martedì 13 giugno 2017

Cecilia Polci: 1^ nel 83km e 10^ assoluta il giorno del mondiale 2017 a Badia Prataglia

Matteo Simone 

Mentre tutti gli atleti che praticano il trail si danno battaglia nella gara di 50 km valida come Campionato Mondiale, Cecilia, zitta zitta, si imbatte nella gara più lunga e più tosta, sola contro tutti, arrivando prima donna e al 10° posto della classifica assoluta.

Lei che ha sempre ambito a un posto in Nazionale, ha sempre sperato in una vittoria prestigiosa, il suo impegno, la sua fiducia, in se stessa, la sua determinazione le hanno permesso di ottenere questo pregevole piazzamento e vittoria il giorno dei Mondiali a Badia Prataglia.
Ecco le sue parole post gara sui social: “Oggi tutto perfetto! Percorso, preparazione, arrivo! Prima nel 83km (e decima assoluta) il giorno del mondiale a Badia Prataglia. In mezzo a tanti campioni anche la mia è una felicità è unica al mondo!”

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Cecilia attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

lunedì 12 giugno 2017

Roldano Marzorati, Campionato Italiano IUTA 48h 2017: Ciao Denis Lusi!

Matteo SIMONE 
 

Il mondo degli ultrarunner raccontato da alcuni protagonisti che possiamo definire storici, Roldano over 55 anni, sempre presente alle gare più lunghe e dure.

Sempre protagonista lui e la sua compagna, sempre insieme per condividere cibi vegani e imprese ardue, sempre alla ricerca di nuovi incontri, nuovi scontri con nuovi avversari anche più giovani, si apprende sempre da se stessi e dagli altri, si scopre sempre qualcosa in più, viaggi dal Nord al Sud per essere benvenuti grazie all’amicizia di tanti altri ultrarunner sempre disponibili a offrirti una bevanda o un cibo.
Di seguito Roldano racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, com'è andata? Soddisfatto?Ciao Matteo, sono ritornato a Policoro con la testa già alla 24 h di Belfast Irlanda Campionato Mondiale open che si svolgerà 1-2 luglio. Policoro e il Campionato Italiano IUTA 48 h per me l'anno scorso fu momento di gioia arrivando primo. 

Matteo Pigoni Una gara trail è una sfida tra me e l'ambiente dove gareggio

Matteo Simone 
 

La quinta edizione della Dolomiti Extreme Trail 2017, si è svolta tra venerdì 9 e sabato 10 giugno su tre tracciati, con partenza da Forno e arrivo a Pieve di Zoldo. 

La 103 Km, è stata vinta da Andrea Macchi ed Emanuele Ludovisi che dal quindicesimo chilometro hanno deciso di darsi una mano e tagliare il traguardo insieme dopo 14h12’, terza posizione Christian Insam, in 14h34’. La gara femminile è stata vinta dalla polacca Marta Wenta in 17h04’, che ha preceduto l’olandese Susan van Duijl 18h40’ e l’italiana Anne Marie Gross 19h06’.
La gara di 54 chilometri è stata vinta da Matteo Pigoni in 6h11’ che h a preceduto Fabrizio Puntel 6h49’ ed Enrico Bonati 7h16’. La spagnola Estelita Santin Fernandez 8h04’ ha vinto la gara femminile precedendo di un solo secondo Roberta Balcon 8h05’, terza Elisabetta Mazzocco 8h28’.

Elizabete Prado, 70K Ultra Cuesta Brasile: Tutti urlavano il mio nome 3^ donna

Todos gritando meu nome 3° geral feminino, emoção inexplicável

Lo sport delle donne è sempre più estremo, più duro, più endurance, le donne si mostrano molto determinate, coraggiose, di seguito l’esperienza di Elizabete attraverso risposte ad alcune mie domande di qualche anno fa.

