Matteo SIMONE
La mitica Marinella Satta, già nel guinness dei primati del Mondo per aver portato a termine la maratona di Rimini palleggiando con due palloni da basket, ci riprova a Roma con percorso e tempo ostile ma comunque portandola a termine e correndo per l’Associazione “Spiragli di Luce”.
L'Associazione
operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente
abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione
d’attività sportive e socioculturali e per poter continuare ad svolgere le
attività natatoria rivolte ai ragazzi disabili ha scelto di aderire al Program
Charity della Maratona di Roma 2017 chiedendo il supporto di amici runner
interessati a sostenere questo nuovo importantissimo progetto.
Di
seguito Marinella racconta la sua esperienza attraverso rispose a un mio questionario.
Ciao Marinella, se ti va ho qualche domanda, com'è
andata? Hai sofferto? Hai avuto momenti critici? “Rispondo molto
volentieri, direi che, tutto sommato è andata molto bene, quando finisci la
maratona è sempre un successo. Diciamo che ho sofferto molto i sanpietrini e la
pioggia, i palloni rimbalzavano male, ho dovuto fare tanta fatica per terminare
la gara, mi sono leggermente smontata, con tutte le difficoltà del percorso.
Fisicamente
stavo bene, sicuramente non avessi palleggiato avrei fatto una bella gara. Con
la pioggia corro bene. E' stato più difficile (a livello mentale) che correre
una 24 ore o una 6 giorni. In genere non mi concentro più di tanto. Durante la
maratona sono stata troppo concentrata a guardare per terra per non perdere
i palloni. Qualche volta i palloni
scappavano, prendevo qualche sanpietrino. Su asfalto non ho mai perso la
palla.”
Il
fantastico e bizzarro mondo degli ultramaratoneti, è un esempio Marinella che
per tutto il percorso della maratona sotto la pioggia ha palleggiato
continuamente per 42,195km con un percorso ostile non solo per i piedi ma anche
per le palle da basket, ma voleva e l’ha fatto.
Avevi abbigliamento e integrazione idonei, ti è mancato qualcosa? “Per abbigliamento, nulla in
particolare, corro come sono abituata, e anche gli integratori non ho avuto
bisogno. Bevevo ad ogni ristoro acqua e un bicchiere di sali. Durante la gara
ho mangiato 3 o 4 biscotti e mezza banana. Ogni ristoro mi fermavo per 2 - 3 minuti a chiacchierare
con i volontari.”
Ogni
tanto un po’ di recupero non guasta soprattutto se la gara è tanto lunga e la
fatica si fa sentire.
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante, dopo la gara? “Pensieri durante la maratona, belli,
brutti, tentazione di fermarmi, per le avverse condizioni del tempo, paura di
non potercela fare, per tutte le difficoltà. Poi km dopo km sono riuscita ad
arrivare, più andavo avanti nei km, più mi convincevo che dovevo arrivare fino
alla fine. Dentro di me pensavo, vai tranquilla, fregatene del tempo finale, non
aver fretta, prenditi tutte le pause che vuoi, nel tempo massimo arrivi. Questa
è un'impresa anche solo arrivare, se qualcuno critica, provi a correre anche
solo con 1 palla se ci riesce, con queste condizioni. Verso il 30° km (credo)
ha cominciato a piovere più forte e folate di vento, le palle scappavano da una
parte all'altra (però non le ho perse) sinceramente mi sono smontata, poi il
vento si è calmato e mi sono ricaricata. Dopo il 35° km, mi ero caricata,
perché mancando solo 7 km, pensavo di farcela in 6,15 o 6,20, avevo fatto male
i conti con i sanpietrini, non pensavo che fosse così il percorso, difatti ho
fatto gli ultimi 7 km in circa 1,20h, non terminavano più i km.”
E’
fantastico e straordinario il mondo degli ultramaratoneti, lo spiega Marinella,
km dopo km bisogna pensare senza fretta per arrivare fino alla fine senza
temere giudizi, godersi il percorso, accogliere eventuali problemi e crisi ma
poi lasciarle andare e ripartire sempre con più entusiasmo, la fatica ti fa
compagnia per ricordarti che sei al mondo forte e resiliente.
Hai scoperto ancora qualcosa di nuovo in te stessa? “Tanta forza di volontà, oramai avevo
lanciato la sfida con me stessa, ero molto determinata a finire la maratona, oramai
ero lì e non potevo ritirarmi, anche
perché durante il percorso ho notato tante persone che mi guardavo increduli e
stupiti, sicuramente erano convinti che non terminavo la gara. Inoltre, non
potevo deludere Gianni Interbartolo, mio primo tifoso.”
Se
c’è volontà e credi in te puoi andare molto lontano, e Marinella abituata a
corre per giorni sia su strada che su tapis roulant non molla sa gestire ore e
ore di fatica avanzando sempre un po' fino ad arrivare al traguardo rispettando
i tempi e mantenendo le sue promesse.
Organizzata
bene la gara, pacco gara, percorso, ristori? “Ottima organizzazione, pacco
gara buono, gentilezza nei ristori.”
Tifo, sostegno, famiglia, amici, com'era? “Lungo il percorso ho avuto parecchio
tifo, sia da parte dei volontari che da parte dei turisti, specialmente
stranieri. Gli italiani capiscono meno, certe prestazioni, tipo la mia.
Sostegno da parte di tanti amici e colleghi e parenti.
Roma
è Roma, una città speciale ricca di turisti e di band musicali durante il
percorso che ti allietano l’impresa e smorzano la fatica.
Cambia qualcosa dopo questa prova? “Non cambia nulla, la vita continua
come sempre, nulla in particolare.”
Prossime
gare, obiettivi a breve, medio, lungo termine? “Obiettivi non ne ho, man mano
che capitano le cose, valuto. Non voglio stressarmi, qualsiasi cosa faccio,
comunque vada va bene, perché devo stare bene con me stessa. Prossima gara, la
6 giorni del Pantano di Policoro (Matera), ci tengo a partecipare, mi piace la
gara, ottima organizzazione e passione da parte di Pasquale Brandi.
Anch’io
ci ho messo corpo, testa e cuore per percorrere non i 42,195km della maratona
di Roma che mi ero prefissato ma per correre la stracittadina di 5 km.
Marinella è menzionata nei seguenti libri:
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni", pubblicato da Progetto Cultura.
“Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”, edito da Aracne Editrice. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione: Sonia De Leonardis.
"Lo sport delle donne", edito da Prospettiva Editrice.
“Sport, benessere e performance”, edito da Prospettiva Editrice, dove Marinella descrive i suoi tanti sogni che sono già divenuti realtà “Già il fatto di continuare a praticare lo sport è una grandissima soddisfazione. Forse non me ne rendo conto, però, se vado a vedere la mia carriera sportiva, sono riuscita a fare tantissimi risultati: la maratona, correre 12-24 e 48 ore su tapis-roulant; correre la maratona palleggiando; aver corso i 2˙000 m siepi senza aver mai provato le siepi; durante i World Master Game di Torino 2013, e fare pure il record italiano dei 2˙000 m siepi è una grande soddisfazione. Aver rappresentato l’Italia ai Campionati Mondiali della 24 ore e la 100 km per ben 8 volte. Essere riuscita a correre la 6 giorni.” Inoltre, Marinella racconta la gara della vita: “Forse quando ho vinto la 15^ edizione della Stratorino”.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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