Siamo tutti coinvolti, milioni di persone e alcuni non reggono lo stress, il dolore, la privazione, la costrizione, la mancanza di libertà.
Non molliamo, torneremo anche a far
correre atleti con disabilità visiva.
Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono
quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per
dedicarsi a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti un miglioramento
della prestazione sportiva e del benessere della persona non vedente ma diventa
anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri,
provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sullo stesso
respiro, sulla sua fatica, sui suoi ritmi, e la competitività e il benessere
oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo, di squadra.