domenica 14 dicembre 2025

Volodymyr Snihur: Se ami qualcosa puoi raggiungere grandi traguardi

 If you love something you can achieve great things 
Dott. Matteo Simone 
 

Per allenarsi duramente e costantemente ci vuole una grande motivazione e passione che permetta di gestire ogni fatica in allenamento e in gara. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Volodymyr attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Come ti definisci dal punto di vista atletico? Sono un trail/ultra runner.  
Cosa e chi contribuisce alle tue prestazioni? Salute mentale e longevità, un altro fattore molto importante per le mie prestazioni è il supporto di mia moglie, anche se non capisce esattamente perché lo faccio. 

È difficile comprendere le motivazioni che spingono un atleta a partecipare a gare superiori alla maratona, addirittura superiore alla 100km, di alcune centinaia di chilometri, a volte nemmeno lo stesso atleta sa cosa lo spinge a prepararsi per tali gare molto estreme e difficili. 
Cosa pensano familiari, amici e colleghi della tua attività sportiva? L'opinione più comune prima di una gara è che non ce ne sia bisogno, ma dopo una gara esprimono semplicemente la loro ammirazione. 

Certe 
gare sono considerate davvero estreme e bizzarre ma quando si portano a termine ci si accorge di aver fatto qualcosa di straordinario sia da parte dello stesso atleta che da chi lo conosce, quali familiari e amici.
 
Quali abilità, risorse e caratteristiche possiedi nel tuo sport? La mia abilità migliore è divertirmi per tutta la gara e sono bravo nella corsa in salita, una caratteristica su cui si basano i miei programmi di gara. Non utilizzo molte attrezzature o risorse, solo il necessario per affrontare qualsiasi situazione difficile in cui potrei trovarmi. 
Quali sono le difficoltà e i rischi nel praticare il tuo sport? La cosa più difficile è iscriversi a una gara, che sia di 5 km, 10 km o ultra, solo per credere di potercela fare.  
Per quali aspetti e fasi ritieni che lo psicologo sia utile nel tuo sport? È davvero una domanda difficile a cui rispondere per me, perché non ho mai parlato del perché faccio quello che faccio al di fuori della mia testa. Sarebbe davvero utile averne uno. 
L'evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più belle? Nella mia ultima gara, a un certo punto, correvo accanto a due "grandi" come Giorgos Slonikios e Giorgos Dialectakis. Il primo è un ultrarunner e il secondo è un disabile. Tutte le persone per strada si alzavano in piedi e li applaudivano, in quel momento mi sono sentito nulla. È stato il momento più bello perché ho capito che, anche se avessi finito la gara, ci sarebbe sempre qualcosa di più grande da raggiungere nella vita.  
La tua situazione sportiva più difficile? 
È il momento in cui inizi a realizzare che finire una gara potrebbe non essere possibile. 

Tra il 20 e il 24 novembre 2025, Volodymyr era tra i 68 atleti alla partenza della 9^ Authentic Phidippides Run Atene-Sparta-Atene 490 km. Il vincitore assoluto è stato una donna, la russa Irina Masanova in 66h29’39” precedendo di quasi 6 ore il belga Werner Roels 72h52’29, al terzo posto assoluto un’altra donna, la ceca Lenka Berrouche 76h26’51”. Completano il podio maschile il polacco Pawel Zuk 78h13’38” e il brasiliano Rodrigo Freeman Lopez 78h24’14”. Completa il podio femminile l’ungherese Linda Boros 87h31’03”. 
Tra i partecipanti anche un atleta che spingeva un altro atleta in carrozzina che hanno competato solamente metà gara, da Atene a Sparta 245km. Volodymyr come altri 39 atleti, non è riuscito portare a termine l’intera gara di 490km e prima di decidere di continuare c’è comunque un periodo di difficoltà quando si arriva a prendere la decisione di non continuare la gara, ma fa parte del gioco, si sa che dono esperienze durissime e non si parte con la garanzia di poterla finire. 
Come hai affrontato, gestito e superato crisi, sconfitte o infortuni? Per me la cosa più importante è l'infortunio, perché non sai quanto tempo ci vorrà per superarlo e come superarlo senza complicazioni. La sconfitta, o nel mio caso i ritiri. Un problema enorme, perché di tutti i miei ritiri sono per la mia protezione fisica, solo uno ha avuto un impatto su di me (Spartathlon), perché non ho mai creduto di essere così vulnerabile mentalmente. 

