Sport has shown me that I
can overcome any hurdle
Portare a termine una maratona è un sogno di molti runner, portare a termine un Ironman che prevede tre discipline di seguito di cui la terza è una maratona, è l’obiettivo di tanti atleti, qualificarsi Campionati Mondiali IronMan è davvero il coronamento di un grande sogno. Kenyon racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, 3 volte. Quando mi sono qualificato per i Campionati Mondiali IronMan delle Hawaii, quando ho finito l’IronMan delle Hawaii, quando sono stato vincitore assoluto in un triathlon locale da 140,6”.
Davvero una grande soddisfazione portare a termine un Ironman, qualificarsi ai mondiali e vincere una gara. Kenyon Congdon ha i seguenti record personali: Ironman 10:07:25 Ford Ironman Lake Placid 16 lug 2002; Half Iro 4:45:30 Gulf Coast Triathlon 12 mag 2001: Qual è stato il tuo percorso per diventare un atleta? “Alla scuola media ho iniziato a praticare corsa in pista e corsa campestre. Il mio allenatore di scuola mi ha fatto conoscere il triathlon nel 1984. Da allora ho continuato a competere come amatore”. La gara della tua vita dove hai dato il meglio di te? “Quando ho vinto il Great Floridian triathlon, un triathlon 140.6 locale. Era il mio obiettivo di molti anni prima e mi sono concentrato su quell'obiettivo per tutta la stagione”.
Se davvero si vuol raggiungere un grande
obiettivo bisogna impegnarsi duramente e focalizzarsi per quell’obiettivo con
intenzione, costanza, determinazione: Nello sport quali fattori e persone
hanno contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni? “La
consistenza dell'allenamento e della forma fisica nel corso degli anni è
fondamentale. Ho avuto pochissimi periodi lunghi in cui non ho mantenuto un
buon livello di resistenza, soprattutto attraverso la corsa”.
È davvero faticoso e impegnativo preparare
un Ironman, ci vuole tanto tempo da dedicare per combinare le diverse tre
discipline con le diverse attrezzature da nuoto, bici e corsa combinando spazio
e contesti, ma quando si porta a termine un Ironman la soddisfazione è
grandissima e vale tutti gli sforzi perpetuati per lungo tempo: La tua gara
più difficile? “Quando stavo cercando di qualificarmi per le Hawaii, ho
disputato diverse gare in cui ho lottato e ho quasi rinunciato a perseguire un
posto nelle qualifiche alle Hawaii. A Buffalo Springs 70.3 ho fatto una
performance molto buona, ma non mi sono qualificato per pochi minuti. Ho
guadagnato un posto a IM Lake Placid tuttavia, non avevo intenzione di andare
avanti perché volevo arrendermi. Mia moglie e i miei amici mi hanno convinto a non
rinunciare e poi mi sono qualificato per le Hawaii al Lake Placid”.
A volte, in gare molto impegnative lo
sforzo fisico e mentale è protratto per diverse ore e l’atleta potrebbe avere
dubbi e confusione, vorrebbe mollare e lì serve qualcuno che sostiene l’atleta:
Quale tua esperienza può darti la convinzione di potercela fare? “Una
volta ho partecipato a uno stage di allenamento in cui abbiamo fatto degli
allenamenti completamente folli e ho pensato che mi sarei schiantato e
bruciato, ma invece ho fatto davvero bene. Questo mi ha dato estrema fiducia
nello sport e in ogni cosa nella vita”.
A volte esperienza estreme di fatica che
si supera danno davvero buoni spunti all’atleta, fortificano, rendono più
fiduciosi e resilienti, si affronta tutto con più sicurezza e fiducia sia
attività sportive che della vita quotidiana: Un episodio curioso o
divertente della tua attività sportiva? “Ho molti amici che sono
triatleti professionisti. Una volta diversi di loro hanno tenuto un discorso a
un campo di addestramento per giovani. Ero seduto lì con i miei figli. Uno
degli atleti professionisti mi disse ‘dovresti essere quassù’ mentre parlavo
con loro. Non mi ero mai visto come un mentore prima di allora. Il commento mi
ha fatto capire che ho molta esperienza e conoscenza da condividere con altri
atleti. Da allora e come risultato di quel momento, sono stato molto più attivo
nel condividere le mie conoscenze”.
Si avanza nello sport non solo dal punto
di vista atletico, fisico, sportivo ma anche dal punto di vista delle
conoscenze e competenze da poter trasmettere poi ad altri che si affacciano a
questo mondo dove bisogna fare tanta strada gradualmente apprendendo da altri
più esperti: Quali sensazioni provi quando fai sport (pre-gara, in gara,
dopo la gara)? “Sono molto nervoso la mattina di una gara,
indipendentemente dall’importanza o dalla distanza. Nelle gare più grandi mi
innervosisco diversi giorni prima e ho problemi anche a fare un allenamento
facile. Sono molto silenzioso e non parlo molto con nessuno, nemmeno con la mia
famiglia. Una volta che la gara inizia sto bene. Nuotate caotiche non mi
spaventano. Onestamente non sono attento alle mie sensazioni durante la gara.
