Dott. Matteo Simone
Spiragli di Luce è un'associazione sportiva per diversamente abili che usa lo sport come strumento privilegiato di sviluppo individuale e di integrazione sociale, organizzando anche il “Cross Trofeo Città di Nettuno”, in collaborazione con la Podistica Solidarietà, allo scopo di finanziare un campo estivo per i ragazzi diversamente abili della onlus Spiragli di Luce.
È importante avere piani e programmi per
portare a compimento propri sogni così come è importante essere sempre pronti a
rimodulare propri sogni per circostanze impreviste e inaspettate come quelle
che stiamo vivendo in questo particolare momento, ma si tratta solo di
rimodulare mete, traguardi e sogni per riprenderli più in là con più serenità.
Approfondiamo la
conoscenza di Elisa Tempestini attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di
tempo fa.
Come nasce l'idea
dell'Associazione Spiragli di luce e del Trofeo città di Nettuno? “Spiragli di luce nasce perché a Nettuno e ad
Anzio nessuno aveva pensato allo sport per ragazzi disabili come integrazione e
per abbattere le barriere dello Sport, e Trofeo città di Nettuno, gara
podistica di solidarietà, è l'unica risorsa economica per continuare a
finanziare i nostri progetti.”
Uno strumento per
dimostrare che lo sport è per tutti senza barriere fisiche e mentali e che se
si vuole si può fare tutti trovando risorse utili anche attraverso lo sport per
esempio con l’organizzazione di una gara podistica.
Quale messaggio vuoi rivolgere alle persone per farli avvicinare alla
tua associazione? “Alcune volte basta
un gesto, un sorriso, e tanta volontà, non tutti tollerano le persone con
disagio mentale o fisico, si ha paura, ma io non mi stancherò mai di invitare
le persone ad avvicinarsi a noi.”
In che modo lo sport contribuisce al benessere degli atleti di Spiragli
di Luce? “Lo Sport per i ragazzi di
spiragli di Luce è fondamentale, siamo riusciti ad ottenere dei grandi
risultati, la prima è l'integrazione, la seconda è la prevenzione.”
Molto interessante, lo sport diventa uno
strumento di inclusione e integrazione per permettere a persone di apprendere
competenze e conoscenze, un’opportunità per condividere allenamenti, gare,
partenze, arrivi, risultati.
Un messaggio per i familiari di persone con
disabilità fisica o intellettiva? “Il mio messaggio ai genitori è di non mollare mai, loro ci insegnano a
vivere.”
Riesci a immaginare la tua
vita senza associazione? “Io penso che
volere è potere, l'associazione deve guardare al futuro, le lotte servono a
questo.”
A chi è rivolta
l'associazione e a chi è rivolta la manifestazione podistica? “L'associazione è rivolta a tutti le persone
con disagio e/o con handicap e la manifestazione podistica agli atleti
normodotati, ai ragazzi disabili, ai ragazzi delle scuole ai bambini, a
chiunque vuole partecipare a questa festa di solidarietà.”
Il Cross Trofeo città di Nettuno sembra
essere una grande festa dello sport per tutti che servirà anche per finanziare
le attività organizzate per gli utenti dell’Associazione Spiragli di luce,
invito gli atleti a partecipare accompagnati dai loro amici e familiari per
passare una giornata vicino al mare a contatto con la natura interessandosi
alle attività delle associazione e agli stand numerosi che saranno allestiti
alla partenza.
Potrebbe essere utile lo
psicologo nell’associazione? Per quali aspetti? “Dentro un’associazione sono indispensabili un equipe di persone, specie
un psicologo per avere un controllo generale.”
Chi sono i tuoi collaboratori? “I
collaboratori si distinguono in istruttori specializzati sia nel nuoto che
nella pallavolo; volontari che si avvicinano per aiutare questi ragazzi.”
Per portare avanti i
progetti di un’associazione servono oltre agli aiuti finanziari anche il
contributo di persone che ci mettono passione e motivazione per insegnare,
aiutare, sostenere gli utenti nelle loro attività di apprendimento o di svago.
Come arrivano gli atleti alla tua associazione? “Gli Atleti ci contattano tramite
l'informazione che diamo sul nostro territorio, tramite i servizi sociali, i
social, e passaparola.”
Cosa è cambiato nel tempo? “Siamo riusciti a essere visibili, questo per
noi è stato un passo verso l'integrazione.”
Quali sono gli sport e l'attività che propone l'Associazione? “L'Associazione propone 2 attività sportive,
2 volte la settimana nuoto, presso la piscina Comunale di Anzio,2 volte la
pallavolo presso la palestra dell'Istituto Emanuela Loi e anche laboratori
presso l'Università Civica di Nettuno di cui il progetto Leggiamo.”
Molto interessanti le attività che propone
l’Associazione, non solo sportive ma anche culturali ed educative, grande
impegno del Presidente e dei suoi collaboratori per permettere agli utenti di
trovare modalità per apprendere e integrarsi nei due comuni di Anzio e Nettuno,
una gande risorsa anche per le famiglie degli utenti.
Quali sono stati i
momenti più difficili? “I momenti
difficili, sono quando nessuno ti ascolta e ti girano le spalle.”
Cosa e quali
persone hanno contribuito al buon andamento dell’associazione? “Hanno contribuito nell'associazione i sponsor
per la parte economica, e i volontari per la parte tecnica, e la Fondazione
Porfiri, che ci aiuta con i nostri progetti.”
