giovedì 2 aprile 2020

Nunzia Patruno, ex Nazionale ultramaratone 100 km e 24 ore


Da un po’ di anni mi interesso al mondo delle ultramaratone, nel 2008 alla “100 km degli Etruschi”, attraverso brevi video-interviste ad alcuni partecipanti, raccolsi alcune impressioni, sensazioni e testimonianze con l’intento di comprendere le motivazioni a intraprendere questo tipo di imprese estreme che comportano un’estenuante prestazione sportiva, e tra gli intervistati c’era anche Nunzia Patruno ex atleta della Nazionale ultra-maratona 100 km e 24 ore.

Questo interesse per il mondo delle lunghe distanze mi ha portato a mettermi in gioco sperimentandomi in alcune gare di ultramaratona e ciò mi ha permesso di scrivere articoli e libri.
Riporto le risposte tratte dalla videointervista e tra queste alcune di Nunzia Patruno.
Dalle risposte emerge che il correre per tanto tempo è un momento di libertà, è liberatorio rispetto ai problemi che lasciano a casa, è gratificante.
Che significa per lei correre per 100 km? "Per le 24 ore che faccio è metà percorso, una passeggiata".
Cosa le permette la corsa? "Stare bene, avere soddisfazioni, mi ha gratificata molto perché ho avuto diverse presenze in Nazionale sia nella 100 km che nella 24 ore, mi gratifica tantissimo".

Alcuni hanno fatto presente che durante questa competizione non è determinante solo la preparazione fisica, ma anche la componente mentale. Essendo una competizione estrema, per non compromettere la propria integrità fisica, è importante stare in contatto con sé stessi per poter e voler decidere, nel caso se ne sentisse il bisogno, di fermarsi e ritirarsi, decidendo di non portare a termine la sfida prefissata. 
Ma ciò non è accettato ben volentieri da molti, in quanto per prepararsi per tale competizione, si è investito in termini di tempo e di preparazione fisica facendo anche rinunce.
Questa gara è stata valida sia come campionato mondiale ed europeo sulla distanza di 100 km, sia come gara aperta ad atleti amatori.
La gara femminile è stata vinta dalla Russa Tatyana Zhirkova con il tempo di 7h23’33’’ che ha preceduto la Statunitense Kami Semick e l’Italiana Monica Carlin che ha concluso la gara in 7h35’38’’, la Russia ha ottenuto anche il titolo a squadra femminile grazie ad altre due atlete arrivate 4^ e 8^.
Giorgio Calcaterra, il tassista di Roma, è stato il primo a tagliare il traguardo in 6h37’41’’ aggiudicandosi il titolo Mondiale ed Europeo precedendo un Polacco, uno Spagnolo, un Finlandese ed un Francese, all’Italia è andato anche il titolo a squadra maschile grazie agli altri due Italiani: Marco D’Innocenti ed Andrea Rigo arrivati rispettivamente 6° e 7°.
I filmati sono visibili su PSIC TV www.psic.tv, la Web TV per la Psicologia e la Psicoterapia. Il video dura 17 minuti e 36 secondi, per caricarsi richiede circa una decina di minuti.

Nunzia ha vinto due edizioni della 100 km di Jesi: il 21 luglio 2001 in 10h55’50” e il 20 luglio 2002 in 10h33’33”. 

Il 14 settembre 2002 ha partecipato ai Campionati Europei 100km a Winschoten (NED) concludendo in 9h29’22”. 

Il 19 aprile 2003 ha partecipato ai Campionati Europei 100km a Chernogolovka (RUS) classificandosi 4^ tra le atlete italiane in 9h23’39” dopo Monica Casiraghi 7h28’, Maria Luisa Costetti 8h18’17” ed Elvira Zoboli 8h47’31”. 

Il 25-26 settembre 2004, ha vinto la 10^ Lupatotissima 24h pista, classificandosi al 4° posto, dopo i primi tre uomini e totalizzando 190,146 km, hanno completato il podio Carmela Di Domenico 179,503 km e Reginella Peron 165,813 km. 


Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/

Libri: http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

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