La
cosa importante è lavorare per obiettivi, focalizzarsi sull'obiettivo più
importante e sul prossimo obiettivo. Cercare di fare sia un lavoro di
allenamento fisico che un lavoro di allenamento mentale.
Per quanto riguarda l'allenamento fisico consiste nelle sedute di allenamento di lunghe distanze o la partecipazione a gare di lunga distanza, è importante confrontarsi con campioni dello stesso livello o di livello di poco superiore e fare gare insieme per testarsi e anche per prendere spunti dagli altri.
Per quanto riguarda l'allenamento fisico consiste nelle sedute di allenamento di lunghe distanze o la partecipazione a gare di lunga distanza, è importante confrontarsi con campioni dello stesso livello o di livello di poco superiore e fare gare insieme per testarsi e anche per prendere spunti dagli altri.
Per quanto riguarda l'allenamento mentale è importante essere convinti di quello che si fa e di quello che si può riuscire a fare, importante sviluppare la propria consapevolezza corporea e delle proprie capacità e caratteristiche.
Mettersi in gioco in allenamenti impegnativi di lungo chilometraggio e lunga
durate e mettersi in gioco in gare molto dure e impegnative. Importante essere
positivi, così si riesce a faticare e superare carichi di lavoro enormi.
Importante rispettare gli opportuni recuperi e riposi per ristabilire il fisco
e la mente. Importante fare allenamenti di gruppo. Nelle gare di 24 ore bisogna
iniziare a meditare per poter superare i momenti di crisi in modo da non
fermarsi, fortificarsi con lavori sul respiro, sviluppando attenzione nei
confronti di se stesso e sapendo che si può superare tutto, bisogna correre
momento per momento senza pensare il finale della gara.
Importante
è anche l'alimentazione e l'abbigliamento, provare in allenamento ad
alimentarsi mentre si fanno sedute di lunghissima durata e anche provare
l'abbigliamento adatto.
Per approfondimento può essere utile leggere L’ultramaratoneta
di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici
di un atleta di corsa delle lunghe distanze.
Autore: Matteo Simone e Giuseppe Mangione.
Quarta
di copertina: L’intento di questo libro, scritto da uno psicologo e da un
atleta di corsa di lunghe distanze, è di esprimere il senso dello sport, della corsa
in particolare. Nel testo si parla del mondo dello sport che racchiude diversi
aspetti quali il benessere psicofisico, emotivo e relazionale attraverso la
partecipazione ad allenamenti e gare incontrando amici e avversari; sani stili
di vita; l’aspetto mentale che ha grande importanza per il raggiungimento di
obiettivi, la performance e per superare crisi e difficoltà sia nello sport che
nella vita. Nel testo si parla di impressioni, sensazioni e tante emozioni;
aspetti mentali quali l’autoconsapevolezza, motivazione, autoefficacia,
resilienza. Giuseppe racconterà con le sue parole in corsivo le sue esperienze
e le sue impressioni in gare lunghe e difficili.
Altro
interessante libro è Ultramaratoneti e gare
estreme. Nel testo parlo di passione nello sport, motivazione,
superamento del limite gradualmente un passo alla volta, riportando le
esperienze di tanti ultrarunner che fanno sport per ore ed anche giorni
sperimentando deprivazione del sonno, partecipando a tante gare in
autosufficienza, cioè provvedendo personalmente alla loro alimentazione.
Di seguito il parere di Manuel Pozzerle, Campione Nazionale di snowboard nel 2014, terzo in Coppa del
Mondo di Snowboard nella stagione 2014-15, suo primo titolo mondiale a La
Molina, in Spagna ai Campionati del Mondo 2015: “Sebbene sia uno sport
totalmente diverso dal mio, abbiamo tante cose in comune come atleti... L'ho
appena iniziato ma mi intriga parecchio.”
Stralcio della Presentazione del Prof. Alberto Cei: “Il libro scorre in modo
interessante poichè Matteo Simone narra delle storie personali senza avere la
pretesa d’insegnare cosa sia l’ultramaratona ma lasciandola scoprire al lettore
attraverso le parole di chi la pratica. E’, quindi, un libro aperto a diverse
soluzioni interpretative dettate dalle esperienze di chi legge e credo che
questo sia il suo pregio principale.”
