martedì 28 aprile 2020

Mariangela Staffieri, happy runners Altamura: Ci ho creduto e ci credo ogni giorno

In ogni gara e in ogni allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare

La regola numero 1 nello sport e nella vita è crederci e poi ci si può impegnare, si può essere fiduciosi, pazienti, si può fare tutto e si può risolvere tutto credendoci e mettendosi all’opera seguendo piani e programmi per arrivare dove si vuole o per uscire da ogni situazione scomoda. Di seguito Mariangela racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Io sono diventata atleta per caso, dopo essermi lasciata con il mio ex, ho iniziato a correre e ho conosciuto parecchi runners che mi hanno aiutata”.

A volte la corsa diventa il nuovo amico, una passione che occupa tempo e tiene a bada i pensieri, una passione che fa superare momenti e periodi che possono considerati tristi e poi capita sempre di incontrare amici di fatica che ti rendono le cose un po’ più semplici.
Come sei cambiata attraverso lo sport?La mia vita è cambiata sia fisicamente che mentalmente, mi sento più forte, energica e dinamica”.

A volte lo sport cambia i connotati fisici e mentali, aiuta a scolpire il fisico, a renderlo più snello e tonico o anche più robusti e in carne, dipende dallo sport. E mentalmente dà coraggio e sicurezza, si apprezza la fatica, si trova un tempo e uno spazio per allenarsi e confrontarsi con altri amici.
Nello sport cosa ha contribuito al tuo benessere o performance? “L’adrenalina mi aiuta molto, quindi allenamenti e sacrifici”.

Lo sport fa mettere in circolo adrenalina che da forza ed entusiasmo di continuare, si faticare coraggiosamente senza dar peso ai messaggi di stanchezza, anzi più si fatica e più si ottengono risultati e quindi più si è soddisfatti, una sorta di terapia della fatica.
Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?La mezza di Roma, era una notturna molto bella e romantica”. La tua gara più estrema o più difficile? “Sempre la mezza di Roma per via dei km e della condizione dell’asfalto”.

Organizzare gare a Roma è un grande vantaggio perché la città offre un’opportunità di fare turismo e sport correndo per piazze e località turistiche di Roma molto affascinanti.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Loro non mi seguono, non amano lo sport soprattutto il fatto che io sforzi il mio corpo”.

In effetti il corpo fa stimolato e sollecitato, bisogna adattarsi a situazioni e riuscire a conoscersi sempre più quanta forza e resistenza si ha, a volte bisogna correre per difendersi o per attaccare ed è meglio essere pronti per questo.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?In ogni gara e in ogni allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare”.

È un gioco sottile quello di avvicinarsi al limite con attenzione e rispetto per sé stessi, conoscendosi sempre di più quanto si vale, quanto si è in grado di gestire, affrontare, superare certe situazioni, maturando sempre di più e sentendosi sempre più sicuri.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara?Sicuramente ansia da prestazione, sacrificio durante e dopo sicuramente soddisfazione”. Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara?😎Solitamente utilizzo la musica per distrarmi evitando così di dire parolacce ahhahaah”.

Generalmente ci si conosce bene, si sa cosa si attraversa attraverso lo sport, soprattutto una competizione dove bisogna mettersi in gioco, fare del proprio meglio affrontare la gara e anche eventuali avversari, ci può essere un po’ di ansia ma si sa che poi allo star si parte e si pensa alla gara cercando di tenere tutto sotto controllo, non sprecando energie fisiche e mentali che possono essere utile in prossimità del traguardo e poi  a fine gara la massima soddisfazione per aver portato a termine un’altra gara comunque sia andata è stata il completamento di un periodo di allenamenti duri per preparala al meglio.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Non mollo mai, mi fa continuare la voglia di farcela ovviamente solo per me stessa e per il mister”. Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con la perseveranza, ci ho creduto e ci credo ogni giorno, ho un buon e bel osteopata che mi aiuta con gli infortuni”.

Lo sport fa diventare resistenti e resilienti, si vuol raggiungere risultati difficili e sfidanti ma non impossibili, impegnandosi e credendosi e avvalendosi anche di eventuali allenatori o mister che consigliano e supportano l’atleta in allenamenti e gare.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Lo sport ti rende libero, ti fa conoscere il tuo corpo e soprattutto ti aiuta a vivere e pensare meglio”.

Ottima testimonianza per trasmetter che attraverso libertà si sperimenta libertà soprattutto correndo per strade, piste e campi a contatto con l’aria e a contatto con la natura. Inoltre è vero che lo sport ti fa conoscere la forza e la resistenza del proprio corpo e della propria mente, lo sport ti mette alla prova nel cercare di raggiungere traguardi e risultati preziosi e cosa molto importante fa distrarre da preoccupazioni e aiuta ad elaborare e sistematizzare situazioni e problemi.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi?Si lo psicologo potrebbe aiutare a interagire tra la tua mente e il tuo corpo”.

A volte lo psicologo aiuta anche a interagire con diverse menti della stessa persona, l’atleta potrebbe avere una mente fiduciosa e l’altra che vorrebbe sabotare, potrebbe avere certezze nel portare a termine gare e allenamenti ma anche forti dubbi, insomma a volte c’è tanta confusione nella mente dell’atleta e un confronto potrebbe essere utile a schiarirsi, a trovare pace, trovare una alternativa o comunque risorse personali interne molto utili per andare avanti o prendere decisioni importanti.
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? Prossimi obiettivi?Sicuramente una ultra maratona, vorrei chiudere una 10 km in 55’”.

Si è capito che Mariangela non teme la fatica ed è disposta a esplorare i suoi limiti mettendosi in gioc in una ultra maratona, questo è un buon segno di fiducia in sé stessa, una grande base di partenza per lunghi impegni atletici.
Un messaggio alle donne del mondo?Crederci sempre.” Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà?Niente paura, ci pensa la vita / sono sempre i sogni a dare forma al mondo”. Ti ispiri a qualcuno?Mi ispiro a una persona per me speciale che corre sempre con il sorriso e non molla mai (Niko)”.

È importante avere modelli di riferimento da seguire, copiare, imitare per continuare a coltivare proprie passioni e voler raggiungere propri sogni.
Come ti vedi a 50 anni?Beh a 50 anni mi vedo come una prof atletica che ogni domenica partecipa alle gare😊”.

Sembra essere molto ottimista e fiduciosa Mariangela e questo è un buon vantaggio per continuare la sua vita atletica, lavorativa e relazionale.
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Segnalo alcuni miei libri pubblicati con Prospettiva Editrice: DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano (Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti e gare estreme.


Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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