Matteo SIMONE
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Continuando il tour delle ultramaratone verso i mondiali di Belfast, si sono svolti lo scorso 8 aprile i campionati italiani di corsa su strada di 12 ore, il vincitore assoluto è stata una donna, Lorena Brusamento.
Di seguito, Marcello, uno
dei protagonisti, racconta la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Marcello, com'è andata? “Ciao Matteo, e grazie per questa nuova
intervista, è sempre bello rispondere alle tue domande! Mi piacciono tantissimo
le tue interviste perché si basano sulle emozioni, sulle sensazioni… e io
apprezzo molto quest’ottica (e poi ogni gara fa storia a sé), non sono mai
domande “fredde” come altre che si vedono in giro. Complimenti di nuovo, leggo
tantissimo il tuo blog e imparo tanto dagli amici runner
che intervisti.
La 12 ore in Franciacorta è stata una gara magnifica,
organizzata molto bene e con tantissimi amici presenti, oltre ad un numeroso
pubblico. E’ stato davvero un piacere correrla! Come performance è andata
abbastanza bene, ho chiuso la gara con 117,7 km, arrivando ottavo assoluto in
classifica, sesto uomo e secondo di categoria, battuto (peraltro nettamente)
dall’amico Marco per il titolo italiano di categoria!”.
Ringrazio Marcello per i suoi feedback,
in effetti dopo queste gare di ultramaratona molto faticose è importante per
gli atleti una sorta di debriefing che
gli permetta di raccontare com’è andata, rispetto alla loro prestazione
atletica ma anche è importante ascoltare il loro pensieri, sensazioni,
emozioni.
Dopo una gara si tirano sempre le somme, è importante fare un
bilancio di come è andata la gara, ma il bilancio deve essere sia dal punto
della performance che dal punto di vista esperienziale. C’è sempre da
raccogliere frutti che siano chilometri percorsi, premi, incontri, nuove
amicizie, sensazioni ed emozioni particolari. La gara comprende tutto il
percorso che va dagli allenamenti, dall’iscrizione, al viaggio, partenza, gara,
post gara, compreso i feedback da parte di amici, avversari, compagni, parenti,
persone interessate, eventuali interviste.
Soddisfatto? Hai sofferto? Momenti critici,
problemi, esigenze particolari durante la gara? “Mediamente soddisfatto, anche se
speravo di confermarmi (dopo due successi conseguiti nel 2015 e 2016) come
campione italiano di categoria nella 12h, e di raggiungere i 120 km, come era
avvenuto lo scorso autunno a Reggio Emilia quando arrivai a 121,7 km, vincendo
inaspettatamente la mia unica gara finora. Ma a Provaglio d’Iseo il livello degli
“avversari” era davvero altissimo e perciò mi accontento di questo risultato!
Ho fatto peraltro 8 ore di gara quasi identiche a Reggio Emilia, ma stavolta ho
sofferto un po’ dalla nona ora in poi e ho dovuto stringere i denti per non
mollare. Da fine mattinata c’è stato un clima praticamente estivo, il mio
preferito, adoro il sole e il caldo. Forse a metà gara però, proprio per questo
motivo, ho aumentato un po’ l’andatura rispetto alla media ipotizzata, pagando
un po’ questa piccola accelerazione nel corso del pomeriggio. Ho anche bevuto
più del solito, i ristori erano ben forniti e avevamo tante cose anche al “box”
personale con tutte le nostre necessità. Al tramonto comunque mi sono ripreso
dal momento di difficoltà e ho chiuso abbastanza bene la gara come sensazioni.”
Giornate non perfette si mettono in
conto, è difficile conoscere alla perfezione il proprio stato di forma, e se si
esagera un po’ nelle parti iniziali o centrali, si paga il conto nel finale,
l’andatura costante fa risparmiare energie ma è difficile avere sempre la
stessa andatura, si è tentati a far meglio in ogni gara, importante è
sperimentarsi e provare e la prossima volta andrà meglio.
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante,
dopo la gara?
