Psicologo, Psicoterapeuta
E’ difficile trovare un giusto equilibrio tra vita ordinaria quotidiana lavorativa e famigliare e vita sportiva ad alto livello che sia qualitativo o quantitativo, trovare il tempo e le condizioni per allenarsi, per mantenere lo stato di forma ed è importante fare attenzione ad ogni aspetto per continuare a sperimentare benessere praticando sport ed anche per continuare ad ottenere prestazioni soddisfacenti.
Cezar, come me, è un atleta ironman e
amante di lunghi viaggi in bici, ci spiega le sue passioni ed emozioni
attraverso risposte a un mio questionario di un po’ di tempo fa.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta?
“Amare lo sport e tante volte fare dei sacrifici.”
Quali
fattori hanno contribuito alla tua performance?
“Allenamenti…a volte non facili.”
Per ottenere qualcosa bisogna faticare
in ogni campo, economico, lavorativo, famigliare, bisogna impegnarsi nelle
relazioni, nel lavoro, in un’attività economica, per avere dei frutti ed anche
nello sport se ti impegni, se lavori duramente ma felicemente otterrai quello
che vuoi con convinzione ed impegno.
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori? “Prima
di una gara pesce e verdura…durante la gara tanta acqua…dopo una gara pasta;
carne e perché no una birra…non uso mai farmaci.”
Importante è comunicare, trasmettere e condividere le buone prassi. Perché intossicarci con i farmaci con tutto quello di buono che ci offre la natura, ma ognuno è libero delle sue scelte, della sua salute, del suo benessere.
Importante è comunicare, trasmettere e condividere le buone prassi. Perché intossicarci con i farmaci con tutto quello di buono che ci offre la natura, ma ognuno è libero delle sue scelte, della sua salute, del suo benessere.
Chi
ha contribuito nello sport al tuo benessere o performance? “Nessuno…solo la mia volontà di non mollare.”
Nel modello transteorico di DiClemente e
Prochaska, la fase fondamentale è quella del mantenimento. La fase critica è quella
precontemplativa, non ci si rende conto del proprio malessere o disagio, a
volte ci si trova in una fase contemplativa in cui si è consapevoli di un
problema ma si temporeggia, si rimanda la risoluzione, importante è la fase
dell’azione quando si è consapevoli di una difficoltà e si passa all’azione, si
fa qualcosa per star meglio, per risolvere il problema. Ma ancora più
importante è la fase del mantenimento dove l’azione non è occasionale ma
continuativa, non si molla, si continua con l’intento di sperimentare benessere
e star bene con il corpo e con la mente.
Qual
è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
“Ironman Walls 20015. All’inizio dell’Ironman per le emozioni forti di quell’atmosfera
che ero lì ho cominciato piangere.”
Ti
va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“Per un incidente al km 30 alla maratona di Las Palmas Gran Canaria gennaio
2016 ho dovuto correre con una gamba…il divertente è che sono arrivato ultimo
però mi hanno ricevuto al traguardo meglio del vincitore…è stato fantastico.”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere praticando sport?
“Credere in te stesso fino alla fine.”
A volte lo sport ti fa scoprire le tue
virtù, le tue capacità nascoste e insospettabili: Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?
“Stabilendo traguardi ogni volta e provare a raggiungerli…in poche parole
combattere con te stesso.”
Diventa una sfida continua con te
stesso, l’essenza della vita, stabilire quello che si vuole e provare a
raggiungerlo, sentire cosa si ha bisogno e mobilitare le energie e le capacità
per soddisfare i propri bisogni, le proprie aspettative, le proprie esigenze.
Che
significa per te partecipare a una gara?
“Concretizzare i tuoi allenamenti.”
La gara diventa il momento della verità,
la verifica finale: Hai
sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?
“Sì...tante volte.”
In ogni campo della vita se non stai
bene con te stesso non stai bene nemmeno con gli altri, è quello che succede in
ambiente sportivo, lavorativo, famigliare.
Quali
sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? “In allenamento
onestamente a volte ti vengono problemi quotidiani, però in gara pensare di
arrivare alla linea del traguardo.”
La gara è gara, quando si indossa il
pettorale ci si concentra per l’obiettivo stabilito che può essere una prestazione
eccellente o semplicemente portare a termine una gara difficile.
Quali
sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina
sportiva? “Le difficoltà di mantenere un equilibrio tra vita
di tutti i giorni e lo sport…devi fare attenzione sempre se vuoi avere delle
soddisfazioni e risultati.”
Quali
sono le condizioni fisiche o ambientali che ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale? “Fisiche, a volte, spingere di più
di quello che puoi.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?
“Sappiamo tutti che mollare non fa parte del dizionario di un atleta…continuare
a fare sport perché lo sport ti dà le regole sane di vita.”
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
“Sono stato fortunato, non ho avuto grandi problemi, però cerco di avere
intorno persone positive che ti danno buoni consigli."
Un po’ è fortuna ma per la gran parte è
saperci fare, saper costruire uno stile di vita che permette di stare bene in
salute, è importante crearsi una rete protettiva, delle persone di riferimento
pronte ad aiutarti nel caso di bisogno.
Ti
hanno consigliato di ridurre la tua attività sportiva? Hai mai pensato di
smettere di essere atleta? “Di ridurre attività sportiva sì,
però di smettere non se ne parla, vivo per lo sport.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?
“In questi tempi è un po’ difficile con i ragazzi, però se devo dire una cosa
sarà: ‘La scelta è vostra: sport che ti dà prima di tutto la salute oppure la
strada che tutti sappiamo ti porta prima o poi a distruggerti.”
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva?
“Mai, sono al livello amatoriale, non voglio arrivare in nessuna parte, lo
faccio per me, per la mia salute, ho 54 anni.”
Un messaggio per sconsigliare il doping? “Pensate 2
volte prima di fare.”
Ritieni utile lo psicologo nello sport? “Psicologo nello sport è indispensabile, di più ai livelli professionali.”
Ritieni utile lo psicologo nello sport? “Psicologo nello sport è indispensabile, di più ai livelli professionali.”
Se
potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti?
“Tornare indietro non si può, voglio andare avanti e correre fino a 100 anni,
viva lo sport.”
Quale
gara ritieni non poter riuscire a portarla a termine?
“Ironman Anuna, cosa che mette paura.”
Quali sogni hai realizzato? Prossimi
obiettivi? “Anglia-Romania in bici per 2 volte, London
marathon 2013, Ironman Wales 2015. Prrossimi obiettivi America route 66 in
bici, Great Wall China Marathon, around the world in bici.”
Mi piace "around the world" in bici. Lo sport rende felici praticandolo
con ogni modalità e facendo tanta fatica che si può addomesticare. Lo sport
accomuna tante persone, culture e mondi, rompe barriere e avvicina distanze.
Un'intervista a Cezar è riportata nel
libro "Triathlon e Ironman", edito da Prospettiva Editrice, che è
stato presentato venerdì 29 novembre 2019 presso il bar-caffetteria in via Olevano
Romano 35-37, zona Prenestina-Gordiani, Roma.
Psicologo,
Psicoterapeuta
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