A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
Pagine
- Home page
- Libri e pubblicazioni: “Il piacere di correre oltre” a Più Libri Più Liberi
- Contatti
- Pubblicazioni Matteo Simone
- Sport, benessere e performance
- Libri di Matteo Simone
- Maratoneti e ultrarunner
- Lo sport delle donne
- COSA SPINGE LE PERSONE A FARE SPORT?
- DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milan
- Il piacere di correre oltre
- Correre Con La Mente
- Sogni olimpici
- La 100km del passatore
- Sviluppare la resilienza
venerdì 24 aprile 2020
giovedì 23 aprile 2020
Francesca Setti: Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto mentale
Lo sport mi ha aiutata
tantissimo nei momenti difficili della mia vita
Matteo SIMONE
Lo sport può essere un passatempo, una professione, a volte anche una sorta di cura, una specie di terapia, un’opportunità per trarne benefici, per sperimentare benessere, per conoscere sé stessi. Insomma una vita senza sport è una vita senza qualcosa di importante.
Di seguito Francesca (GS Orecchiella Garfagnana) racconta la sua esperienza
rispondendo ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho iniziato a fare sport da bambina e ho sempre amato farne. Ho
praticato nuoto agonistico per una decina di anni, poi ho conosciuto la corsa e
mi sono letteralmente innamorata. Le specialità a cui dedico la maggior parte
del mio tempo sono la corsa in montagna (in particolare vertical, km e gare in
salita) e il cross country. Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto
mentale, quel tempo e quello spazio solo mio che considero come ‘sacro’ e senza
il quale è come se non fossi me stessa”.
martedì 21 aprile 2020
Simona Lo Cane: È grazie alla corsa che ho trovato la forza di rialzarmi!
Mi piacerebbe fare una 100km, ma credo che
non sia ancora l'anno giusto
Matteo Simone
Quest’anno 2020 un po’ di sogni li dobbiamo tenere congelati nei cassetti o quanto meno li dobbiamo rimodularli o posticiparli più in là nel tempo.
Bisogna preoccuparci prima di tutto di
sopravvivere, di salvaguardare noi stessi e gli altri e poi vediamo il da farsi
con i nostri progetti e sogni da trasformare in realtà.
Di seguito Simona, 100
% Anima Trail ASD, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie
domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua
vita? “Sono una persona molto competitiva e tenace, a volte mi è
capitato di raggiungere degli ottimi risultati, ma non mi sono mai sentita
campionessa, anzi arrivare nelle prime posizioni mi ha sempre creato imbarazzo!”.
domenica 19 aprile 2020
Non molliamo, torneremo a far correre anche gli atleti con disabilità visiva
Siamo tutti coinvolti, milioni di persone e alcuni non reggono lo stress, il dolore, la privazione, la costrizione, la mancanza di libertà.
Non molliamo, torneremo anche a far
correre atleti con disabilità visiva.
Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono
quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per
dedicarsi a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti un miglioramento
della prestazione sportiva e del benessere della persona non vedente ma diventa
anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri,
provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sullo stesso
respiro, sulla sua fatica, sui suoi ritmi, e la competitività e il benessere
oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo, di squadra.
sabato 18 aprile 2020
Barbara Garbagnati: Mi faccio seguire da un allenatore, per la mente ci penso io
Ritengo che nello sport sia
indispensabile allenare anche la mente oltre che il fisico
Matteo SIMONE
La vita è bella perché è molto ricca, complessa, complicata e attraversa tantissime fasi da quando si nasce in poi, a iniziare dal gioco, dal bisogno dell’altro, dallo sport che a volte diventa un aspetto essenziale nella vita di una persona sia come pratica, come insegnamento, come lavoro.
Barbara racconta la sua esperienza rispondendo ad
alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport? “Sì, sia quando ero agonista sia ora che non lo sono più”.Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Diploma Royal Academy di danza classica – atletica leggera a buoni livelli – calcio a 11 serie C - ora runner”.
Alex Tucci: Mentre corro sogno ad occhi aperti e con le gambe che girano
Il mio sogno più grande è quello di
indossare la maglia azzurra
Matteo SIMONE
Lo sport non è solo fatica ma tanto altro, si sperimenta libertà ed evasione soprattutto con la pratica di sport di montagna dove si è a contatto con la natura e tutto ciò che comporta dai colori ai suoni, viste mozzafiato, sensazioni incredibili e straordinarie che fanno apprezzare appieno la vita.
Di seguito Alex, dell’ASD Gruppo Podistico Il
Crampo, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei
sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, mi
capita spesso, negli allenamenti, quando mentre corro sogno ad occhi aperti e
con le gambe che girano. Mi assento nei miei pensieri immaginando trionfi e
grandi emozioni. Sono momenti davvero speciali. Se dovessi fare riferimento ad
un unico evento, mi verrebbe da dire quando ho corso la mia prima Ultra Trail
nel 2016 al Trail Sacred Forest 80km 4500 mt D+. Arrivai sorprendentemente 2°
assoluto e quel giorno, è stato per me davvero speciale”.
venerdì 17 aprile 2020
Ilaria Tersigni: Fin da subito ho iniziato ad amare lo sport, la corsa e le gare
Le donne sono creature dalla forza di
volontà incredibile
Matteo SIMONE
Lo sport si può scoprire in tenera età ma poi non si sa se la passione e la motivazione restano costanti, aumentano o diminuiscono.
E' importante fare quello che si sente di fare senza imposizioni,
senza pressioni ma con la libertà di mettersi in gioco, di sperimentarsi e di
crearsi un proprio futuro.
Ilaria, mezzofondista dell’Asd Romatletica
Footworks, di seguito racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune
mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho
iniziato a vivere nel mondo della corsa che ero piccolissima, seguivo i miei
genitori atleti in giro per l’Italia che conquistavano i titoli italiani Master
di atletica e non vedevo l’ora di poter seguire le loro orme perciò fin da
subito ho iniziato ad amare lo sport, la corsa e le gare. Mia madre è stata la
mia prima allenatrice ed ero iscritta alla società di atletica fondata da mio
padre: Atletica Castello Sora. Dopo pochi anni però ho lasciato tutto in quanto
lo stress delle gare era diventato per me insostenibile.
Iscriviti a:
Post (Atom)