La pratica di 
uno sport come le ultramaratone è davv
ero una messa alla prova, si prova a gareggiare in gare davvero durissime e bisogna comunque cautelarsi e tutelarsi per arrivare fino alla fine integri e sani.
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? ‘Se ami qualcosa puoi raggiungere grandi traguardi’, qualcosa che non ho mai avuto modo di comprendere veramente finché non sono iniziate le ultra. 
Quale allenamento mentale usi? Vedere il dolore negli occhi degli altri e superarlo semplicemente continuando ad andare avanti. Questa è la cosa più semplice e potente. 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? Non ho un prossimo obiettivo, solo immagini della mia famiglia che si gode le mie corse, ma vorrei cimentarmi in quante più gare possibile e scoprire i miei limiti. 
Quali sono gli ingredienti del successo?
 La costanza è qualcosa che ti porterà il più lontano possibile.  
Come sei cambiato grazie allo sport? Sono cambiato molto, soprattutto negli ultimi due anni, quando come famiglia abbiamo preso decisioni importanti, trasferirci in una città più piccola e cambiare il nostro stile di vita in generale. Tutto questo è stato possibile perché attraverso la corsa ho imparato quanto posso davvero resistere al dolore, mentalmente e fisicamente. 

La pratica di uno sport aiuta a capire come raggiungere obiettivi, come superare ogni difficoltà o cisi e questo aiuta poi nella vita quotidiana ad affrontare, gestire, superare le situazioni più difficili.  
Chi ti ispira? Non c'è una persona in particolare, ma ci sono tante piccole cose nelle tante persone che ho incontrato negli ultimi quattro anni che hanno avuto un impatto su come vorrei vedermi nelle mie corse e nella mia vita personale.  
Cosa c'è oltre lo sport? Per me la prima cosa è la salute fisica e mentale, perché avendo tutto in ordine posso dare il massimo alla mia famiglia. 

Praticando una passione aiuta a sentirsi molto meglio fisicamente e mentalmente e ciò si ripercuote nelle relazioni con gli altri che siano famiglia, amici, ambiente lavorativo. 

Dott. Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Autore di libri di psicologia e sport 

 

Volodymyr SnihurIf you love something you can achieve great things 
Se ami qualcosa puoi raggiungere grandi traguardi 
Dott. Matteo Simone 
 
How do you define yourself athletically? I’m a trail/ultra runner.   
What and who contributes to your performance? Mentally health and longevity, also very huge role in my performance is the support of my wife even if she doesn’t understand exactly why I’m doing it.   
What do family, friends, colleagues think about your sporting activity? The most common opinion before a race is that there is nneed to do thatbut after a race they just express their admire.   
What skills, resources, characteristics do you have in your sport? My best skill is tenjoying all through the race and I’m gooin uphill running and that is a characteristic that my racing plans are build on. I’m not using a lot of equipment or resources only the necessary for any bad situation I could get in.    
What are the difficulties and risks in practicing your sport? The most difficult thing is to sign up of a race even if it is 5k, 10k or ultra, just to believe that you can do it  
For what aspects and phases do you think the psychologist is useful in your sport? Really it is a difficult question to answer for me, because I never had an conversation about why I’m doing what I do outside my own head. Relly it would be useful to have one.   
The sporting event in which you experienced the most beautiful 
emotions? 
In my last race at some point, I was running next to ‘great’ people Giorgos Slonikios and Giorgos Dialectakis. The first one is an ultrarunner and the second one is a handicap personAll the people on the streets were standing up and applauding themat that moment I felt that I’m “nothing”. That was the most beautiful because I realized that even if I finish the race there will be always something greater to achieve in life.    
Your most difficult sporting situation? It is the moment that you start realizing that finishing a race may not be a possibility.   
How did you face, manage and overcome any crises, defeats or injuries? For me the most important is injuriebecause you don’t know how long it will take to get over it and how to overcome it without any complications. The defeat or in my case are the DNFsSomething that is huge problembecause of all my DNFs are for my physical protectiononly one was that had an impact on me (Spartathlon), because I never believed that I was so venerable mentally.    
What have you discovered about yourself by playing sports?
 ‘If you love something you can achieve great things’ something I never had chance to truly understand until the ultras started. 
What mental training do you use? Seeing in the eyes of other people the pain and get over it just by keep on going. That is the most simple and most powerful thing.       
Next goals? Dreams realized and to be realized? There is no next goal only images of my family enjoying my runs, but I would like to try as many races as I can and to discover my limits. 
What are the ingredients of success? Consistency is something that will take you as far as possible.    
How have you changed through sport? I have changed a lot mostly in the last 2 years in which we as a family made huge decisions, to move to smaller city and generally change our lifestyle. All that was possible, because through the running I have learned how much really, I can hold against the pain mentally and physically.    
ho inspires you? There is no one specific, but there are many small things in a lot of people I have met in the last 4 years that made an impact on how I would like to see me in my runs and personal life.   
What is beyond sport?
 For me first of all is the personal physical and mental health, because having everything in order with myself I can give as much as it is possible to my family. 

Dott. Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Autore di libri di psicologia e sport 

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