Se vuoi raggiungere il tuo obiettivo, ORA è il momento di agire,
di passare all’azione, non rimandare, segui l’esempio di campioni resilienti e
determinati come Michele che non teme pioggia, freddo e sonno.
Di seguito, Michele racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande riportate sul mio ultimo testo “SPORT, BENESSERE e PERFORMANCE Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un ultramaratoneta? “È stato
appunto la curiosità di vedere cosa c’era oltre quel muro.”
Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta? “Misurarmi
con me stesso.”
Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? “Il fatto di star bene con me stesso e di trasmettere positività a chi mi sta intorno.”
Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? “Il fatto di star bene con me stesso e di trasmettere positività a chi mi sta intorno.”
Quale è una gara estrema che ritieni non poterci mai riuscire a
portarla a termine? “Devo essere sincero ho un
po’ di timore nell’affrontare la mitica Sparta-Atene.”
Il timore è
giusto che ci sia, ma man mano si diventa sempre più sicuri e si vuole alzare
un po’ l’asticella, si decide momento per momento, e quando arriva il momento
buono si mettono in atto tutte le strategie per compiere e portare a termine la
sfida. Un buon approccio è provare e se non ci riesci sorridi e riprova in modo
diverso dice William Hart nel suo libro “L’arte di vivere”.
Cosa hai scoperto quest’anno di te, degli altri, dello sport? “Che è un mondo fantastico,fatto di
cose e di persone prive di cattiveria in quanto in questo sport c'è tanta di
quella fatica,fisica e mentale, da non aver tempo di pensare di fare del male.
Anzi, per la carica che prendiamo da noi traspare positività "a 1000"
verso gli altri.”
Quali sono i tuoi prossimi programmi sportivi, obiettivi, sogni da
realizzare?
“Un sogno: SPARTATHLON 2018!
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? “Una
persona che punta un obiettivo, lo raggiunge e lo supera lentamente ma con
saggezza.”
Quali sono state le tue gare più emozionanti o performanti nel 2017? “Be senz'altro quest'anno sono
parecchie e ne cito alcune, ma sono tutte belle ed emozionanti. La
Milano-Sanremo, la Nove Colli Running, la 100 Km del Passatore, la 100 Km di
Asolo, la 24h di Cesano-Boscone, la 24 h di Lavello, ecc.”
C’è una gara estremi che non faresti mai? “No,
almeno ci proverei.”
Cosa ti spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? “Il fatto
stesso di scoprire il mio limite sempre con molta cautela.”
Molti
iniziano per caso e poi si innamorano della corsa, vengo rapiti, sequestrati,
la corsa diventa un addiction in genere positiva, una sorta di cura da fare
sempre con attenzione, da non superare le giuste dosi, interessanti sono i
racconti che ho raccolto su un mio testo assieme a tanti suggerimenti e metodi
di psicologia dello sport che riporto sullo stesso dal titolo un libro sugli
Ultramaratoneti e gare estreme http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua partecipazione a gare
estreme? “Si dividono a metà: c’è chi ti incita ad andare avanti e lo fa
in modo onesto e garbato; poi c’è chi cerca di ‘tirarti i piedi’. Per quanto
riguarda i miei famigliari mi sono vicini a 360° in particolar modo mia moglie
che a volte mi fa da supporto.”
Che significa per te partecipare ad una gara? “Significa
raggiungere il miglior risultato per poter attingere positività e orgoglio che
sono uno dei motivi per star bene con me stesso e con gli altri.”
Come è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa? “Andavano
già a gonfie vele, ora continuano ad andare col vento in poppa.”
Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? “Uso integratori quando è necessario, ma solitamente cerco di nutrirmi con cibi adeguati al mio fabbisogno.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare ultramaratoneta? “Non pensavo di avere tutta questa forza fisica e mentale.”
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? “Uso integratori quando è necessario, ma solitamente cerco di nutrirmi con cibi adeguati al mio fabbisogno.”
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare
estreme? “Il fatto di pensare che alla fine di uno sforzo immane la
soddisfazione sarà immensa mi aiuta a non mollare psicologicamente; posso dire
che funziona.”
E’ vero la
felicità è superare muri, crisi, ostacoli, difficoltà, superare sfide, e lì che
scatta l’incremento di resilienza, l’essere consapevole che ce l’hai fatta, con
le tue forze, con la tua forza di volontà, con il tuo impegno, passione e determinazione.
La soddisfazione ripaga di tutto e dura tantissimo a lungo. Le sensazioni
sperimentate non hanno prezzo.
Per
approfondimenti sul mondo degli ultrarunner è
possibile consultare il libro Ultramaratoneti e gare
estreme, inoltre è in uscita il libro Maratoneti e
ultrarunner. Aspetti psicologici di una
sfida.
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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