Matteo Simone
Lo sport diventa un'ottima scuola di vita, si apprende dallo sport non solo regole ma anche a conoscere se stessi. stare con altri, condividere mete, obiettivi, sogni, allenamenti, fatica, gioie e soddisfazioni.
Si impara a condividere sconfitte e vittorie ad apprendere
sempre dall’esperienza, ad assumersi la responsabilità del proprio gioco, a
considerare le proprie capacità e i propri limiti e a conoscere meglio gli
altri.
Di seguito Claudia ci racconta la sua esperienza di pallavolista, ruolo
centrale, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti
sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, mi è capitato.”
Qual
è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Ho iniziato a praticare pallavolo
all’età di sei anni nelle categorie dei più piccoli ovvero 'mini volley' e 'super volley'. Successivamente ho iniziato con le categorie 'under', prima
nella categoria 'under 14' e poi in quella di 'under 16'. Nel frattempo iniziai
ad allenarmi anche con la categoria superiore di serie D dove venivo convocata
per alcune partite. Ho partecipato poi alle selezioni per la squadra di
rappresentativa della regione dove poi sono entrata essendo stata scelta.
Infine sono entrata permanentemente nella squadra di serie C.”
Quali fattori contribuiscono al benessere e performance nello sport? “Contribuisce al benessere e alla
performance nello sport sicuramente un buon allenamento, indispensabile non
solo per migliorarsi dal punto di vista tecnico ma anche per acquisire
sicurezza ed essere così più pronti in partita. A tal fine è inoltre importante
un adeguato riposo fisico e un clima di squadra sereno, oltre che la presenza
indispensabile di un allenatore.”
Nello sport c’è
qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance? “Le compagne di squadra e l’allenatore
rivestono un ruolo importante in questo. Le compagne infatti apportano il loro
contributo con la vicinanza nel campo da gioco, mentre l’allenatore dà consigli
duranti la partita ed è così un punto di riferimento.”
In
un gioco di squadra non si è mai da soli, i compagni di gioco sono sempre
presenti, in qualche modo ti supportano e ti fanno capire se stai facendo bene,
che ti puoi fidare, l’allenatore diventa fondamentale, una sorta di ancora di
salvataggio, basta guardarlo per capire se bisogna cambiare modalità di gioco o
avere sguardi di approvazione diventa anche importante, la complicità diventa
fondamentale tra tutti i componenti della squadra.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Pensano che sia un’attività molto
bella oltre che importante.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Un episodio divertente è stato quando
durante un allenamento settimanale, mentre stavamo provando la formazione per
la partita, una compagna in zona di battuta avendo calcolato male la
traiettoria da dare alla palla, colpì in pieno la testa di una compagna che si
trovava nello stesso campo.”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Ho scoperto la tenacia nel perseguire un
obiettivo, la capacità di metabolizzare una sconfitta e di sapermi rialzare da
questa, ma anche la tendenza a cercare di migliorarmi sempre e la mia
ambizione.”
Lo
sport fornisce insegnamenti importanti utile anche nella vita, per ottenere
qualcosa bisogna impegnarsi ed essere persistenti e resilienti, insistere nel
proseguire il proprio obiettivo, e superare crisi e sconfitte, riprovare in
modo diverso sempre con il sorriso e imparando dall’esperienza.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel praticare il tuo
sport?
“Mi aiuta la consapevolezza che nulla si ottiene senza un impegno costante, che
è necessario affrontare le sconfitte che lo sport ti mette davanti e che è
importante il senso di squadra e l’unione di questa.”
Che
significato ha per te praticare il tuo sport? “Per me praticare sport significa
mettermi alla prova con me stessa e fare un’attività che mi fa stare bene.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport? “Le
sensazioni che si sperimentano sono molto varie: la gioia dopo una bella
vittoria, la felicità nel condividere tutto con la squadra, la tensione prima
di una partita importante e la tristezza dopo una sconfitta o una performance
andata male.”
Lo
sport ti aiuta a sperimentare tanto, lo sport è vivere la vera vita,
sperimentare gioie e dolori, rendersi conto che tutto passa, importante è
focalizzarsi sul momento presente e seguire la direzione che vogliamo con
entusiasmo e tanta energia.