Stralcio della Prefazione di Sergio Mazzei: “Grandi atleti che
realizzano prestazioni eccezionali, fachiri capaci di sottoporsi a prove
fisiche al di là dei limiti che ordinariamente conosciamo, hanno ottenuto
risultati inimmaginabili con il proprio corpo.”
Stralcio della Prefazione di Prof. Riccardo Zerbetto e Dr.ssa Sonia De
Leonardis: “Per quegli atleti che si dedicano alle
ultramaratone e alle gare estreme, questa spinta procede ‘oltre’. Oltre il
dolore e la sofferenza, oltre le deprivazioni - dovute alla mancanza di sonno,
alle infiammazioni o agli infortuni - oltre vesciche indescrivibili ai piedi,
oltre a tutto ciò, questi atleti ricavano da esperienze cosi probanti una forma
di piacere. Una forma di piacere che, lungi dall’essere masochistico, riguarda
quel ‘piacere di farcela’, di ‘raggiungere un obiettivo difficile e sfidante’,
il piacere di sentirsi in tutto e per tutto padroni del proprio corpo,
olisticamente.”
Tanti
sono i messaggi di apprezzamento e gratitudine, da parte di tanti ultrarunner,
di seguito un commento relativo al libro in questione da parte di Matteo Nocera
Campione Italiano IUTA 100 miglia: “Ho appena finito di
leggere il tuo libro. Spunti molto interessanti. Mi ha fatto piacere leggere
concetti che quotidianamente cerco di applicare per migliorare le mie
prestazioni partendo da motivazioni mentali..! Un po’ in sintesi nella lettura
ho risentito le tue parole quando brevemente mentre passeggiavamo all’expo mi
parlavi di serenità EQUILIBRIO.. e obiettivi da puntare volta per volta in modo
graduale. Cercherò di farne tesoro. Mia moglie ha studiato un po’ di discipline
orientali... interessante la questione RESPIRAZIONE... tecnica che in verità
cerco di adottare durante la corsa e che esercito con sedute di lavoro
diaframmatico.”
Gradito anche il commento dell’ultrarunner Stefano
Severoni:
“Ho letto con vivo interesse il testo di Matteo
Simone. Le sue 298 pagine si scorrono veloci, poiché si viene a contatto con
atleti che trasmettono le esperienze che accomunano maratoneti e ultra. Certo
l’Autore utilizza un metodo induttivo: non fa teoria pura, ma parte dalla
pratica podistica che contrassegna un popolo di umili faticatori. La metafora
che contraddistingue il mondo ultra è quella del viaggio o meglio di scoprire
se stessi attraverso la percorrenza di tanti chilometri. Ma, come avvertono gli
stessi corridori, la fatica quasi scompare quando si svolge un’attività che
gratifica, poiché consente di stare meglio con se stessi e con gli altri,
conoscere luoghi suggestivi e portare a casa sicuramente una simbolica, ma
gratificante medaglia di partecipazione. Per esseri atleti ultra ‒ come segnala
giustamente l’Autore, anch’egli “grande faticatore” ‒ bisogna essere resilienti
ed efficaci. E dopo aver letto il libro non si potrà non cercare altri testi
dello stesso Matteo.”
Chi
pratica sport di endurance incontra, gestisce e supera diversi tipi di crisi e
difficoltà, si scopre che si può fare tutto con passione, dedizione, impegno,
concentrazione, testa, cuore, gambe.
L’ultrarunner vegano Roldano Marzorati così commenta il mio libro: “Un libro per capire e
conoscere gli ultramaratoneti. Un racconto fatto di storie e donne non
professionisti che han scelto di vivere la dimensione dell’ultramaratona.
Matteo Simone ci introduce in questo mondo raccogliendo pensieri di questi
inconsueti atleti che non avranno mai le cronache da prima pagina ma che hanno
molto da trasmettere perché per molti di loro è una filosofia di vita.”
Un
grazie a Nico Leonelli per la sua gentilezza e le sue cortesi parole che
riporto di seguito: “Matteo è veramente uno dei
pochi che ha dato voce al mondo dell'Ultramaratona.”
Nel libro enfatizzo gli aspetti della
psicologia dello sport quali la consapevolezza delle proprie risorse e dei
propri limiti, l’autoefficacia individuale, la resilienza che si sviluppa con
la pratica dell’endurance e che diventa utile anche nella vita quotidiana,
tutto diventa più gestibile ed affrontabile, si può fare tutto con studio,
attenzione e senza fretta.
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