lunedì 16 novembre 2020

Olimpiadi di Tokyo: Bronzo per Martina Centofanti e le altre 5 farfalle azzurre

 Lavorare non solo per se stessi ma soprattutto per la squadra 

Matteo SIMONE

Martina Centofanti è una delle 5 farfalle azzurre che hanno vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, insieme ad Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Daniela Mogurean.
Martina Centofanti nel 2014 entra a far parte della Nazionale di ginnastica ritmica dell'Italia. Nel 2015 ai Campionati del Mondo di Stoccarda (AUT) conquista 1 Oro/Nastri e 1 Argento/Cerchi-Clavette.
Nel 2016, alla Coppa del Mondo di Pesaro, conquista l’Oro in tutte e tre le competizioni dedicate alla squadra: concorso generale; finale di specialità ai nastri; finale di specialità ai cerchi e clavette. 
In virtù della straordinaria stagione sportiva viene premiata nello speciale concorso della celebre Gazzetta dello Sport Gazzetta Sport Awards nella categoria 'Squadra dell'anno' con il secondo posto dietro la Juventus. Lo stesso anno entra a far parte del Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare. 
Con le compagne, è stata l'unica squadra nazionale a essere stata invitata a partecipare al Rhythmic Ginnastic All-Star Gala, il più importante evento asiatico di ginnastica ritmica che riunisce le migliori ginnaste del pianeta, a Seoul, in Corea del Sud. 
Nel 2016 Olimpiadi di Rio de Janeiro (BRA) si classifica al 4° Posto. Nel 2017 Campionati del Mondo di Pesaro medaglia d’Oro/Cerchi. 2018 Campionati Europei di Guadalajara (ESP) conquista 1 Argento/concorso generale, 1 Argento/Palle-Funi e 1 Oro/Cerchi. Ai Campionati del Mondo di Sofia (BUL) conquista 1 Oro/Palle-Funi, 1 Argento/concorso generale e 1 Bronzo/cerchi. 
Nel 2019 Grand Prix di Kiev (UKR) ottiene la medaglia di Bronzo/concorso generale, palle, cerchi e clavette. Alla Coppa del Mondo di Pesaro (ITA) ottiene 1 Bronzo/concorso generale e 1 Oro/palle. Alla Coppa del Mondo di Sofia (BUL) ottiene 1 Argento/concorso generale. Alla Coppa del Mondo di Guadalajara (ESP) conquista 1 Oro/concorso generale; 1 Argento/palle e 1 Bronzo/cerci e clavette. 
Agli European Games di Minsk (BLR) si classifica al 4° posto/concorso generale; 4° posto/5palle e 4° posto/cerci e clavette. Al World Challenge Cup di Minsk (BLR) vince 1 Oro/5 Palle. Al World Challenge Cup di Kazan (RUS) ottiene 1 Bronzo/concorso generale. Al World Cup Challenge di Portimao (POR) conquista 1 Oro/concorso generale; 1 Oro/5palle e 1 Argento/cerci e clavette.   
Nel 2019 ai Campionati del Mondo di Baku (AZB) conquista 1 Bronzo/cerchi e clavette. È in possesso del pass per i prossimi Giochi Olimpici di Tokyo. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Martina attraverso risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa. 
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? Penso che ogni atleta sia un campione da tutti i punti di vista… Fare sport ad alti livelli fa di noi atleti dei campioni nello sport e nella vita visti i sacrifici e l'impegno impiegato tutti i giorni per riuscire a portare a termine nel migliore dei modi l'obbiettivo più grande.” 

Concordo con Martina, campione non è solo che vince ma anche tutti coloro che continuano ad allenarsi e a gareggiare con impegno, determinazione, coraggio e stile di vita 
adeguato. 
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? Penso che fare sport sia essenziale per noi ragazzi, è davvero un mondo bellissimo che ti regala emozioni fortissime… Praticare sport non solo ad alti livelli ma anche a livello amatoriale è essenziale per il benessere psico-fisico della persona.” 

Lo sport è indispensabile ed essenziale, a qualsiasi livello e nonostante la fatica e le sofferenze e i sacrifici. 
Come hai scelto il tuo sport? Ho scoperto la ginnastica ritmica seguendo i mondiali in TV mi è piaciuta davvero molto vederla e ho deciso di provare e mi sono subito appassionata.” 