“L’avvicinamento alla gara è stato tranquillo; sicuramente le emozioni della 24
ore di Cesano Boscone (disputata un mese fa) erano diverse, anche per via della
gara, lunga il doppio e con parecchie incognite in più e in cui avevo
l’obiettivo dei 200 km (poi raggiunto) molto stimolante. La 12 ore invece è più
gestibile, per cui la vigilia è stata assai serena. A Provaglio d’Iseo, già dal
momento dell’arrivo al ritiro pettorali al venerdì sera, ho trovato tantissimi
amici, ho chiacchierato tanto prima e durante la gara, mi sono molto divertito.
E’ stata poi una bella emozione vedere più volte coach Luca (in gara) spingere
per alcuni chilometri la carrozzina di un bambino con una rara malattia,
davvero un gesto di grande cuore e nobiltà d’animo del mio fantastico
allenatore.
Tornando alla mia gara, mi sono accorto con un po’ di rammarico di
essere un po’ in difficoltà nell’ultimo terzo della competizione, ma ho cercato
di non mollare e, curiosamente come avvenuto nella notte di Cesano, ho corso
piuttosto ingobbito in quei momenti, guardando fisso a terra, una postura che
mi dà sollievo nella difficoltà. Infine, a fine gara ero molto contento per
Francesca, seconda con un’ottima performance e pluripremiata (anche dal grande
Giorgio Calcaterra), e per gli amici Lorena e Matteo, i vincitori, autori di prestazioni
assolutamente eccezionali (Lorena addirittura col record italiano).
Complimenti!”
Complimenti a tutti, un giorno di festa,
lo sport che avvicina persone e culture con ogni modalità per stare insieme
faticare ed esultare come ragazzini. Questo è lo sport che vogliamo.
Hai scoperto ancora qualcosa di nuovo in te
stesso, negli altri atleti?
“Pur con una seconda parte in leggero calo, come detto, ho avuto la conferma di
sapermi gestire piuttosto bene in gare lunghe di questo tipo. Dopo le prime ore
mi trovavo intorno alla trentesima posizione in classifica, con tantissimi
atleti partiti a razzo, ma ho rimontato pian piano fino all’ottava posizione
finale, vedendo il mio nome sempre più in alto nel tabellone. Sono gare in cui
è opportuno tenere un ritmo regolare per tantissime ore.”
In gare lunghissime, diventa importante
sapersi gestire nella fatica e nelle energie, i serbatoi fanno svuotati un po’
per volta così come vanno reintegrati un po’ per volta, sempre attenti, una
gara con se stessi, sempre avanti al meglio possibile.
Organizzata bene la gara, percorso, ristori,
premiazioni?
“Organizzata in maniera ottimale e su un percorso assai piacevole, per giunta
in una giornata incantevole! Gli amici dello staff organizzativo sono stati
cordiali, simpatici ed attenti a tutte le nostre esigenze, i ristori erano ben
forniti, c’era un buon pubblico (anche per via delle staffette di 1 ora che
hanno richiamato parecchia gente) e anche le premiazioni, fatte appena prima
che venisse buio, sono state molto belle ed emozionanti. Io ero in prima fila a
fotografare Francesca, salita più volte sul palco (come ormai accade molto
spesso)!”.
Fortunato Marcello, sempre in compagnia
della sua compagna atleta performante, sempre sul palco, sempre si festeggia
per se stesso o per entrambi, sempre giorni di festa insieme.
Prossime gare? Obiettivi a breve, medio, lungo
termine?
“Farò con Francesca la 6 ore di Torino il 22 aprile e probabilmente una 6 ore
anche a inizio maggio, poi si vedrà. Credo di fare, a fine giugno, per la quinta
volta la Pistoia-Abetone, una gara che adoro. Ma gli obiettivi li vedremo passo
dopo passo con coach Luca, io devo solo continuare a impegnarmi per migliorare
ancora (ovviamente divertendomi, la corsa resta sempre una piacevole passione…
questa è la cosa principale!). Dopo la 24 ore di Cesano sono entrato nelle
liste di atleti di interesse nazionale, coronando un mio grande sogno… adesso
ovviamente vorrei raggiungere la Maglia Azzurra, io andrò avanti con tenacia
per cercare di conquistare questo grandissimo obiettivo!”
Il tour degli ultramaratoneti continua
con gare sempre faticose e divertenti dai 50 ai 200km, dalle 6 alle 24 ore , in cerca di
conferme, di prestazioni eccellenti per poter ambire a un posto in nazionale.
Un’intervista a Marcello è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: novembre 2022.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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