfidanti ma
raggiungibili.
La tua gara più difficile? “Pallacanestro.”
lunedì 10 aprile 2017
Roma Marathon: E’ possibile ancora donare per l’Associazione Spiragli di Luce
Io ci ho messo corpo, testa e cuore per percorrere non i
42,195km della maratona di Roma come mi ero prefissato ma la stracittadina run
fun di 4,5 km e ora è possibile ancora donare per l’Associazione Spiragli di
Luce, fino al 17 aprile 2017.
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/a.p.s-spiragli-di-luce/matteo.simone/di-corsa-per-spiragli-di-luce
Lo scopo
dell’associazione è la diffusione e la propaganda di attività sportive e
socioculturali, in tutte le sue componenti: agonistiche, amatoriali,
didattiche, scientifiche ad esse connesse. “Spiragli di Luce” vuole aiutare i diversamente abili e le persone meno
abbienti alla riabilitazione fisica e psicologica per un inserimento nella società e nel
mondo del lavoro con uno strumento che li favorisca nello sport competitivo e
non, nel mondo artistico, storico e in quello turistico.
L’Associazione “Spiragli
di Luce”, operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si
rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali
promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali.
Le attività promosse prendono vita grazie al sostegno di
iniziative culturali e manifestazioni sportive, ne
è un esempio il Trofeo Città di Nettuno, Memorial "B. Macagnano": i
fondi raccolti hanno consentito infatti di organizzare centri estivi per i ragazzi
diversamente abili. Questa è la dimostrazione
di quanto possa essere vincente il connubio tra sport, impegno sociale e
solidarietà!
L'Associazione al fine di reperire i fondi necessari ha
scelto di aderire al Program Charity della Maratona di Roma
2016 chiedendo il supporto di amici runner interessati a
sostenere questo nuovo importantissimo progetto.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
dell’associazione e della sua presidente.
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