Mi sono sentito un
campione, si, mi sono sentito un vero atleta
Matteo SIMONE
Nella vita si fanno tante cose importanti a livello scolastico, lavorativo, relazionale, familiare e a livello sportivo ci sono dei passaggi non obbligati, ci sono delle tappe non obbligatorie.
Non
per forza bisogna arrivarci, non per forza chi corre deve fare una maratona o
una 100km, non per forza chi fa triathlon deve fare l’ironman completo, ma ci
sono atleti a cui piacciono le sfide, atleti cosiddetti ultra, che amano andare
oltre, mettersi alla prova, sperimentarsi e per esempio nel triathlon una
grande esperienza, una grande sfida è l’intero ironaman che comprende tre discipline
con un carico di lavoro elevato dovendo nuotare per 3,8 km, pedalare per 180 km e correre per un’intera maratona di 42 km, tante ore dedicate allo sport in gara
contro se stessi e contro il tempo.
Luigi ci è riuscito, ha portato a termine
il suo sogno, un sogno anche delle persone a lui care, perché chi va incontro a
un ironman porta con sé non solo le sue energie ma anche quelle di tutti coloro
che lo sostengono, familiari, amici, squadra di appartenenza, fan, per poter
andare avanti con energie mentali, oltre quelle fisiche e nutrizionali derivanti
da allenamenti e alimentazione.
Di seguito Luigi racconta il suo percorso sportivo rispondendo ad alcune mie domande.
Di seguito Luigi racconta il suo percorso sportivo rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello
sport almeno un giorno della tua vita? “Il giorno dell’Ironman a Nizza è
stato il giorno più bello della mia vita sportiva. Mi sono sentito un campione,
si, mi sono sentito un vero atleta”.
Qual è stato il tuo percorso per
diventare atleta? “A 6 anni ho iniziato con il karatè. Vivendo in un
posto di mare il nuoto è stato il passo successivo, amore a prima vista”.
Grande amico Luigi, ci accomuna la nostra città
di Manfredonia con il suo mare; il karate che ho praticato anch’io da piccolo per
qualche anno; l’ironman, essendo anch’io un finisher e posso comprendere le sue
parole, il grande entusiasmo e la enorme gioia dopo mesi e mesi di preparazione
e dopo anni di pensieri verso questo grande traguardo.
Quali fattori e
persone hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Sicuramente
l’amicizia è stato un fattore chiave, direi primario. La complicità in un
rapporto fa la differenza nella vita sportiva”.
La gara della vita dove hai
sperimentato le emozioni più belle? “Le gare della mia vita: 1. Stretto
di Messina 2008, 2. Ironman Nizza 2019. Lo Stretto di Messina è stata una
esperienza fantastica, tante le difficoltà, nell’insieme una esperienza magica.
120 i natanti con 120 barche d’appoggio per la rotta, una festa, un evento
unico. L’Ironman di Nizza è stato memorabile, dal nuoto al percorso bici che si
spostava sulle Alpi di Nizza fino a toccare i 2000 mt. di dislivello, paesaggio
lunare accompagnato da cascate e montagne che facevano da cornice. Esperienza
da ripetere, si dà ripetere”.
Le gare di endurance come le granfondo e i
lunghi triathlon fanno sperimentare intense e preziose sensazioni, per affrontare
e superare difficoltà e crisi enorme, arrivando sempre al traguardo e guardando
dietro la fatica che si è fatta e i tanti mesi di preparazione per presentarsi
adeguatamente preparati alla partenza del grande giorno della gara.
La tua
gara più difficile? “La gara più dura e difficile è stata Bardolino
2014, la mia prima esperienza direttamente su una distanza olimpica. Entro in acqua
con una batteria di un qualche centinaio di persone, comincio a nuotare e sento
subito un senso di soffocamento, non riuscivo a tenere la testa giù, volevo
mollare, visibilità dell’acqua pari a zero ‘Lago di Como’. Ho tirato la testa
fuori respirando a lungo, istintivamente mi porto fuori dalla scia spostandomi
su un lato abbassando la frequenza cardiaca. Dopo i primi 500 mt. mi sono
ripreso riprendendo il ritmo giusto. Esperienza difficile”.
Una tua
esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “Ci
sono momenti difficili come una esperienza nuova che ti mette a dura prova,
quando ci riesci e realizzi di averla superata usando/dandoti risposte giuste,
è allora che rafforzi il tuo io. Tutto si può fare nei limiti”.
Lo sport è un’opportunità per uscire fuori
dalla zona di confort, per mettersi in gioco, per affrontare, gestire e
superare difficoltà e diventare successivamente più sicuri ed esperti.
Un
episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Stretto di Messina
2008, facemmo un’iscrizione di gruppo tutto il club nuoto Manfredonia, ci
iscrivemmo contemporaneamente da diverse sedi in Italia per la stessa gara,
fummo tutti presi e divenne un momento unico e divertente in una attività
sportiva. Oltre alla magica giornata della gara, insieme abbiamo avuto modo di
prendere in giro il Sig. Bottalico Leonardo che senza pettorale e senza barca
d’appoggio riuscì a portare a termine l’impresa”.
Lo sport è un grande orto da coltivare perché
raccoglie tanta gente che fatica e si diverte attraverso lo sport prendendo
anche in giro se stessi e altri facendo gruppo e portando a termine sfide da
raccontare nel corso degli anni.