Sono focalizzato sulla prestazione del mio corpo, dove sono in gara e cosa devo
fare per avere successo in gara. La mia mente non vaga mai nemmeno durante
lunghe ore in bici. La mia mente può svuotarsi a volte e sembra che non stia
pensando a nulla. Non c'è sensazione migliore di quando sto per arrivare, non
importa quanto sia alto o basso in classifica. Beh, forse alcune gare in cui
non ho soddisfatto le mie aspettative non mi sono sentito bene, ma per lo più
qualsiasi gara è fantastica da portare a termine”.
La gara diventa una grande e ricca
esperienza che dura già prima della partenza, già alcuni giorni prima ci si
prepara mentalmente e fisicamente per arrivare nelle migliori condizioni
possibili alla partenza, con la mente libera ma tenendo tutto sotto controllo,
focalizzandosi su quel periodo di gara dove bisogna dare il massimo senza
distrazioni, senza dubbi, con tanta fiducia: A cosa dovresti prestare attenzione
nel tuo sport? "L'equilibrio familiare è fondamentale e se la tua
famiglia non è di supporto, avrai difficoltà in gara e in famiglia". Cosa
ti fa continuare a fare sport? Riesci a immaginare una vita senza sport? “Adoro
solo mantenere il mio corpo sano e, a sua volta, mi mantiene equilibrato
mentalmente. L'allenamento libera ansia e stress per me. No, non riesco a
immaginare la vita senza lo sport, ma so anche che se dovesse accadere, starei
bene perché lo sport mi ha mostrato che posso superare qualsiasi ostacolo”.
Bisogna sempre cercare di individuare un
piano B, capire cosa poter potenziare in un periodo di infortunio o di
impossibilità come questo periodo di pandemia, c’è sempre qualcosa che si può
fare restando a casa o utilizzando i pochi spazi a disposizione, per non annullare
la forma costruita finora e per riprendere al più presto con entusiasmo e non
da zero: Un messaggio per i bambini per avvicinarsi allo sport? “I
bambini pre-adolescenti dovrebbero semplicemente divertirsi con lo sport e non
allenarsi o porre troppa enfasi sulla competizione o sui risultati. Dopo la
pubertà, se un bambino ha la spinta a spingere a un livello elevato, allora
arriverà naturalmente. Non devono essere spinti a questo da un genitore o
allenatore”.
Concordo, ogni cosa a suo tempo, non è
importante vincere da subito ma appassionarsi allo sport, a un’attività fisica
all’aperto, praticata in gruppo per diventare persone migliori, con
consapevolezza dei propri mezzi e proprie possibilità, per apprendere a
relazionarsi con altri, per saper essere leader o gregario contribuendo al
raggiungimento di obiettivi propri o di squadra: Cosa dicono la famiglia e
gli amici del tuo sport? “Sanno quello che faccio, alcuni ne traggono
ispirazione, alcuni credono che penso che tutti dovrebbero fare quello che
faccio, ma non lo penso affatto. Penso che tutti dovrebbero essere attivi nel
modo che a loro piace e il livello che raggiungono dovrebbe essere solo ciò che
li fa sentire bene al riguardo. Per me mi fa sentire bene lavorare sodo e
raggiungere un livello elevato. Non deve essere così per tutti. Sii sano”.
Ognuno ha il suo modo di vivere più o meno
attivamente, più o meno sportivamente, c’è chi ha bisogno sempre di nuovi
stimoli e di alzare sempre più l’asticella e c’è chi è più cauto e sereno e si
accontenta di movimenti minimi, di sport più tranquilli: Cosa hai scoperto
di te praticando sport? "Scopro fiducia e limiti". Consideri
utile lo psicologo dello sport? In quali aspetti e in quali fasi? "Non
ho usato uno psicologo dello sport ma penso che se volessi raggiungere il
massimo livello di successo possibile per me e il mio corpo, sarebbe una parte
importante del puzzle". Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da
realizzare? “A breve termine solo rimanere in salute, competere a
livello locale e aiutare altri atleti ad avere successo attraverso il mio
servizio chiamato www.trifuelmonthly.com
. Attraverso Tri Fuel Monthly aiuto gli atleti a pianificare la loro strategia
di rifornimento per tutti i tipi di eventi di resistenza, dai triathlon
olimpici alle gare di ultra-endurance di più giorni. A lungo termine vorrei
qualificarmi di nuovo per le Hawaii un giorno. Tuttavia, potrebbe non succedere
fino a quando non mi ritirerò dal lavoro”.
Lo sport aiuta a sviluppare consapevolezza
delle proprie capacità e limiti, a essere fiduciosi e resilienti, a capire che
ci sono fasi e cicli e che è importante anche trasmettere ad altri nozioni e
conoscenze apprese soprattutto attraverso le esperienze.
Prospettiva Editrice sostiene il
#iorestoacasa fissando ad €1 (simbolico) le spese di spedizione su tutto il
catalogo on line. La consegna avverrà con corriere SDA.
