Matteo Simone
Nelle gare si è sempre più formali con
regole e il rischio è un abbandono dello sport perché diventa facile
incorrere in squalifiche per motivi che nemmeno noi sappiamo e a volte non
concepiamo.
A volte perché si spinge una carrozzina o perché incoraggi l'ultimo
arrivato, o perché metti una maglia per essere simpatico, per rendere felice,
per ricordare una persona, per mandare messaggi di amore e stima a qualcuno.
Conosco Francesco Cannito, persona umile
felice e resiliente, conduttore non solo di treni a rotaie ma anche di treni
dello Sport, conduce felicemente e resilientemente al traguardo non solo se
stesso ma anche sua moglie e tanti altri vagoni di persone che attraverso lo
sport si risentono vivi al mondo.
Sempre presente, vestito a colori per
sorprendere, per rendere le gare giornate speciali, ben voluto da tutti, tanti
organizzatori lo vorrebbero alle proprie gare perché la sua presenza è garanzia
di una giornata all'insegna della fatica e del divertimento.
Purtroppo evidentemente a qualcuno potrebbe
dar fastidio, forse oscura la performance dei campioni con i loro sponsor da
mostrare, ma noi andiamo avanti mostrandogli stima, riconoscenza, gratitudine e
apprezzamento, lo sport che vogliamo non è solo performance ma anche tanto
benessere insieme, per distogliersi da stress della vita quotidiana.
Il rischio è che organizzatori e giudici
diventino troppo rigidi alle gare e questo potrebbe comportare un abbandonò da
parte della massa di atleti che corre per divertirsi, svagarsi, stare insieme
nella fatica e nella gioia, il rischio è che alle gare, se continua la rigidità
da parte di organizzatori e giudici, si presenteranno solo un manipolo di
atleti che gareggeranno per un titolo o una vittoria e le masse faranno gare a
parte per essere felici e sperimentando benessere vestendosi come li pare,
includendo e aggregando persone, rendersi felice rendendo felici.
Attenti allo sport che vogliamo che non
è solo performance ma anche tanto benessere, siate più comprensivi, chiari,
flessibili, tolleranti, comunicativi, elastici.
Purtroppo bisogna rispettare le regole,
accettare le conseguenza organizzandosi sempre meglio, comprendendo prima cosa
possiamo fare o non fare in accordo con organizzatori e presidente di società,
queste sono le regole della vita per noi incomprensibili ma per qualcuno hanno
senso.
Francesco ha fatto passi da gigante da quando, un paio di
anno fa, mi disse che voleva provare a fare una gara di 100km e chiedeva
consigli e libri per documentarsi, gli consigliai il mio libro dal titolo
“O.R.A.: Obiettivi, Risorse, Autoefficacia, come raggiungere obiettivi nella
vita e nello sport” e nel giro di pochi anni ha fatto non solo la 100km ma ha
anche raddoppiato portando a termine la nove colli ed ultimamente arrivando tra
i primi a gare di corsa della durata di 24 ore.
Se hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a
cui tieni, fai di tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti
impegni, segui gli amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci
riprovi più determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la
serenità.
E’ quello che ha fatto Francesco, un passo alla volta,
maratona dopo maratona ha costruito il suo carattere e la sua personalità da
ultrarunner, presente ad ogni manifestazione running impegnativa, incontrando
sempre gente che si mette in gioco sulle lunghe distanze, famigliarizzando con
tutti e prendendo da ognuno quello che gli serve per essere più performante.
Francesco è menzionato nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017
Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni.
Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance. È fondamentale conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
https://www.retedeldono.it/iniziativa/matteosimone/correro-roma-maratona-i-bambini-ssf
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