giovedì 2 aprile 2020

Glauco Rangel, nuoto: Ho imparato a lottare per qualcosa in cui solo io credevo

Aprendi a lutar por algo que só eu acreditava
Matteo SIMONE 

Lo sport a volte diventa un’opportunità per conoscersi, per incanalare energie in discipline sportive che aiutano a raggiungere risultati e a disperdere energie con la consapevolezza che la vita è fatta di calma e stress, di fatica e riposto, di vittorie e sconfitte. 

Il 9 ottobre 2018, Glauco Luis de Oliveira Rangel ha segnato il record di 7 ore 13 minuti della traversata di 36 chilometri (22,3 miglia) nell'Oceano Atlantico tra Leme e Pontal a Rio de Janeiro, in Brasile. La nuotata è stata ratificata dalla "Leme to Pontal Swimming Association". Di seguito l’esperienza di Glauco attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? "Iniziai con un allenamento a causa dell'iperattività quando ero bambino e mi distinsi in acque libere".

L’attività fisica è sempre un ottimo strumento per sperimentarsi e conoscere sé stessi, proprie capacità nascoste, voglia di migliorare e raggiungere risultati prestigiosi che rasserenano e soddisfano.
Come sei cambiato attraverso lo sport?Con l’allenamento e il dispendio energetico sono diventato più centrato, responsabile e disciplinato. Ho imparato a lottare per i risultati e per uno scopo. Ho imparato a lottare per qualcosa in cui solo io credevo”.

Impegnarsi nello sport per raggiungere risultati prestigiosi e sfidanti aiuta ad avere più disciplina, a seguire regole di allenamento e uno stile di vita adeguato che migliora la persona facendolo sentire più centrato nel compito, più focalizzato, più presente, più responsabile nel rispettare piani e programmi di allenamento che permettono di eccellere.
Nello sport, chi e cosa ha contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni?
I miei genitori, i miei tecnici. Più tardi, mia moglie e i miei amici senza il loro sostegno non avrebbero raggiunto così tanti risultati”.

L’atleta ha bisogno di essere indirizzato, invogliato, coinvolto, allenato, sostenuto. Dietro l’atleta ci sono tante persone, che contribuiscono alla sua serenità, al suo benessere, e anche alla sua performance, una grande squadra che remano a favore dell’atleta per condividere fatiche e successi insieme.
La gara della tua vita, dove hai vissuto le migliori emozioni?Sono riuscito ad apprezzare il valore di ogni risultato, per quanto piccolo. Quando ero più giovane ero più veloce e le conquiste per me non erano così difficili”.

Tutto passa, tutto cambia, non si può sempre essere forti e vincenti. Bisogna apprezzare il valore di ogni risultato che sia una vittoria o semplicemente un traguardo dopo ore, giorni e mesi di allenamenti e impegni con passione e motivazione.
Cosa hai scoperto praticando sport? "La pratica dello sport mi ha portato a incontrare molte persone buone, posti meravigliosi e lezioni di vita meravigliose e momenti indimenticabili".

Lo sport regala tante sensazioni ed emozioni incontrando altri atleti con gli stessi interessi e punti di vista, continuando ad apprezzare il gusto della fatica che porta ad avere soddisfazioni personali e di squadra.
Cosa pensano la famiglia e gli amici della tua attività sportiva?Oggi tutti apprezzano molto la mia carriera, ma quando ero più giovane, molti volevano che smettessi di allenarmi per lavorare”. 
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? "Sì, credo di aver superato i limiti molte volte in cui ho fatto performance che io stesso non credevo".

Se si è motivati e si ha forte passione con impegno e costanza si riescono a far cose incredibili.
Quali sensazioni sperimenti praticando sport (allenamento, competizione, post-gara)? "Dopo ogni gara dipende dal risultato ... quando faccio bene, tutto è meraviglioso quando non vado bene mi sento male, ma con voglia di migliorare". 
Cosa pensi in allenamento e in gara? "Nell’allenamento quotidiano l'attenzione è molto difficile a causa delle faccende e degli impegni familiari e lavorativi, quando ero giovane, l'obiettivo era semplicemente quello di eseguire ogni allenamento nel miglior modo possibile".

Nella vita si attraversano, fasi, periodi, cicli, da giovani si ha più energie e più voglia di fare soprattutto per sé stessi, con il passare degli anni cambiano interessi e priorità bisogna considerare anche il contesto familiare e lavorativo che richiedono altrettanta attenzione e impegno.
La tua gara più estrema o più difficile? "La mia gara più difficile è stata la 45 km dell'isola del miele dell'anno scorso 12 ore e 51 minuti, molto freddo e stanchezza". 
Come hai superato crisi, sconfitte, infortuni? "I miei principali fallimenti sono stati due qualificazioni, i Mondiali del 1997 e le Olimpiadi del 2008  è stato molto difficile tornare agli allenamenti, ma con il supporto di amici, sono ritornato ad allenarmi ma in modo amatoriale".

Davvero una grande opportunità persa per Glauco, non qualificarsi a un Mondiale e a un Olimpiade davvero possono scoraggiare un atleta che vede vanificare anni e anni di allenamenti in cui credeva poter fare un grande salto, ma è stato importante avere degli amici che lo hanno sostenuto in modo da continuare a fare sport.
Il tuo messaggio per i giovani per avvicinarli allo sport?Lo sport salva la vita. Tiene lontano dalle droghe che non portano a nulla. Sii l'orgoglio di qualcuno … Sii la motivazione di qualcuno … Sii l'eroe della tua storia … Mi sono allenato tutta la mia vita affinché mio padre mi dicesse che era molto orgoglioso di me”.

