sabato 2 dicembre 2017

Sport per tutti è lo sport che vogliamo alla corri per il verde


Sport per tutti è lo sport che vogliamo per rendere le giornate speciali per tutti. Uno sport che ci permette di conoscerci, incontrarci, confrontarci e fare squadra, abbattendo distanze, muri e barriere

La terza tappa dell'edizione numero 46 si è svolta domenica 26 novembre nell'Area Archeologica del Porto di Traiano a Fiumicino. Mille podisti hanno avuto l'opportunità di correre tra i meravigliosi resti del PORTUS, l'antico porto della città di Roma.

Grande giornata di Sport per tutti, grandi e piccoli, maschi e femmine, vedenti e non vedenti e ipovedenti; grazie alla UISP si corre per incontrarsi e confrontarsi, per farsi foto e raccontarsi, per far squadra e sfidare altre squadre.

Tutti felici, stanchi e soddisfatti con lo sport

Matteo Simone 

Tutti felici, stanchi e soddisfatti con lo sport che porta fuori di casa, sposta dalla zona di confort e mette in gabbie di partenza in attesa dello start per lanciarsi lungo percorsi fatti di curve e radici alla rincorsa degli altri più veloci fino all'arrivo,

Chilometro dopo chilometro, passo dopo passo, provando ad aumentare l'andatura restando sempre in ascolto del respiro e sensazioni corporee, .
Rendersi felici rendendo felici gli altri e questo grazie allo sport che unisce, include, aggrega. Basta un laccetto invisibile per aiutare ad aiutarsi, per rendersi felici rendendo felici. 

venerdì 1 dicembre 2017

Cosimo Girolamo: Non mi sento un campione anche se per gli altri lo sono

Matteo SIMONE

Lo sport è bello perché ti permette di fare cose straordinarie nonostante alcuni limiti fisici. 

Lo sport è bello perché ti permette di conoscere persone positive e resilienti che vogliono dimostrare prima di tutto a se stessi e poi a chi lo circondano e anche al mondo interno che si può fare tutto e che bisogna sempre andare avanti nonostante tutto.
Cosimo Girolamo di Alberobello, nato il 18/09/1982, faceva il salumiere e ora quello che chiede è dimostrare a tutti che la disabilità non è inabilità e quindi anche lui vorrebbe lavorare come gli altri anzi più degli altri perché il lavoro come lo sport ti rimette al mondo, da un senso alla tua esistenza, ti permette di avere un giorno sereno al lavoro per aver prodotto e poi nel tempo libero per dedicarti a te stesso e agli altri.
Quindi l’appello di Cosimo è di considerarlo non diverso agli altri non di meno dagli altri ma con una forza interiore e una capacità di impegno e determinazione che va oltre.

Agnese Fadda: Mi piace fare sport, mi impegna mentalmente e mi fa stare bene


Ci sono tante modalità per iniziare a praticare sport e tanti motivi, e poi puoi scoprire un mondo dietro lo sport che ti porta a sperimentare sensazioni ed emozioni uniche.
Agnese racconta la sua storia di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato a correre per scaricare rabbia e stress dopo aver perso il lavoro. Poi pian piano ho iniziato a gareggiare. Dopo 2 anni ho abbracciato la multidisciplina del triathlon.”

Questo si chiama crescita post traumatica, dopo un evento critico ci sono tante modalità di reagire e lo sport è un ottimo modo per elaborare l’accaduto e per trovare modalità per andare avanti nella vita nonostante ci siano problemi.

giovedì 23 novembre 2017

Cosa c'è dopo una maratona? Un misto di stanchezza e contentezza


Cosa c'è dopo una maratona? Un misto di stanchezza e contentezza; un fiume di emozioni dopo tanti allenamenti per la preparazione; dopo tante incertezze se fare questa o un’altra, se seguire un pacer o un altro, ma l'importanza è l'esperienza che si porta a casa, tanti incontri, abbracci, sorrisi.

Un obiettivo, una sfida, una pianificazione minuziosa, un'attenzione al minimo dettaglio.

Incontri, confronti, tensioni, pressioni. Una parte importante di vita, esperienze uniche, dense, forti, intense. Paure, insicurezze, nuove consapevolezze.

Lo sport aggrega, rende felici, ti permette di prenderti cura di te stesso, di sperimentare benessere, e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti come portare a termine una maratona di corsa a piedi.

Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport


Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per dedicarci a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti, un miglioramento della prestazione sportiva e diventa anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri, provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sui suoi ritmi, il benessere oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo.

L’esperienza di guida con atleti con disabilità visiva, uniti con un laccetto per fidarsi e affidarsi, per sintonizzarsi sui passi dell’altro, per guidare, per sentire la propria e l’altrui fatica, gente altruista, gente che vuol fare un’esperienza insieme ad altri.
 
E’ importante solamente essere presenti senza distrazioni, badare a te stesso e l’altro, segnalare dossi, curve, radici, ostacoli e avanzare sempre, se cadi non diventa un problema, si sorride ci si rialza e si riprende, la vita diventa più facile e a misura di tutti, ti ringraziano e ti arricchisci dal punto di vista emozionale diventa qualcosa che non fai solo per loro ma anche per te e sentirti una persona migliore più ricca dentro, meno competitiva e più partecipativa, vedrai che ti cambia la vita, eserciterai la lentezza e l’attenzione nel fare le cose.

mercoledì 22 novembre 2017

Le foto raccontano ed esprimono più delle parole

Matteo SIMONE 

Foto di Yuri Giglio (Fotoforgo)

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la sofferenza e la fatica del gesto sportivo.

Ma dietro la sofferenza e la fatica c'è l'essenza della vita che ti distoglie dalla finta zona di confort e ti fa mettere in campo per sperimentarti e realizzare grandi cose, soprattutto per chi è in condizioni di deficit sensoriale come la vista che si deve affidare a una guida, a un Angelo che ti tuteli, che ti protegga lungo un sentiero alternativo per arrivare dove vuoi. 
Ecco perché insieme è molto meglio e si possono fare grandi cose, ecco perché a volte le persone si alleano per raggiungere mete e obiettivi importanti, difficili e sfidanti ma non impossibili.
Questo è lo sport che vogliamo, una competizione prima di tutto con se stessi per sperimentarsi e vivere pienamente e intensamente.
Le immagini raccontano più delle parole, si può notare che le immagini trasmettono senso della competizione che non ha età ma è una modalità per sperimentare forza e coraggio, risultato di allenamenti e passione per arrivare al giorno della gara con grinta e determinazione per una buona prestazione individuale e di gruppo.

Translate