Le sensazioni che sperimenti facendo sport
(pre-gara, in gara, post-gara)? “Le sensazioni che ho in gara spesso sono
frutto di lavoro fatto durante gli allenamenti. Durante la gara diventa
d’obbligo riconoscersi e mettere in pratica il lavoro registrato dalla mente e
dal corpo durante l’allenamento”.
A cosa devi fare attenzione nel tuo
sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Durante una preparazione
devi prepararti al meglio prendendo tutte le precauzioni possibili, se è
necessario un preparatore atletico, cibo, attrezzature, tempo a disposizione,
lavoro e situazione familiare, etc. etc.”.
Un grande lavoro in allenamento per portare
a termine un ironman, una preparazione fisica e mentale, allenamenti mirati per
combinare anche due o tre discipline, per abituare fisico e mente a cambiare sport,
a mettere in moto muscoli diversi, a usare attrezzature diverse passando dal
nuoto alla bici e poi dalla bici alla corsa, un grande lavoro immaginativo,
vedersi il giorno della gara in gioco a mare, sulla bici, in corsa passando ai
diversi cancelli orari, e poi il giorno della gara è la giornata della verità
dove ci si mette in gioco per vedere cosa si riesce a fare in quel giorno tanto
aspettato.
Cosa ti fa continuare a fare sport? Riesci a immaginare una vita
senza lo sport? “La voglia di continuare a fare sport è simile alla
voglia che ho di conoscere il mondo, una città nuova, un popolo nuovo, costumi
e usanze nuove. Lo sport mi dà lo stesso entusiasmo, forse perché non mi sono
mai infortunato e vedo lo sport come un vero compagno di vita”.
Infatti proprio l’estate scorsa sulla
spiaggia di Manfredonia mi raccontava la sua avventura la sua voglia di
viaggiare facendo sport avendo anche la fortuna di condividere la passione
della corsa con la sua compagna di vita Patrizia che sta facendo grandi
progressi testandosi anche in maratona.
Come hai superato crisi, sconfitte,
infortuni? Hai mai rischiato di smettere di essere atleta? “La sconfitta
non è il peggior fallimento, specie quando non dipende da te e ne vado fiero.
Si, ricordo 2015 il 70.3 di Pescara, dopo il via, il mare improvvisamente cambiò,
diventò brutto e cattivo all’improvviso da mandare le motovedette della guardia
costiera a prelevarci con la forza dall’acqua altrimenti saremmo stati
risucchiati da onde alte 3 metri. Bene, che dire, una delusione che si
trasformò in un grosso entusiasmo per l’anno successivo”.
Non si butta niente, ogni esperienza è
utile per conoscersi, per rafforzarsi, per apprendere dallo sport e dalla vita,
facendo meglio le volte successive e portando a casa sempre ricchi
insegnamenti.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?
“Un messaggio per i ragazzi: prima lo si capisce, meglio è. Credo sia
diventato una nuova cultura lo sport, cresce giorno per giorno in tutti gli
ambienti e ci ritroveremo presto a fare stretching tutti insieme come in
oriente alle 07:00 del mattino in piazza”.
E’ proprio quello che ho sperimentato in
Vietnam un po’ di tempo fa alle 07.00 di mattina in una piazza era pieno di
persone che facevano qualsiasi tipo di sport da quelli individuali come la
corsa a quelli di gruppo come i balli, una vera cultura dello sport è molto
utile soprattutto per le nuove generazioni che preferiscono molto le comodità e
il virtuale all’esperienza diretta e al movimento, la fatica aiuta molto ad
apprezzare quello che si ottiene.
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo
sport? “La famiglia mi ammira e io ammiro loro. Gli amici apprezzano con
entusiasmo quello che faccio seguendomi in queste piccole imprese”.
Cosa
hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Passano gli
anni e mi accorgo attraverso i miei coetanei, amici, di sentirmi più leggero ‘in
senso lato’, e questo benessere mi dà la voglia di continuare a fare sport, mi
muovo e faccio cose che mi danno gioia”.
Ritieni utile lo psicologo
dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Uno psicologo o
preparatore atletico nello sport è di grande aiuto, specialmente in una gara
nuova e impegnativa”.
A volte si attraversano periodi di
demotivazione, di sfiducia, e c’è bisogno di un professionista che indirizza,
che tira fuori risorse personali che si dimentica di avere, c’è bisogno di
incrementare l’autoefficacia focalizzandosi con sensazioni sperimentate in
precedenti esperienze di successo.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da
realizzare? “Prossimo obbiettivo 70.3 Sardegna ‘prima edizione’ 25
ottobre 2020.🤞”.
Come stai tu e famiglia? “Io e Patrizia stiamo bene, in questa fase
ci aiutiamo a vicenda prendendoci cura anche dei genitori. È un momento
particolare, spero passi presto. spero tu stia bene, e grazie dell’intervista”.
La pratica di uno sport fa restare un po’ più giovani, si va in cerca sempre di nuove sfide, di nuovi obiettivi, di gare da partecipare, nuovi posti da conoscere.
La pratica di uno sport fa restare un po’ più giovani, si va in cerca sempre di nuove sfide, di nuovi obiettivi, di gare da partecipare, nuovi posti da conoscere.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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