Belle ed emozionanti le parole di Glauco, lo sport davvero diventa un salava vita, toglie le persone dalla strada, dai vizi, da droghe e alcool, dalla malavita, ed è bello nuotare facendosi apprezzare dai propri cari, familiari e amici anche se non si riesce a partecipare a un Mondiale o a un’Olimpiade.
Trovi utile lo psicologo nello sport? In quali modi e in quali fasi? "Purtroppo non avevo uno psicologo che mi accompagnasse ... ho sentito la mancanza in occasione dei miei fallimenti ... ma gli amici hanno fatto quella parte". 
Sogni realizzati e da realizzare? Prossimi obiettivi?I sogni sono fatti per essere perseguiti, a volte conquistati, ma senza di essi non è divertente vivere. Il prossimo sogno o obiettivo è il canale della Manica”.

È importante avere sempre in testa obiettivi e sogni da raggiungere per continuare a impegnarsi costantemente e con determinazione cercando di trasformarli in realtà andando sempre avanti e alzando sempre un po’ l’asticella finché si può.
Una frase o una parola che ti aiuta in difficoltà? "Dio". Sei ispirato da qualcuno? "La mia ispirazione o idolo mio padre Renato de Oliveira Rangel e il nuotatore e allenatore Igor de Souza". 
Come ti vedi a 50 anni? "A 50 anni mi vedo come adesso che ne ho 47".

Molto simpatico e disponibile Glauco che crede nello sport e si impegna con fede e forte motivazione.

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

 


Glauco Rangel: Aprendi a lutar por algo que só eu acreditava
Ho imparato a lottare per qualcosa in cui solo io credevo
Matteo SIMONE 

Qual foi o seu caminho para se tornar um atleta?Fui para o treinamento devido uma hiperatividade quando criança.e me destaquei nas águas abertas”.
Como você mudou através do esporte?Com treinamento e gasto de energia me tornei mais centrado responsável e disciplinado. Aprendi a lutar por conquistas e por um propósito. Aprendi a lutar por algo que só eu acreditava”.
No esporte, quem e o que contribuíram para o seu bem-estar ou desempenho?Meus pais, meus técnicos. Posteriormente minha esposa e amigos sem o apoio destes não teria conseguido tantas conquistas”.
A corrida da sua vida, onde você experimentou as melhores emoções?Por incrível que pareça agora depois de mais velho. Consegui ver o valor de cada conquista por menor que seja. Quando mais jovem eu era mais rápido e as conquistas para mim não eram tão difíceis”.
O que você descobriu sobre praticar esportes?A prática de esportes me levou a conhecer muita gente boa lugares lindos e lições de vida maravilhosas e momentos inesquecíveis”.
O que a família e os amigos pensam da sua atividade esportiva?Hoje em dia todos dão muito valor a minha carreira mas quando mais jovem muitos queriam que eu parasse de treinar para trabalhar. Não que eu não trabalhasse sempre trabalhei”.
Você já experimentou a experiência limite em suas corridas? Sim acredito que ultrapassei limites muitas vezes que fiz performances que eu mesmo não acreditava”.
Que sentimentos você experimenta praticando esportes (treinar, orar, competir, pós corrida?Após cada prova depende do resultado, quando vou bem tudo é maravilhoso quando vou mal me sinto péssimo mas com vontade de melhorar”.
Quais são seus pensamentos no treino e na corrida?Nos treinos hoje em dia é muito difícil o foco total devido os afazeres e compromissos com família e trabalho quando mais jovem o foco era simplesmente realizar cada treino da melhor forma possível”.
Sua corrida mais extrema ou mais difícil?Minha prova mais difícil foram os 45k da ilha do mel ano passado 12horas e 51 minutos muito frio e cansaço”.
Como você superou crises, derrotas, lesões?As minhas principais falhas foram duas eliminatórias .uma para o Mundial em 1997 e olimpíadas de 2008 ..foi bem difícil voltar aos treinos mas com apoio de amigos voltei a treinar mas de maneira amadora”.
Sua mensagem para os jovens se aproximarem do esporte?Os esporte salva vidas. Nos afasta de drogas e noitadas que no final não nós leva a nada. sejam o orgulho de alguém...sejam a motivação de alguém... Seja o herói da sua própria história...treinei a vida toda para meu pai me dizer que se orgulhava muito de mim”.
Você acha o psicólogo útil no esporte? Em que aspectos e em que estágios?Infelizmente não tive um psicólogo para me acompanhar...mas senti falta nas minhas falhas, mas os amigos fizeram essa parte”.
Sonhos feitos e a serem realizados? Próximos objetivos?Sonhos são feitos para serem perseguidos as vezes conquistados, mas sem eles não tem graça viver. Próximo sonho ou objetivo canal da mancha 2020”.
Uma frase ou palavra que ajuda você em dificuldades?Deus”. 
Você é inspirado por alguém? Minha inspiração ou ídolo meu pai Renato de Oliveira Rangel e o nadador e tecnico Igor de Souza”. 

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

 

2 commenti:

Lucia ha detto...

Lucia Trillo!
Conheci o Glauco em 2010 e desde então tem sido meu técnico. Com ele, conquistei muitas vitórias. Ele sempre acredita que todos podem chegar aos seus objetivos. Obrigada Glauco!

Lucia ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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