http://www.psicologiadellosport.net
Francesco Di Pierro: “Noia, stress, crisi di mezza età, abitudine, edonismo, voglia di conosce gente. Siamo tutti diversi, non credo ci sia un motivo comune”.
Mauro Ippoliti: “Vedere gente sorridente”.
Marco Maria
Mongiardini: “Mi spinge il fatto di star bene, conoscere gente
speciale, migliorare il proprio stile di vita e crescere a livello mentale”.
Michele Ricucci: “Fare nuove amicizie? Una Vita meno sedentaria e poltronosa? L’azione che ci rende agili, liberi di camminare con le nostre gambe verso cose belle e costruttive?”.
Quindi, le
motivazioni a fare sport sono le più disparate, performance, benessere, non
ingrassare, dimagrire, conoscere gente, fuggire da casa e dai problemi.
Italo
Merolli: “Matteo a prescindere dalle funzioni che ha lo
sport e sono tante, ciò che spinge le persone a praticarlo va sicuramente
ricercato nell'aspetto motivazionale. E le motivazioni possono essere le più
disparate”.
Carlo Spairani: “Il motivo opposto a quello che spinge le persone a stare sul divano...visioni diverse della vita”.
Francesca
Ruffa: “Il cibo”.
Luciano
Ciurleo: “La voglia di volersi bene, la voglia di
evadere dalla propria routine”.
Armando
Quadrani: “Il rinfresco”.
Matteo
Stelluti: “La bilancia”.
Paolo Giorgetta: “La panza …”.
Roberto Tognalini: “Mangiare”.
Uno dei motivi è
anche sviluppare la resilienza, praticando sport ci si accorge di poter fare
qualcosa di importante, di raggiungere mete e obiettivi sfidanti, superare
crisi e difficoltà.
Luca
Parisi: “Le persone come te che danno valore alle
persone che essi realizzino grandi oppure piccoli traguardi 💚”.
Massimo Castellano: “E proprio grazie al grande motivatore triatleta e psicologo dello sport il dott. Matteo Simone che spinge aggregando tutti noi atleti leggendo i suoi libri a praticare e affrontando con resilienza qualsiasi fatica al traguardo💪😃”.
Ringrazio Massimo Castellano per le sue parole e per
la sua poesia:
Aldo
Siragusa: “Alcuni lo praticano per un po' lontano dal
coniuge”.
Franco
Varesio: “Da ragazzi per conquistare le fidanzate, da adulti
per scappare dalle mogli 😁”.
Francesco Tieri: “La moglie in casa è un buon motivo per fare sport all'aperto”.
Chicca
Falvo: “Tengo a bada il mio diabete tipo 1 e le
complicanze”.
Michele
D'adamo: “È la medicina n1”.
Domenico
Manzella: “Le scarpe da running costano meno dello
psicologo”.
Gianluca Achille: “La corsa è terapia (per ne). Per dirla alla Ernesto Calindri: ‘contro il logorio della vita quotidiana’.
Tra le risposte
più gettonata e frequenti vi è il senso di libertà, in effetti lo sport
permette di evadere dalle incombenze e preoccupazioni quotidiane, prendendosi
un tempo proprio da soli o con amici per dedicarsi a sé stessi curando corpo e
mente.
Nunzio Improta: “Il senso di libertà”.
Giampiera
Farre Chanel: “La sensazione di libertà che si ha
durante l’attività 😍”.
Veronica
Bellenna Mattioli: “Liberare la mente stressata e
ritagliare quel spazio solo per te! Ecco perché mi avventuro a correre nel
bosco”.
Natascia
Panzavolta: “L' attività sportiva nasce e si esprime come
senso di libertà nell' essere umano…io lo vivo così il mio sport…mi sento
libera...libera di esprimere ciò che sono!”.
Giada
Paolillo: “La voglia di vivere”.
Jana
Brafči: “Libertà, la vita migliore senza i pensieri
inutili e benessere assoluto durante e dopo ☺❤”.
Chiara Lorenza Velocci: “Il senso di Libertà”.
