Mi ha reso una persona
migliore in ogni ambito
La 100 km del Passatore è una gara obiettivo di molti ultrarunner e anche di molti maratoneti che vogliono osare, vogliono sfidare sé stessi in una gara che equivale a più del doppio di una maratona. Se in una maratona si può incontrare il muro dell’ultramaratoneta, in una 100 km si possono incontrare più muri che comunque non fermano la voglia e la motivazione dell’ultramaratoneta di andare fino alla fine per tagliare l’ambito traguardo.
Purtroppo nel 2020 non ci sarà la 100 km
del Passatore, tutte le competizioni sono state annullate fino al 31 maggio. Pamela
dell’Atletica Rimini Nord, rispondendo ad alcune mie domande, un paio di mesi
fa, spiega quale sarebbe stato il percorso verso questa gara: Quale ritieni
sia la tua prossima gara importante? “100 Km del Passatore.” Ti
senti pronta? “La competizione è lontana, mancano 4 mesi. Il tempo per
la preparazione c'è e posso far bene, questo inizio del 2020 promette bene.”
Tutto cambia, questo 2020 a gennaio prometteva bene, ma capita che ci sono eventi eccezionali, straordinari, inaspettati che stravolgono la vita delle persone e allora si tratta di riorganizzarsi prima di tutto per vivere e sopravvivere e poi per cambiare programmi e spostare impegni e mete da raggiungere. Così mi sa che ci sarà tanto più tempo per organizzarsi per il Passatore del 2021: Sensazioni, emozioni, pensieri, prima della prossima gara importante? “Al momento i pensieri sono solo quelli di allenarmi bene. Man mano che si avvicinerà la data dell'evento sicuramente salirà la tensione ma cercherò di mantenere la lucidità perché ci tengo molto a questa gara.”
Tutto cambia, questo 2020 a gennaio prometteva bene, ma capita che ci sono eventi eccezionali, straordinari, inaspettati che stravolgono la vita delle persone e allora si tratta di riorganizzarsi prima di tutto per vivere e sopravvivere e poi per cambiare programmi e spostare impegni e mete da raggiungere. Così mi sa che ci sarà tanto più tempo per organizzarsi per il Passatore del 2021: Sensazioni, emozioni, pensieri, prima della prossima gara importante? “Al momento i pensieri sono solo quelli di allenarmi bene. Man mano che si avvicinerà la data dell'evento sicuramente salirà la tensione ma cercherò di mantenere la lucidità perché ci tengo molto a questa gara.”
La 100 km è una gara che tutti temono, ma
tutti l’aspettano per mettersi in gioco, per sperimentarsi per soffrire ma
sapendo di giungere al traguardo soddisfatti per avercela fatta dopo mesi di
impegni e fatica che diventa l’ombra dell’ultrarunner, la fatica diventa
l’amica quotidiana dell’ultrarunner perché solo se c’è abbastanza fatica ti
puoi permettere di passarla liscia alla gara di 100 km, bisogna adattarsi alla
fatica, saperla gestire, assecondarla, farsela amica: Quali saranno le
strategie di gara? “Mantenere sempre un ritmo costante, cercando di non
esagerare nelle salite. Alimentarsi bene”.
Queste di Pamela sembrano essere ottime
strategie, non esagerare soprattutto all’inizio, non consumare troppe energie
già da subito, aver pazienza e fiducia e continuare fino alla fine senza
scalpitare troppo da subito, soprattutto alimentarsi e integrarsi un po’ per
volta variando cibo e bevande ma essendosi testati prima in allenamento o altre
gare impegnative: Ti consigli con un team? Figure professionali? “Ho
un amico/coach che mi consiglia degli allenamenti da seguire”.
Se una volta gli allenatori sconsigliavano
di fare queste lunghissime gare ritenendo già una maratona una gara estrema,
ora le cose sono cambiate gli allenatori si stanno adeguando alle esigenze
degli atleti che vogliono a tutti i costi
andare oltre la classica distanza della maratona e allora molti non li
lasciano soli li assecondano cercando di indirizzarli nel miglior modo
possibile e seguirli nel loro lungo percorso di allenamento per il compimento
di questa distanza ritenuta estrema ma non impossibile: Utilizzi una
preparazione mentale pre gara? “No, mai!”. C’è una parola o una
frase che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “No, c'è solo una motivazione mia interiore che mi aiuta a non mollare mai".
La motivazione è il motore principale per
definire un obiettivo da raggiungere e per mobilitare le energie per un congruo
periodo di tempo per prepararsi e allenarsi e poi in gara a non mollarsi,
quando c’è la crisi basta chiedersi perché o faccio? Lo voglio fare davvero? È
una mia esigenza o bisogno? E allora si può continuare nell’andarsi a prendere un sogno voluto, sperato, combattuto attraverso le decisioni dei vari
allenamenti faticosi: Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta
nell’affrontare gare importanti? “La positività e determinazione”. Quali
capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? “Ho la
capacità di impormi un ritmo di gare e di riuscire a mantenere senza troppa
fatica. Si chiama costanza?! Non saprei”.
In gare della durata di più di 10 ore ci
vuole tanta disciplina per non mandare in fumo questo importante progetto e
Pamela sembra essere non solo motivata ma anche molto disciplinata e
consapevole di ciò che può fare e come ottenere il suo successo personale
portando a termine tale gara: In che modo la mente ti aiuta a superare i
momenti difficili? “La mia mente, soprattutto in momenti di crisi o
quando accuso dolori fisici, mi porta spesso a pensare ad una persona che ho
visto soffrire molto per una brutta malattia. Mi dà la forza per non mollare”.
Queste di Pamela sono parole molto
emozionanti e commoventi, è vero che vedere altri che malgrado difficoltà varie
riescono a impegnarsi e ottenere risultati per loro grandissimi e per altri sorprendenti
aiuta a noi stessi a non demordere, a dar senso alle cose che facciamo a
trovare tanto coraggio in più per andare avanti, vedere altri resilienti ci
aiuta a essere anche noi resilienti nell’impegnarsi, nell’essere positivi e
ottimisti, nel non mollare: Come ti vedi a 50 anni? “Un'eterna
ragazzina! Magari con qualche capello bianco però”. Come sei cambiata
attraverso lo sport? “La corsa mi ha cambiata nel profondo. Mi ha reso
una persona migliore in ogni ambito. Ho più autostima”.
Può cambiare l’aspetto fisico con l’età,
ma le esperienze fatte aiutano a conoscersi, ad apprezzarsi, a essere maturi e
responsabili e la corsa, soprattutto l’ultracorsa fa imbattere in situazioni
inaspettate e imprevedibili dove bisogna trovare dentro di sé fiducia e risorse
per affrontarle, gestire e superarle, uscendo dall’ambito sportivo l’atleta
ricorda e ha ben in mente ciò che è riuscito a fare e può trasferire tutto l’apprendimento
nella vita quotidiana, gioie e problemi.
È possibile approfondire la conoscenza di Pamela
Guidotti sbirciando il suo sito http://www.correreovunque.it/
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Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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