Matteo SIMONE
Gli ultrarunner
sono atleti che cercano di mettersi alla prova in gare sempre più difficili e
impensabili per lunghezza, per difficoltà, per condizioni atmosferiche. Quando
si inizia a correre, si pensa al sogno di correre una maratona, poi per alcuni
c’è la voglia di osare con la partecipazione a una gara di 10km, altri vogliono
sperimentarsi nel deserto o su ultratrail,
altri vogliono correre la maratona di New York, Germano dotto ha due passioni
la corsa a piedi e la bici su strada e volta per volta decide e fissa il suo
obiettivo e poi prende la direzione per raggiungere la meta stabilita
mobilitando le sue energie per portare a termine la sua gara difficile ma per
lui speciale e straordinaria che gli permette di provare fisico e testa e fare
tante conoscenze, di seguito Germano racconta la sua esperienza nel deserto.
Ciao
Germano, se ti va ho qualche domanda per te, com'è andata?
“Ciao Matteo, rispondo con piacere alle tue domande. Tutto sommato è andata
bene, l'obiettivo primario era portarla a termine e questo è stato centrato.”
Soddisfatto?
Hai sofferto? Momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara? “Il
risultato finale avrebbe potuto essere più soddisfacente, diciamo che una
posizione intorno ai 200 sarebbe stata alla mia portata se non fossi incappato in una profonda crisi
di fame al 4° giorno, dopo aver percorso già 100 km e alla vigilia del tappone
di 86 km che purtroppo ho affrontato completamente a digiuno ...Infatti ho
commesso l'errore di portare con me solo alimenti solidi, tecnici e non ...ma
in quelle condizioni di avanzata disidratazione e secchezza di gola e fauci gli
unici alimenti che riesci ad inghiottire sono gel e liofilizzati semiliquidi,
cibo che grazie alla solidarietà e compassione dei meravigliosi compagni della tenda 9 mi ha permesso un buon
recupero nel giorno successivo e di
concludere quindi la corsa con l'ultima maratona molto soddisfacente.”