Come ha contribuito lo sport  al tuo benessere? Come hai scelto il tuo sport? In tutti gli aspetti, ho recuperato da due infortuni, una trombo flebite e un’ernia al disco, oggi sono un'altra personaDopo il recupero, non ho mai smesso e sempre più è aumentato il desiderio di scoprire la lunga distanza, diventando ultramaratoneta.”
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione?Le difficoltà sono costituite dall'equipaggiamento, dal momento che sono molto costosi, non sempre ne disponiamo e senza di loro, ci sarà sempre il rischio.”

domenica 11 giugno 2017

Enrico Bonati, trail: Anche su terreni duri di alta montagna posso fare bene

Matteo Simone   

 

Continua a crederci Enrico e ad andarci vicino al suo sogno di vincere una gara ultratrail, ecco le sue parole per un nuovo traguardo con podio: 

The Dxt ! The extreme trail experience! 55 km e 4100 metri di dislivello a fil di cielo tra Moiazza, Civetta e Pelmo! Terzo assoluto in 7h 17min. Mai avrei creduto di far una prestazione così...sul tecnico soffro molto...il Tivan mi spaventava...in realtà ho vissuto una gran giornata...gestita, sofferta e voluta! Sul podio al Dxt...sogno! Pensavo fosse dura, ma non fino a questo punto.”

Le sue parole racchiudono il succo dello sport di endurance, dell’ultatrail in particolare, ci devi credere, ti devi impegnare, devi essere mosso da tanta passione, devi notare la bellezza di quello che ti circonda che ti spinge a salire superando qualsiasi sforzo fisico, diventando leggero e astuto, guardando dall’alto.

Sonia Lutterotti, 48 ore running: Centrato l'obiettivo del primo posto


Correre una gara di corsa a piedi della durata di 48 ore in quasi estate significa avere grande coraggio e solo persone con tante esperienza possono osare ed esprimersi in queste distanze ultra, una gara che valeva il titolo Italiano, ma nessuna donna ha il coraggio di cimentarsi quest’anno in questa competizioni, solo donne straniere e agguerrite, ma per la verità una donna c’è ed è Sonia Lutterotti che prende il treno con il suo compagno Roldano e da Arco si spingono fino a Policoro per partecipare a questo festival degli ultrarunner dove portano a casa Sonia la vittoria assoluta della gara all’età di 56 anni, e Roldano un terzo posto anche lui over 55, si può dire che si tratta della coppia di ultrarunner esperta e performante.

Di seguito Sonia racconta le sue sensazioni e impressioni a seguito della sua prestigiosa e coraggiosa vittoria duplice Campionessa Italiana 48 ore, e vincitrice della gara Internazionale.

Ciao, com'è andata? Soddisfatta? Avuto problemi, difficoltà? È andata così così...ho avuto diversi problemi fisici concatenati in parte dovuti anche al gran caldo. Obiettivi raggiunti solo in parte...volevo migliorare il personale ma non ce l'ho fatta. Diventare campione italiano femminile iuta era un obiettivo impossibile da mancare in quanto ero l'unica italiana  iscritta alla 48 h. Centrato invece l'obiettivo del primo posto. In questa gara ritrovavo l'atleta argentina Gabriela Cotugno. Con lei avevo battagliato, a suon di km, per il terzo posto alla 6 giorni di Ungheria. In quell'occasione l'avevo spuntata io...ma stavolta non ero proprio sicura. Inizialmente l'ho lasciata davanti poi alla sua prima crisi ho approfittato per prendere un discreto vantaggio che non è più riuscita a colmare. Naturalmente nemiche in gara ma un abbraccio sportivo e una foto ricordo a gara finita.”

Ghilardelli Marco: Perchè non osare l’iscrizione al Tor Des Geant? Wow mi presero

Matteo SIMONE
 

A volte lo sport fa conoscere nuove modalità di essere al mondo, a volte lo sport ti rimette al mondo, ti rende libero, ti fa scoprire mondi da vedere e da calpestare ma anche mondi interni da approfondire soprattutto quando sei in solitudine e in difficoltà.

Di seguito Marco racconta la sua esperienza e le sue esperienze da ultrarunner rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Sono un amante della montagna e ho cominciato a corricchiare per tenermi in forma nel 2012, nel 2013 esordio in gare ufficiali in maratona e poi da buon montanaro di risaia perché non osare l’iscrizione al Tor des Geants? Wow mi presero…e da li incominciò veramente tutto fino a oggi con oltre 30 tra maratone e ultra.”
Quali fattori contribuiscono al benessere e performance nello sport?Benessere e ultramaratone non vanno molto d’accordo…per pensare  al benessere non bisognerebbe consumare un paio di scarpe ogni mese ma uno all’anno.

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