Prima o poi si trova uno sport che fa appassionare, che coinvolge, che permette di seguire allenamenti e maestri. 
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “Il nostro sport è uno sport sia fisico ma soprattutto mentale… Lavorando in squadra oltre alle difficoltà tecniche e di attrezzo che vanno eseguite in una certa maniera ci sono anche molti altri aspetti da dover gestire… Lavorare all'unisono, la sincronia, la capacità di adeguarsi e ascoltare le compagne, lavorare non solo per sé stessi ma soprattutto per la squadra”. 

Si fa parte di una squadra che porta avanti obiettivi comuni e condivisi, sfidanti ma raggiungibili con il duro lavoro insieme. Ognuno è una risorsa per l’altro e per l’intero gruppo. Una grande squadra da gestire per ottenere successi con allenamenti costanti fisici, tecnici e mentali per avere tutto sotto controllo senza stress. 
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Il giorno della gara faccio una colazione abbastanza ricca, a pranzo prima della prestazione cerco di mangiare quando possibile carboidrati che danno energia e magari poco prima della gara una barretta energetica”. 

Bisogna conoscersi bene, aver sperimentato già negli allenamenti e in altre gare ogni cosa compreso l’alimentazione che può essere determinante per uno stato di benessere e per fornire energie sufficienti per portare a termine una gara. 
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Beh sicuramente la passione è ciò che mi spinge a continuare a praticare questo sport e soprattutto perché questo è sempre stato il mio sogno entrare a far parte della nazionale e quindi non posso che esserne felice ed onorata”. 

Far parte di una squadra nazionale è sia un onore che una responsabilità, un sogno che viene da piccoli e poi si cerca di trasformarlo in realtà con il duro lavoro quotidiano, mettendo da parte altro, ma che ripaga di tutto. 
Quali persone contribuiscono al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Beh sicuramente devo tutto alla mia allenatrice una donna veramente da stimare sia all'interno che al di fuori della palestra… Sa sempre farci arrivare pronte all'obiettivo finale… Ovviamente anche la mia famiglia che mi ha sempre sostenuta in tutte le mie scelte e decisioni”. 
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport?
 “La mia famiglia mi ha sempre appoggiata e sostenuta in tutto e per tutto e i miei amici anche”. 

L’allenatrice diventa la figura di riferimento per l’atleta, il suo faro, la persona che sa consigliare, sa dare giusti consigli, sa risollevare da sconfitte e infortuni, almeno dovrebbe. La famiglia si affida proprio all’allenatrice per il benessere sportivo dell’atleta e per l’eventuale performance. La famiglia supporta e coccola l’atleta sapendo che saprà diventare autonoma nelle proprie scelte senza rimpianti ma con consapevolezza e voglia di andare a rincorrere propri sogni. 
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Per ora sono stati i mondiali di qualificazione olimpica a Stoccarda e anche i miei primi mondiali. Già salire su quella pedana così importante con le mie compagne è stato davvero tanto emozionante. Dopo un oro ai 5 nastri è un argento ai cerchi e clavette è stato davvero un momento di emozioni indescrivibili che rimarranno sempre nel mio cuore”. 

Le vittorie e i successi nello sport sono nutrimento per il cuore, l’anima, lo spirito, la mente dell’atleta, bisogna memorizzare i bei momenti di successo e tutte le sensazioni sperimentate, e tirarle fuori in eventuali momenti o periodi di demotivazione per ricordare ciò che è accaduto e che potrebbe essere ancora possibile replicare se si crede in sé stessi e si continua a lavorare duramente individualmente e con la squadra che protegge l’atleta diventando una rete sociale di riferimento. 

C’è un’esperienza che ti possa dare la sicurezza che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Questo sport forma molto sia dal punto di vista caratteriale che mentale e quindi dà molta sicurezza”. 

Le atlete sanno che se riescono a seguire ritmi notevoli di allenamento e uno stile di vita molto severo ma appagante poi nella vita tutto è più fattibile e raggiungibile. 
Quali meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport? “In questo sport la psicologia conta moltissimo bisogna avere molta attenzione, concentrazione e determinazione”. 