Quali sono le distanze del cross città di Nettuno? “Le distanza del Cross Trofeo città di
Nettuno sono di 10km competitivi e 2 km non competitivi (con pettorali
gratuiti).”
Molto interessanti le distanze, una
10km che è una distanza classica che tutti gli atleti sono in grado di portare
a compimento soprattutto in uno scenario naturale suggestivo e una 2km per
tutti gli accompagnatori o familiari che non vogliono aspettare a casa il
ritorno degli atleti.
Un episodio curioso o divertente degli atleti di spiragli di Luce? “Ogni
momento è speciale, i loro sorrisi ti riempiono di gioia, ma la cosa più bella
è stata quando con tanti sacrifici, avevamo un locale dove abbiamo cercato di
rendere i ragazzi autonomi.”
Cosa vuoi dire alle ragazze e
donne del mondo? “Che non dobbiamo mai arrenderci, abbiamo
conquistato il mondo con lo Sport e l'Amore, dobbiamo trasmettere solidarietà
alle persone che sono meno fortunati di noi, ai disabili, alle persone anziane,
agli extracomunitari.”
A volte le donne possono diventare
una grande forza soprattutto insieme, possono cambiare le sorti del mondo con
semplici gesti e coinvolgendo adulti e bambini.
Familiari e amici cosa dicono del tuo impegno nell’associazione? “La
mia famiglia mi ha sempre appoggiato, le mie 2 figlie da quando sono piccole
hanno fatto un percorso insieme, ora sono maggiorenni, questo mi gratifica, ho
cercato di insegnare questi grandi valori, rispettare e aiutare chi è meno
fortunato di noi.”
I momenti più belli e significativi dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ogni
progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo, l'emozione più grande è
dividere con loro ogni momento della giornata, sia in piscina che a pallavolo.”
Uno strumento per dimostrare che lo
sport è per tutti senza barriere fisiche e mentali e che se si vuole si può
fare tutti trovando risorse utili anche attraverso lo sport per esempio con
l’organizzazione di una gara podistica.
Come
scelgono lo sport gli atleti sport? “Gli atleti scelgono lo sport in base alle
loro esigenze e patologie, di cui vengono selezionati.”
Quali
sono le difficoltà e i rischi, a cosa devi fare attenzione nella tua associazione? “I
ragazzi sono tutti tesserati e assicurati, ma il rischio è sempre in agguato,
basta una distrazione e può succedere una tragedia, per questo è una grande
responsabilità.”
A cosa rinunci nell’impegnarti
nell’associazione? “Io mi
considero una farfalla, libera di volare...e un leone pieno di energie.”
Cosa vedi davanti a te? “Sono sempre una persona positiva, i progetti
si realizzano perché si desiderano. A presto, grazie di tutto.”
Un grazie a Elisa per quello che fa con i ragazzi
con disabilità e persone in condizione svantaggiate, per le sue energie
nell’organizzare una gara per raccogliere fondi per i progetti per “Spiragli di
luce”, la sua associazione dedicata a queste persone.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ovvio l'emozione più grande è stata la mia prima Maratona a 50 anni!”
Quali
sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? “Grazie allo
sport ho realizzato i miei progetti, l'Integrazione, ho fondato un’associazione
sportiva per ragazzi diversamente abili. Dovrei fare un elenco per i sogni
ancora da realizzare, ma per ora ci accontentiamo, ne abbiamo fatta di strada e
ne faremo ancora! Grazie!”
Un'intervista a Elisa è riportata nel libro "Lo sport delle donne" presentato Venerdì 8 marzo 2019, alle ore 18.30, presso il Bar (Via Olevano Romano 35 – Roma). Moderatrice: Alessandra Penna, ingegnere e atleta. Relatori: Francesca Boldrini (Podistica Solidarietà), Anna Giunchi (Psicologa, Preparatore atletico, Blogger http://annalamaratoneta.blogspot.com/).
Elisa è menzionata nel libro “Sport, benessere e performance”.
Ringrazio Elisa Tempestini e l’Associazione Spiragli di luce per avermi dato la possibilità di presentare il 2 Giugno 2019, in occasione del “Cross città di Nettuno”, il mio libro “Lo Sport delle donne” edito da Prospettiva Editrice e gli altri miei libri.
Nello sport
non è importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante
sviluppare anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare
oltre, di consolidare lo stato di forma. Raggiungere traguardi importanti
diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito,
la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si
desidera con determinazione, tenacia, passione e con l’aiuto di qualcuno che
sostiene.
Lo sport
permette di sperimentare la resilienza, non mollare mai, andare avanti e
continuare per portare a termine la propria impresa, la propria sfida
personale; per alzare gradualmente l’asticella e affrontare gradualmente
situazioni sportive o della vita quotidiana sempre più difficili con la
convinzione di saperne uscire fuori sempre più rafforzati.
Prefazione di Vincenzo Prunelli
Ha senso
continuare a credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di
grosse prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di
dire di no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque
nella vita non si accontenti di limiti troppo stretti.
Altri libri pubblicati: Sport, benessere e performance; Carlos Castaneda incontra don Juan, uno sciamano divenuto suo maestro; Ultramaratoneta: un’analisi interminabile (coautore Daniele Baranzini); Sviluppare la resilienza.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR














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