Nella pratica del tuo sport quali
sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? “Le
difficoltà si possono riscontrare quando il giocatore non riesce a raggiungere
un risultato sperato durante una partita e che potrebbe portare ad un calo in
fase di allenamento, mentre i rischi sono quelli legati ad eventuali infortuni
che nella pallavolo sono molto frequenti.”
Quali
sono le condizioni fisiche o ambientali che ti ostacolano nella pratica del tuo
sport? “Le
difficoltà fisiche che possono ostacolarmi sono quelle legate ad infortuni, mentre
le condizioni ambientali non influiscono.”
Cosa
ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare di fare
sport? “Non
ho mai smesso di fare sport e quello che mi spinge a continuare è la passione
per lo sport in generale e la consapevolezza di quanto questo sia importante
nella vita non solo a livello fisico ma anche mentale.”
Lo
sport ti dà quella marcia in più che serve nella vita quotidiana per affrontare
situazioni e persone, lo sport fortifica il carattere rende più sicuri, autoefficaci
e resilienti.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo sport? “La pallavolo è uno sport di squadra
dove imparerete che il contributo di ciascun giocatore è indispensabile per il
raggiungimento di un traguardo comune.”
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali
fasi? “Ritengo
che sia una figura molto importante in tutte le fasi dell’attività sportiva ma
soprattutto al termine di una partita, che rappresenta il frutto degli allenamenti.
Dopo la partita infatti potrebbe svolgere un ruolo importante nell’aiutare il
giocatore che non è stato soddisfatto della propria performance a capirne le
cause, che potrebbero essere anche psicologiche e aiutarlo così ad affrontare
una nuova seduta di allenamento. Lo psicologo dello sport inoltre contribuisce
a rafforzare la mentalità sportiva del giocatore, senza la quale la sola
tecnica non può far raggiungere traguardi importanti.”
Vero
non si gioca solo di forza, potenza e resistenza, si gioca anche di testa, di
furbizia, di scaltrezza, di sapere bene cosa si vuole e come ottenerlo, come
organizzarsi mentalmente.
Sei
consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Sì, sono consapevole sia delle mie
capacità e possibilità che dei miei limiti.”
Quanto
ti senti sicura, quanto credi in te stessa? “Mi sento sicura e credo molto in me
stessa.”
Quale tua esperienza ti dà la convinzione di potercela fare? “Un’esperienza che mi dà la convinzione
che ce la posso fare è l’essere arrivata alla fine di un percorso molto
difficile ed essere arrivata ad un passo dal raggiungimento del mio sogno.”
Riuscire
in qualcosa è una delle quattro fonti dell’autoefficacia, è importante
ricordare e tenere a mente le passate esperienze di successo comprese le
sensazioni positive sperimentate.
Quali sono le
sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Sono sicuramente la felicità e la
consapevolezza.”
Hai un modello di
riferimento, ti ispiri a qualcuno? “I miei modelli di riferimento sono in
generale tutte quelle persone che non hanno mai mollato e hanno continuato a
lottare per raggiungere i propri obiettivi.”
Chiara
appare molto resiliente vincente, sa quello che vuole con certezza, è
fortemente motivata e credo che riuscirà nei suoi intenti, troverà la strada e
le modalità per il successo e per trasformare il suo sogno in realtà.
C’è una parola o
una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? “Ciò che ho osato, l’ho voluto e ciò
che ho voluto, farò.”
Come hai superato
eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Ho sempre considerato gli infortuni, le
crisi e le difficoltà come situazioni momentanee. Ho cercato di capirne le
cause, nel caso delle crisi e delle difficoltà, e di affrontarli con
positività, mentre nel caso degli infortuni mi sono sempre impegnata
nell’attività fisioterapica indispensabile per una ripresa migliore
dell’attività sportiva.”
L’atleta
ha una marcia in più anche nella vita quotidiana, sa come affrontare crisi e
situazioni, sa che l’approccio giusto è la pazienza, saper aspettare,
prendersi i tempi giusti per il recupero e per passare all’azione sperimentando
benessere e performance.
Matteo SIMONE
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
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