giovedì 22 giugno 2017

Fabrizio Niutta, judo: Lo sport è solidarietà, educazione, rispetto, gioia di vivere

Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 
 

Lo sport non è solo attività fisica e fatica ma anche un’opportunità per conoscersi meglio, per relazionarsi meglio con gli altri.

Si apprende dalla scuola dello sport fatta di regole, di insegnamenti e apprendimenti, di gioco e agonismo, di sconfitte e vittorie, di allenamenti e gare, di incontri, confronti e scontri, di aggregazione sociale, di squadre che portano avanti ideali e decidono obiettivi e mete per le quali impegnarsi e far bene insieme con l’apporto di tutti.
Fabrizio Niutta racconta la sua esperienza di maestro di arti marziali rispondendo ad alcune mie domande.
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare di fare sport?Quando ho avuto un problema fisico serio ho pensato di mollare, poi mi sono reso conto che il benessere generale che ti dà lo sport supera ogni tipo di problema, volere è potere.

Stefano Fantuz: Nel trail la 'testa' gioca un ruolo fondamentale

Matteo SIMONE 

Luis Alberto Hernando vince per la seconda volta consecutiva il titolo mondiale di Trail Running, 49 km con circa 3000 m di dislivello positivo, l’argento va all’altro spagnolo Cristofer Clemente, bronzo al francese Cedric Fluereton. 

Degli italiani Christian Pizzatti arriva 12°, Stefano Fantuz 16°, Luca Carrara 24° e Massimo Mei 32°. Delle squadre maschili oro Spagna, argento Francia e bronzo Usa l’Italia giù dal podio per soli 5’.
Delle donne, oro e argento va alle francesi Adeline Roche e Amandine Ferrato, bronzo Silvia Rampazzo, bene le altre azzurre 12^ Gloria GIudici, 15^. Delle squadre femminile oro Francia, argento Italia, bronzo Spagna.

Enrico Pacini, runner: Sono solo uno che ci mette cuore

Matteo Simone 

Lo sport ti permette di emozionarti, di faticare sperimentando situazioni personali e relazionali. 

Ti permette di scegliere quello che fa per te in quel momento considerando che nulla è per sempre ma che si può sempre cambiare l’onda del cambiamento, così Enrico che inizia a fare basket a 6 anni, poi si dedica alla MTB ed ora ha scoperto la corsa a piedi, ci racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sinceramente mai, i campioni sono altri e nel mio percorso ho avuto modo di incontrane tanti.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a giocare a Basket a 6 anni e ho continuato per lungo tempo. Dopo i trenta mi son dedicato alla mountain bike e ora mi dedico alla corsa da 3 anni e mezzo.”

Federico De Col: Ho coltivato giorno per giorno l’amore per la corsa in montagna

Matteo Simone 

Il mondo dello sport è affascinante per il benessere che ne deriva a livello individuale, di squadra e collettivo, lo sport in outdoor ha un fascino elevato per il contatto che si sperimenta con la natura: terra, aria, ambiente. 

C’è una variabilità di percorsi e di clima atmosferico, si può sperimentare terra, sassi, roccia, salite, discese, vento, caldo, freddo, così praticato lo sport ti permette di trovarti in situazioni difficili da affrontare, gestire, superare. Di seguito Federico ci racconta la sua esperienza di atleta attraverso risposte ad alcune mie domande.

mercoledì 21 giugno 2017

Alexander Rabensteiner vince l’Ultra Trail Via degli Dei 131k e La Mozart 100


 
Bella doppietta di Alexander, due vittorie prestigiose in due gare di Ultra Trail, il 2 giugno Alexander vince la prima edizione dell’Ultra Trail Via degli Dei, gara di corsa a piedi di 125 chilometri con un dislivello positivo di 5.100 metri da Bologna a Fiesole.

Dopo due settimane Alexander vince anche La Mozart 100, gara di 105 km e 4700 metri di dislivello positivo, con il tempo di 10h26’ precedendo il gallese Harry Jones e l’ungherese Csaba Nemeth, tra le donne la vincitrice è Cecilia Flori in 12h03’ che precede Simona Morbelli e l’australiana Kath Caty.

Di seguito Alexander ci racconta delle sue ultime due gare rispondendo ad alcune mie domande.

Ciao, com'è andata? Soddisfatto? “Benissimo direi, due gare in due settimane non le avevo mai fatte - non pensavo che in Austria alla gara del Ultra Trail World Tour potessi fare questo risultato - sia come tempo realizzato e come piazzamento.”

martedì 20 giugno 2017

Vito Intini: Nell’ultramaratona come negli altri sport di endurance contano le motivazioni

Matteo Simone  
 

Diventa sempre più difficile mettersi da parte per lasciar spazio ai più giovani, ma nelle ultra 'everything is possible'.

Non c’è un età per iniziare a fare sport o per essere competitivi, così come non c’è un’età per smettere di fare sport o di smettere di essere competitivi.
Per Vito Intini, forse sarebbe l’ora di smettere di giocare a fare sport e di dedicarsi ad altro, ma a volte la corsa chiama, la condiziona è buona e perché non mettersi ancora in gioco? E’ quello che continua ancora a fare l’atleta Vito Intini vincendo la 5ª stRana marathon sabato 17 Giugno 2017 Putignano (Bari) Località San Pietro Piturno, gara valida per il Gran Prix IUTA ultramaratone 2017.
Di seguito possiamo conoscere le sue impressioni post gare e pre mondiale attraverso una breve intervista telefonica.
Vito continua a essere motivato nella pratica della sua disciplina che è l’ultramaratona, lui continua a mettersi in gioco e a ottenere risultati di rilievo come quest’ultima vittoria, nell’ultramaratona come negli altri sport di endurance contano le motivazioni.

Massimo Pisetta, Passatore: Questa gara è un po' come fare una seduta in analisi


Lo sport e la corsa, in particolare, ti portano a sperimentare sensazioni di benessere.

Molti riportano questo rapimento della corsa, questo stravolgimento della vita quotidiano, questa ricerca di gare e voglia di allenarsi per star bene e per competere, per portare a termine gare, per i piazzamenti di categoria, per prendere piatti e premi in natura.
Di seguito Massimo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, com'è andata? Soddisfatto?Caro Matteo, premetto che corro da quasi trent'anni e che lo faccio perché mi piace, non sono un "tecnico" ma più che altro un appassionato. La gara è andata bene, anche perché mi ero prefissato il risultato di portarla a termine per il piatto dei 5 arrivi, non ero molto preparato sulla distanza avendo effettuato una sola maratona in primavera e le solite gare domenicali, corse veloci, montagna, qualche medio, sono molto soddisfatto perché il 323° posto in classifica e il 4° di categoria sono stati delle piacevolissime sorprese.

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