Il mondo è bello perché è vario, non si finisce mai di
conoscere e apprender di nuove cose, nuovi sport. Nella vita è importante
dedicare tempo per se stesso, scoprire di essere portato per certe pratiche
sportive o di avere passioni da coltivare. Di seguito Fulvio racconta la sua
esperienza di vita sportiva.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, dopo
aver vinto una maratona in Sea Kayak in tandem.”
Quali sono i fattori che contribuiscono al benessere e
performance nello sport? “Alimentazione sana cercando di mangiare solo durante
i pasti principali, allenamento costante e frequente, ma soprattutto la
determinazione.”
Ci
vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di
preparazione atletica, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi,
rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a
questi impegni.
Il talento non basta per raggiungere
l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale. Lo dice anche Vincenzo
Abbagnale in un intervista riportata su Ideasport, Notiziario della Confsport Italia, Aprile 2014: «Il talento conta molto, ma senza un duro lavoro non ti porta lontano.
Di me penso che la natura qualcosa mi ha dato, ma tutto quello che ho
conquistato in questo anno è stato frutto del lavoro svolto, che è fondamentale».
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e
performance nello sport? “Gli allenatori e i miei colleghi, coi quali mi
alleno.”
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva? “Trovano che io sia una persona fisicamente prestante ed allenata.”
Ti
va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “L’aver partecipato a delle
gare in Sea Kayak contro molti ultrasessantenni.”
Lo sport non finisce mai di sorprendere, non c’è un’età per iniziare a
fare sport e non c’è un’età per terminare, c’è chi inizia a 50 anni, ci sono
anche i centenari che fanno sport.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Che una volta fissato un
obiettivo, non lo abbandono fino al raggiungimento.”
La
cosa importante è decidere gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da
soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più è alto l’impegno, il costo in
termini di soldi, di investimento di tempo.
Quali
sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano nel praticare il tuo
sport? Non posso nascondere di aver sempre avuto una predisposizione naturale
per quasi tutti gli sport nei quali mi sono cimentato, e difficilmente perdo la
forma fisica che guadagno, a mio parere, abbastanza rapidamente.
Che
significato ha per te praticare il tuo sport? “Un modo per sentirsi
meglio con se stessi e per avere anche delle grandi soddisfazioni.”
Quali
sono le sensazioni che sperimenti nello sport? “Mi immagino continuamente come sarebbe un
eventuale vittoria/sconfitta alla prossima gara.”
Quali
sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport? “Per la canoa in
particolare bisogna, prima di iniziare ad allenarsi da soli, imparare tutte le
tecniche necessarie per ruotare l’imbarcazione nel caso di ribaltamento, e
soprattutto portare sempre con sé spugna e secchiello per rimuovere l’acqua, il
giubbotto di salvataggio e il gonfiabile antiaffondamento.”
Ogni
sport richiede la conoscenza di strategie di intervento nel caso di difficoltà,
crisi, problemi, importante l’esperienza e l’affidarsi a persone esperte.
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti ostacolano
nella pratica del tuo sport? “Vento e mare mosso, e in caso di errata esecuzione
dei movimenti potrebbero sopraggiungere varie forme di tendiniti o
infiammazioni a polso, spalla e dorso.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica, hai rischiato
di mollare di fare sport? “Non ho mai rischiato di mollare poiché la forza di
volontà non mi ha mai abbandonato.”
Quale
può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi al tuo sport? “Che non c’è modo più sano
per allenare quasi il 100% del proprio corpo.”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti
ed in quali fasi? “Non mi sono mai avvalso di questa figura e non ne conosco le
funzioni. Mi farebbe piacere se me lo dicesse lei.”
Certo, brevemente, lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, tecnici, dirigenti. Lo sport non è tutto rose e fiori, si fatica tanto, possono capitare infortuni, sconfitte, risultati che non vengono, incomprensioni con altri atleti della stessa squadra, con l’allenatore, con i dirigenti. Lo psicologo dello sport può lavorare non solo sulle criticità ma anche sulle risorse, sull’autoefficacia, sulla resilienza. Lo stato di forma va e viene; con l’impegno, la passione e la determinazione si riesce a stare in forma il più a lungo possibile cercando di durare fino all’obiettivo ambito, così come anche le crisi vanno e vengono e si può cercare di essere pazienti, fiduciosi, rimodulare lievemente gli obiettivi per rifarsi in momenti migliori.
Ecco cosa ne pensa un maratoneta che ha indossato anche la maglia azzurra:
“Lo psicologo può avere un effetto importante
sull'atleta. Subiamo carichi di lavoro enormi e spesso viviamo momenti
difficili. Può farci vedere sempre la luce in fondo al tunnel e darci messaggi
positivi.”
Di
seguito anche il parere di Alessandra Penna, prima forte nuotatrice ed ora
notevoli sono i suoi risultati nell’atletica leggera: “Credo che
ogni squadra debba avere uno psicologo dello sport soprattutto nei periodi
prossimi alle gare o nei mesi più intensivi di allenamento.”
Quali
sono i prossimi obiettivi, sogni che hai realizzato e da realizzare? “Riprendere gli allenamenti
poiché quest’estate avrò finalmente tempo per uscire di nuovo.”
Sei
consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Credo che nessuno abbia
dei limiti, me ne sono reso conto eseguendo delle prove in delle discipline che
non praticavo da un anno, nelle quali sono risultato addirittura migliorato
dell’anno precedente, in cui ero allenato.”
Quanto
ti senti sicuro, quanto credi in te stesso? “Credo molto in me stesso,
nonostante ciò conosco le discipline nelle quali sono capace a distinguermi e
quelle in cui resto nella media.”
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?
“La prima gara che ho vinto, maratona in Sea Kayak in tandem che è anche la prima a cui
ho partecipato.”
Quali sono le sensazioni
relative a precedenti esperienze di successo? “Estrema soddisfazione e voglia di vincere
ancora.”
Hai un modello di
riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Non in particolare, non seguendo alla
televisione nessun tipo di sport.”
C’è una parola o
una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci ed impegnarti? “’Survive, Adapt, Overcome’ è una frase di un
film che vidi qualche anno fa.”
Come hai superato
eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Per fortuna non ho mai avuto traumi o impedimenti
che mi obbligassero ad interrompere la mia attività, e superavo le piccole
difficoltà che incontravo ridendoci su.”
Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello
di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Aras
Edizioni, 2013, EAN: 9788896378991
7° nella classifica Bestseller di IBS
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