Matteo SIMONE
Lo sport è bello perché ti permette di conoscere persone
positive e resilienti che vogliono dimostrare prima di tutto a se stessi e poi
a chi lo circondano e anche al mondo interno che si può fare tutto e che
bisogna sempre andare avanti nonostante tutto.
Cosimo Girolamo di Alberobello, nato il 18/09/1982, faceva il salumiere e ora quello che chiede è dimostrare a tutti che la disabilità non è inabilità e quindi anche lui vorrebbe lavorare come gli altri anzi più degli altri perché il lavoro come lo sport ti rimette al mondo, da un senso alla tua esistenza, ti permette di avere un giorno sereno al lavoro per aver prodotto e poi nel tempo libero per dedicarti a te stesso e agli altri.
Cosimo Girolamo di Alberobello, nato il 18/09/1982, faceva il salumiere e ora quello che chiede è dimostrare a tutti che la disabilità non è inabilità e quindi anche lui vorrebbe lavorare come gli altri anzi più degli altri perché il lavoro come lo sport ti rimette al mondo, da un senso alla tua esistenza, ti permette di avere un giorno sereno al lavoro per aver prodotto e poi nel tempo libero per dedicarti a te stesso e agli altri.
Quindi
l’appello di Cosimo è di considerarlo non diverso agli altri non di meno dagli altri
ma con una forza interiore e una capacità di impegno e determinazione che va oltre.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Non mi sento un campione nelle gare anche
se per gli altri lo sono.”
Cosimo
pare essere davvero un campione molto coraggioso, prima di tutto nell’indossare
un abbigliamento sportivo e farsi notare per strada mentre corre con un arto
inferiore amputato, tutti si meravigliano, tutti lo incitano, per tutti è un
esempio, tutti vogliono fare un selfie per lui per ricordarsi delle sue imprese
e per parlare di lui, un uomo e atleta coraggioso e resiliente.
Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso? “Ho deciso di fare questo sport per
dare speranza agli altri, grazie al mio amico Cosimo Cardone mi sono appassionato
alle gare podistiche.
Questa
è l’esperienza di altre atleti con disabilità, fanno sport non solo per se
stessi, per continuare a vivere e stare tra la gente ma anche per dimostrare
agli altri che la disabilità non è inabilità ma una diversa abilità.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni
più belle?
“La mia gara più bella è stata la Reggia Reggia.”
In
effetti cosimo si rende visibile nelle gare podistiche e proprio in quella gara
si è reso visibile fotografato vicino a tanti runner e ultrarunner e questo
desta molta attenzione, tutti smettono di seguire i vincitori e iniziano a
seguire le imprese di Cosimo che corre con una sola gamba.
Quale è stata la tua gara più difficile? “Non ho avuto gare difficili,
l'episodio più bello è nel vedere la gente che nonostante il mio handicap corro.”
Nonostante
l’handicap Cosimo corre, fatica come gli altri, fatica più degli altri ma si
diverte ugualmente a sorprendere la gente ed è felice per rendere felici gli
altri.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara,
gara, post-gara)?
“Sperimento nel vedere gente che durante la corsa resta senza parole e io li
istigo a fare il tifo.”
Si
diverte Cosimo nelle gare podistiche, sono occasioni per mettere da parte pensieri
e preoccupazioni e diventa uno ei tanti atleti delle gare domenicali.
Quali sono le difficolta e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “Il rischio è che mi stanchi troppo ma
durante la gara mi passa tutto in quanto vedo e sento gli stessi atleti che mi
incoraggiano.”
Certo
si fatica tanto con una sola gamba, ma gli altri che ti vedono e ti incitano ti
danno tanta carica ed energie per proseguire. Cosimo diventa agli occhi degli altri
un eroe.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Mi fa continuare a fare sport solo il
pensiero che sia di stimolo per molti.”
Un
bel esempio per tutti, lo sport da praticare con qualsiasi modalità per stare bene
e con gli altri senza per forza vincere, anche solo benessere emotivo e relazionale.
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo
sport? “Il
mio messaggio per i ragazzi è quello di non demoralizzarsi su piccoli problemi
ma affrontare la vita così come viene.”
Molto
resiliente il messaggio di Cosimo, fare tutto quello che vogliamo e possiamo anche
l’impossibile con quello che abbiamo a disposizione accentando e apprezzando quello che c’è nel preciso momento sena pretese ma cercando sempre di migliorare e star
meglio un passo alla vota impegnandosi e credendoci.
I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport? “I miei famigliari e i miei amici mi
sono tanto vicini.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Nel praticare sport ho scoperto che
nessuno ha mai un limite.”
Prossimi obiettivi? “Il mio prossimo obiettivo è far capire
allo Stato Italiano che nonostante tutto ce la posso fare anche se per loro senza
un arto non sei invalido (tabella con cod.7408 del 5 febbraio 92' che da il 65%
per un amputazione alta di arto inferiore), cioè lo Stato dice che non sei
invalido con una gamba, io ora ho il 65% di legge più il 10% ansia per arrivare
al 75% cioè 280 euro.”
Questa
è la situazione e la storia di uno di noi che cerca di sopravvivere nonostante le
sue limitazioni.
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230
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