Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
Le donne sempre più fenomenali, determinate e resilienti soprattutto negli sport di endurance.
Riescono a reggere lo sforzo prolungato nel tempo guardando l’obiettivo
finale che per Lorena in questa gara era duplice, il titolo Italiano e la miglior
prestazione Italiana sulla Specialità.
Alla
12 ore dell’UltraFranciaCorta, Lorena vince la gara totalizzando in 12 ore
134,368 km e conseguendo il titolo di Campionessa Italiana di specialità e stabilendo
la migliore prestazione italiana detenuta dal 2008 da Monica Casiraghi di
131,000 km.
Francesca Innocenti con 121,065 km è la Vice Campionessa Italiana e
al terzo posto si classifica Luisa Zecchino con 116,956 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Lorena
Brusamento attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un ultramaratoneta? “Lo sport ha sempre fatto parte della
mia vita, prima la pallavolo, poi la corsa ma non solo. Ho cercato di seguire
il mio istinto e di fare sempre ciò che mi faceva provare un'emozione.”
Cosa ti spinge a
continuare ad essere ultramaratoneta? “Non smetterò mai di fare sport, se la
salute me lo consente, perché è vita.”
E’
quello che sperimentano in tanti, lo sport ti rimette al mondo, ti fa rinascere
a nuova vita, finché non lo incontri non lo puoi sapere, ma una volta
incontrato ne assorbi tutti gli effetti benefici e sono tanti, dal benessere
individuale a quello sperimentato in gruppo.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Si, la sensazione di non avere più
nulla e di avere raschiato il fondo del barile.”
Cosa
pensano familiari e amici della tua partecipazione a gare estreme? “Sono orgogliosi e pensano che posso fare sempre meglio.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance? “Il mio percorso verso l'ultramaratona
è stato segnato da persone diverse in fasi diverse. Nell'ultimo anno
sicuramente il mio compagno e la mia amica/assistente hanno avuto un ruolo
importante.”
La gara della vita dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato
le emozioni più belle?
“Spartathlon in particolare anche se ogni gara/corsa mi ha dato emozioni,
sensazioni particolari e ricordi.”
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, toccando il piede di Re Leonida
all'arrivo di Spartathlon.”
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance? “Alimentazione e integrazione, obiettivo
chiaro e fisso in mente uniti ad una forte fiducia sullo stato di salute del
mio corpo.”
La
motivazione, la passione, il bisogno spinge la persona a raggiungere un
obiettivo nella vita o nello sport. Per attivarsi ed impegnarsi, l’obiettivo
dovrebbe essere sfidante e difficile ma raggiungibile, non impossibile.
Ti va di raccontare un aneddoto? “Forse la cosa più strana che ho visto è stato il giapponese che dormiva
in sospensione tra due sedie in un check point lungo Spartathlon.5 minuti di
sonno cosi, poi è suonata la sveglia si è alzato ed ha ripreso a correre.”
Le crisi si possono superare se c’è qualcuno che ti
sostiene, che ti dice una parola giusta, poi una volta superata la crisi si
diventa più resilienti, hai sperimentato di saper fare, incrementi anche
l’autoefficacia e sei pronto per far meglio e, quindi, vincere anche una gara
importante.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Che sono forte, mi ferma solo qualcosa
che può mettere a rischio serio la salute.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai
dimostrato di possedere?
“Forza, determinazione, tenacia, controllo, conoscenza di me stessa, fiducia.”
Che significa per te partecipare ad una gara? “La gara per me non è una gara ma un
viaggio. E più il percorso è lungo più il viaggio mi piace. La gara mi consente
di dedicarmi del tempo, tutto per me come se fossi in vacanza.”
Le
gare di ultramaratona permettono di essere con se stessi per tanto tempo,
permette di conoscersi meglio nelle crisi, ti fa ripercorrere attimi e periodi
della vita, un viaggio nel tempo partendo dal momento presente, permette di
sperimentare impressioni ed emozioni, sentendo il proprio corpo, le sensazioni
corporee, il respiro che ti porta avanti metro dopo metro, chilometro dopo
chilometro, sempre avanti.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in
gara, post-gara)?
“Emozione, agitazione, gioia, serenità, condivisione, amicizia.”
A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “Devo fare attenzione a non dissociarmi
per troppo tempo, rischierei di non avere il completo controllo di ciò che
succede al mio corpo.”
Per
fare certe gare considerate estreme per la lunghezza chilometrica, per le tante
ore di attività fisica con deprivazione di sonno, bisogna ogni tanto staccarsi
dalla razionalità, come mettersi a folle, lasciarsi andare, andare oltre, lasciarsi
guidare un po’ dall’istinto, sentirsi fluidi, un occhio fuori ed un occhio
dentro, osare senza strafare.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale?
“Cerco sempre di dare il massimo e di non farmi condizionare né dall'ambiente esterno
né da qualche pensiero negativo.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con pazienza e lavorando su me stessa,
cercando sempre di essere positiva.”
La
positività è una forza in più, ti fa risparmiare tante energie che servono poi
in allenamento ed in gara per portarti avanti verso la meta.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per farli avvicinare
allo sport?
“Lo sport è amicizia, aggregazione, condivisione, gruppo, insegnamento,
conoscenza, qualsiasi sport e a qualsiasi livello.”
Qualsiasi
sport, qualsiasi livello, ed a qualsiasi età, lo sport apporta benefici,
scoperte, conoscenze, è una formazione che non ha prezzo e non ha pari, una
formazione alla vita, apprendere ed imparare dall’esperienza diretta per
costruire carattere e formare personalità per vivere ogni momento con
consapevolezza.
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? “Motivo numero uno: la salute. Il
doping è qualcosa che spinge oltre il limite in maniera artificiale, le
sostanze che si assumono o si iniettano al nostro corpo fanno danno. Motivo
numero due: che soddisfazione ci può essere nel raggiungere un
risultato...barando?”
Interviste a Lorena sono riportate nei libri:
"Lo sport delle donne. Donne sempre più
determinate, competitive e resilienti” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva
Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 2018.
Inoltre, Lorena è menzionata nel libro
“Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni
Psiconline.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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