Molto utile e interessante la risposta di Martina, in questo sport infatti bisogna lavorare tantissimo sul corpo ma anche sulla mente, bisogna essere centrati nel momento presente ed essere disponibili a eseguire certi esercizi difficilissimi ma non impossibili, bisogna mettere da parte qualsiasi distrazione, bisogna avere la mente sgombra e avere tutto sotto controllo ma senza ansia e senza stress, anzi un po’ di ansia ci sta ma forse si può parlare di un’attivazione ottimale funzionale all’esercizio che ci si appresta a mettere in campo. 
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica? “Ho scoperto una parte di me che non conoscevo, quando entro in pedana con la squadra mi sento un'altra persona”. 

L’atleta sviluppa un’identità propria e un’identità di squadra, dentro di sé acquisisce più sicurezza nel mettersi in gioco dovuto alle precedenti esperienze di successo e al fatto di aver seguito un percorso di allenamento che prevede gradualità e progressione fino a sentirsi pronti per il giorno di esibizione o gara. 
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara)? “Allenamento: costanza; pre-gara: concentrazione; gara: concentrazione e determinazione, adrenalina e post-gara: calo di adrenalina”. 
Quali sono i tuoi pensieri? “Pensare all'obiettivo passo dopo passo lavorando tanto in allenamento”.  

Per ottenere qualcosa di importante bisogna pensarlo, scriverlo, visualizzarlo più volte, capire come fare, quali risorse e capacità bisogna vere e sviluppare e impegnarsi con costanza quotidianamente.
Quale è stata la tua gara più difficile? “Ogni gara è difficile perché tutte le squadre sono molto agguerrite e il livello è molto alto quindi ogni gara è a sé”. 

La cosa importante è voler faticare e impegnarsi per crescere come persona e come squadra e poi si vedrà quando si incontreranno avversari individuali e di squadra, ognuno fa il suo percorso, ha le sue motivazioni e le proprie motivazioni. 
Riesci a immaginare una vita senza sport? “No perché lo sport è davvero importante e nel mio caso la ginnastica ritmica è la mia passione e quindi la mia vita”. 
Pensi che potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In che modo e in quali fasi? “Si penso potrebbe essere molto utile per arrivare all'obiettivo pronte sotto tutti i punti di vista”. 

Lo sport diventa una grande fetta nella vita della persona e ad alti livelli entrano in gioco tanti aspetti da gestire oltre alla tecnica, forza, resistenza, bisogna aver chiaro quello che si vuol ottenere, avere la mente sgombra e focalizzata per il determinato momento dove ogni energia e pensiero deve essere rivolto verso quello che si sta mettendo in atto. 
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport? La ritmica oltre a essere uno sport molto bello da vedere, fatto di eleganza armonia ma anche forza, è uno sport che forma molto il carattere e fortifica moltissimo la persona”. 

Lo sport a volte diventa una grande palestra di vita, una grande opportunità per costruire fisico e mente per affrontare eventi sportivi e situazioni quotidiane dove bisogna essere in grado di farsi valere per ottenere quello che si vuole. 
Prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine? Sogni realizzati e da realizzare? “L'obiettivo più grande ora è l'olimpiade, cercare di fare quello per cui abbiamo lavorato duramente finora ed è ovviamente il mio sogno più grande che si è realizzato e mi ritengo davvero fortunata e onorata e felicissima in quanto so che l'olimpiade è il sogno di ogni atleta e un'esperienza che rimarrà sempre nel mio cuore”. 


Questa intervista risale al 2016 e nel frattempo Martina ha ottenuto un ottimo 4° posto all’olimpiade di Rio e ora è in attesa di partecipare alle olimpiadi di Tokyo, complimenti per la sua forte passione e per le sue performance. 


Un’intervista a Martina è riportata nel mio libro “Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”, Roma, 31 dicembre 2021. Presentazione di:  Isabel Fernandez. Prefazione di:  Sonia De Leonardis.

https://www.aracneeditrice.eu/it//pubblicazioni/sogni-olimpici-matteo-simone-9791259943088.html

https://www.aracneeditrice.eu/anteprime/9791259943088.pdf


Matteo SIMONE

380-4337230 - 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/p/chi-siamo.html

Nessun commento:

Translate