Segnalo alcuni miei libri pubblicati con
Prospettiva Editrice: DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano
(Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia
del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive
e resilienti; Sport, Benessere e Performance.
Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti
e gare estreme.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Kenyon Congdon, ironman: Sport
has shown me that I can overcome any hurdle
Lo sport mi ha mostrato
che posso superare qualsiasi ostacolo
Have you felt champion in sport at least
one day of your life? “Yes, 3 times. When I qualified for
Hawaii IM World Championships, when I finished Hawaii IM WC, when I was overall
winner at a local 140.6”.
What was your path to becoming an athlete?
“I was introduced to running in middle school track and cross country. My
school running coach introduced me to triathlon in 1984. I have continued to
compete as an amateur since then”.
What factors and people contributed to
your well-being or performance in sport? “Consistency of
training and fitness over the years is key. I have had very few lengthy periods
where I did not maintain some good level of endurance fitness, mostly through
running”.
The race of your life where did you give
your best or where did you experience the best emotions?
“When I won the Great Floridian triathlon, a local 140.6 triathlon. It was my goal from many years before
and I focused on that goal the entire season”.
Your most difficult race?
“When I was trying to qualify for Hawaii, I had several races where I
struggled and nearly gave up pursuing a qualifying spot in Hawaii. At Buffalo
Springs 70.3 I performed very well but missed a qualifying spot by just a few
minutes. I earned a spot to IM Lake Placid from that finish, however, I wasn't
going to take it because I wanted to give up. My wife and friends convinced me
to take it a and then qualified for Hawaii at Lake Placid”.
Your experience that can give you the
conviction that you can do it? “I did a training
camp once where we did some completely insane workouts and I thought I would
crash and burn, but instead I did really well. It gave me extreme confidence in
sport and everything in life”.
A curious or funny episode of your sport
activity? “I have many friends that are professional
triathletes. One time several were giving a talk to a youth training camp. I
was sitting there with my sons. One of the professional athletes said to me
"you ought to be up here" giving the talk with them. I never saw
myself as being a mentor before that. The comment made me realize that I do
have a lot of experience and knowledge to share with other athletes. Since then
and as a result of that moment, I have been much more active in sharing my
knowledge”.
What feelings do you experience when doing
sports (pray, in the race, after the race)? “I get very
nervous the morning of a race, no matter what the size or distance. Bigger
races I will get nervous several days before and have trouble even taking an
easy jog workout. I get very quiet and I don't talk much to anyone, even my
family. Once the race starts and am fine. Hectic, chaotic swims don't scare me.
I honestly don't feel a lot during the race. I am singularly focused on how my
body is performing, where I am in the race and what I need to do to succeed in
the race. My mind never wanders even during long long hours on the bike. My
mind may go blank sometimes and it seems I'm just not thinking about anything.
There is no better feeling than finishing, no matter how high or low you are in
the order. Well, maybe some races where I did not meet my own expectations I
didn't feel good about, but mostly any race feels great to finish”.
What should you watch out for in your sport?
What are the difficulties and risks? “Family balance is
critical and if your family isn't supportive, you will struggle at both racing
and family”.
What makes you keep doing sports? Can you
imagine a life without sport? “I just love keeping
my physical body healthy and it in turn keeps me mentally balanced. Training
releases anxiety and stress for me. No I cannot imagine life without sport but
I also know that if I were faced with that, I would be fine because sport has
shown me that I can overcome any hurdle”.
How did you overcome crises, defeats,
injuries? Have you ever risked being an athlete?
“Injuries are the most troublesome part. They can cause their own stress and
depression. I always try to train around an injury and focus on what is not
injured”.
A message for kids to get closer to sport?
“Pre-adolescent
kids should just have fun with sport and not train or put too much emphasis on
competition or results. After puberty, if a child has the drive to push to a
high level, then it will come naturally. They must not be pushed to that by a
parent or coach”.
What do family and friends say about your
sport? “They know that's just what I do. Some get
inspiration from it. Some think that I think everyone should do what I do, but
I don't think that at all. I think everyone should be active in a way they
enjoy and the level they achieve should be only what makes them feel good about
it. For me it makes me feel good to work hard and achieve a high level. It
doesn't have to be that way for everyone. Just be healthy”.
What did you discover about yourself in
physical activity? “I discover confidence and
limitations”. Do you find the sports psychologist useful? In what aspects and
in what stages? “I have not used a sport psychologist but I think if I wanted
to achieve the highest level of success possible for my and my body, it would
be an important part of the puzzle”.
Upcoming goals? Dreams made and to be
realized? “Short term is just to stay healthy and compete
locally and help other athletes succeed through my service called www.trifuelmonthly.com .
Through Tri Fuel Monthly I help athletes plan their fueling strategy for all
kinds of endurance events, from Olympic triathlons to multi-day ultra endurance
races. Long term I would like to qualify for Hawaii again some day. It may not
happen until I'm retired from work, though.”.
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(Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia
del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive
e resilienti; Sport, Benessere e Performance.
Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti
e gare estreme.
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