Altra risposta
frequente è il senso di benessere che deriva dalla pratica dello sport da soli
o in compagnia, uno stare bene che motiva le persone a fare sport, di seguito
alcune risposte.
Franco
Piccioni: “...di stare bene... Per prima cosa”.
Margherita
Fraternali: “Il benessere”.
Mimma
Caramia: “Il senso di benessere e appagamento”.
Lo
Cascio Dorotea: “Benessere a 360 gradi!”.
Patrizia
Melchior: “Endorfine”.
Matilde Staffa: “Il senso di benessere che si prova dopo aver corso per almeno un'ora e la soddisfazione dopo due ore di palestra! Lo sport cura corpo mente e spirito. È una fonte inesauribile di felicità. Bacio dott.”.
Descrizione dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.
https://www.libreriauniversitaria.it/cosa-spinge-persone-fare-sport/libro/9788825528275
Ho approfondito gli aspetti che
riguardano la motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere
obiettivi nello sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad
atleti di diverse discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance
ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere
il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata
da cuore, testa e corpo per provare a non mollare, per condividere momenti di
pre-gara fatti di viaggi e incontri, per superarsi.
Questo è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza, autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza. Chiamateli pure masochisti o incoscienti, ma in realtà quello che emerge dalle varie storie e testimonianze è che si tratta di un mondo fantastico e sorprendente, affascinante e protettivo.
Ringrazio tutti gli atleti che hanno
avuto la cortesia, la gentilezza e la disponibilità a raccontare le loro
esperienze legate allo sport.
Ringrazio le amiche e colleghe Rita
Tancredi e Francesca Vannucchi per la loro cortesia, generosità, gentilezza,
disponibilità nel contribuire alle correzioni della bozza.
Ringrazio Isa Magli per la sua
gradita Premessa:
“Il lavoro è ammaliante e, per questo, invitante
alla lettura e alla elucubrazione.
Emerge la piena dimostrazione
della personale presenza dell’autore: infatti lo sport appare come il cardine
del suo vivere e, la perfetta sintomatologia dei fonemi riportati, è un
riverbero dello sport nella persona umana come invito dell’attività
psico-somatica per la rivalorizzazione intellegibile e per la risoluzione
spicciola dei dilemmi giornalieri.
La trattazione è sotto forma
di quesito a personaggi che hanno vissuto e vivono, e hanno praticato e
praticano attività sportiva con conseguenti responsi epistolari o tecnologici.
Invita i ragazzi con i
familiari a prendere il treno dello Sport per salire per strade, monti e
parchi: insomma tutto ciò che la natura comprende.
Sport uguale solidarietà, sviluppo sensoriale, autoefficacia, ed incremento della Resilienza.
Sport uguale solidarietà, integrazione,
consapevolezza del corpo entro i limiti ossia essere ardimentosi ma non
strafare, sperimentare, ma non affaticarsi.
Fa riferimento ad uno
acronimo C.A.R. (Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza) per evidenziare la
conquista del benessere e il successo.
E’ da mettere in conto il
valore che attribuisce alle donne, ponendole sullo stesso livello di quelli
dell’altro sesso come ad esempio: Maria Chiara Parigi (ultratrailer); Lara La
Pera (campionessa di pallavolo e corsa); la schermidora Silvia Tombolini
(campionessa con disabilità ipovedente), la quale incita alla tenacia, alla
lealtà e anche se con rischi e fatiche di non mollare mai neppure dopo una
sconfitta, perché perdere, dopo aver analizzato gli errori, si rafforza la
resilienza, che consente di riprendersi e di riportare risultati accettabili.
Seguono consigli per una
retta alimentazione che rappresenta un punto fondamentale per le varie
esercitazioni e per un buon risultato finale.
Tutti gli intervistati sono
favorevoli alla figura dello psicologo che risulta indispensabile non solo per
la salute del corpo del singolo, ma ancor più, del gruppo-squadra, affinché non
sia demotivato e subisca crisi, difficoltà, sconfitte.
Pagine scelte
per te
http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788825528275.pdf
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Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Sito web: www.psicologiadellosport.net
Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/
Libri: http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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