Sport has shown me that I
can overcome any hurdle
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
Pagine
- Home page
- Libri e pubblicazioni: “Il piacere di correre oltre” a Più Libri Più Liberi
- Contatti
- Pubblicazioni Matteo Simone
- Sport, benessere e performance
- Libri di Matteo Simone
- Maratoneti e ultrarunner
- Lo sport delle donne
- COSA SPINGE LE PERSONE A FARE SPORT?
- DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milan
- Il piacere di correre oltre
- Correre Con La Mente
- Sogni olimpici
- La 100km del passatore
- Sviluppare la resilienza
sabato 25 aprile 2020
Luigi Prencipe: L’Ironman a Nizza è stato il giorno più bello della mia vita sportiva
Mi sono sentito un
campione, si, mi sono sentito un vero atleta
Matteo SIMONE
Nella vita si fanno tante cose importanti a livello scolastico, lavorativo, relazionale, familiare e a livello sportivo ci sono dei passaggi non obbligati, ci sono delle tappe non obbligatorie.
Non
per forza bisogna arrivarci, non per forza chi corre deve fare una maratona o
una 100km, non per forza chi fa triathlon deve fare l’ironman completo, ma ci
sono atleti a cui piacciono le sfide, atleti cosiddetti ultra, che amano andare
oltre, mettersi alla prova, sperimentarsi e per esempio nel triathlon una
grande esperienza, una grande sfida è l’intero ironaman che comprende tre discipline
con un carico di lavoro elevato dovendo nuotare per 3,8 km, pedalare per 180 km e correre per un’intera maratona di 42 km, tante ore dedicate allo sport in gara
contro se stessi e contro il tempo.
Barbara Conrad: Scopro il trail, scopro l'ultratrail, e da lì non mi fermo più
La soddisfazione di
andare avanti anche quando credi di non farcela più
Matteo SIMONE
Nello sport si fanno tante scoperte, si scoprono amici, si scopre se stessi, capacità e risorse impensabili, si scopre il contatto con la natura, le montagne, i sentieri, le salite, la fatica che non riesce a fermare l’atleta se è convinto e fiducioso.
Di seguito
l’esperienza di Barbare attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è
stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato
attorno ai 17 anni con il nuoto, ben presto sono arrivata a nuotare 6 o 7
giorni a settimana per scaricare l'eccesso di energia. Sono andata avanti così
fino a 32 anni anche se negli ultimi tempi ero più svogliata e forse d'inverno
mi fermavo dopo 1,5 o 2 km. Nel frattempo nel 2008 avevo iniziato a correre una
volta a settimana, in seguito alla sfida lanciata da un amico. Ero convinta che
la corsa non mi sarebbe piaciuta, e invece mi ha dato sempre più soddisfazioni.
venerdì 24 aprile 2020
Emergenza sanitaria e solidarietà: Rinviato al 2021 il Cross Trofeo Città di Nettuno
Spiragli di Luce è un'associazione sportiva per diversamente abili, che usa lo sport come strumento privilegiato di sviluppo individuale e di integrazione sociale, organizzando anche il “Cross Trofeo Città di Nettuno”, in collaborazione con la Podistica Solidarietà, allo scopo di finanziare un campo estivo per i ragazzi diversamente abili della onlus Spiragli di Luce.
giovedì 23 aprile 2020
Francesca Setti: Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto mentale
Lo sport mi ha aiutata
tantissimo nei momenti difficili della mia vita
Matteo SIMONE
Lo sport può essere un passatempo, una professione, a volte anche una sorta di cura, una specie di terapia, un’opportunità per trarne benefici, per sperimentare benessere, per conoscere sé stessi. Insomma una vita senza sport è una vita senza qualcosa di importante.
Di seguito Francesca (GS Orecchiella Garfagnana) racconta la sua esperienza
rispondendo ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho iniziato a fare sport da bambina e ho sempre amato farne. Ho
praticato nuoto agonistico per una decina di anni, poi ho conosciuto la corsa e
mi sono letteralmente innamorata. Le specialità a cui dedico la maggior parte
del mio tempo sono la corsa in montagna (in particolare vertical, km e gare in
salita) e il cross country. Lo sport per me è salute fisica ma soprattutto
mentale, quel tempo e quello spazio solo mio che considero come ‘sacro’ e senza
il quale è come se non fossi me stessa”.
martedì 21 aprile 2020
Simona Lo Cane: È grazie alla corsa che ho trovato la forza di rialzarmi!
Mi piacerebbe fare una 100km, ma credo che
non sia ancora l'anno giusto
Matteo Simone
Quest’anno 2020 un po’ di sogni li dobbiamo tenere congelati nei cassetti o quanto meno li dobbiamo rimodularli o posticiparli più in là nel tempo.
Bisogna preoccuparci prima di tutto di
sopravvivere, di salvaguardare noi stessi e gli altri e poi vediamo il da farsi
con i nostri progetti e sogni da trasformare in realtà.
Di seguito Simona, 100
% Anima Trail ASD, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie
domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua
vita? “Sono una persona molto competitiva e tenace, a volte mi è
capitato di raggiungere degli ottimi risultati, ma non mi sono mai sentita
campionessa, anzi arrivare nelle prime posizioni mi ha sempre creato imbarazzo!”.
domenica 19 aprile 2020
Non molliamo, torneremo a far correre anche gli atleti con disabilità visiva
Siamo tutti coinvolti, milioni di persone e alcuni non reggono lo stress, il dolore, la privazione, la costrizione, la mancanza di libertà.
Non molliamo, torneremo anche a far
correre atleti con disabilità visiva.
Da soli le persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono
quasi impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per
dedicarsi a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti un miglioramento
della prestazione sportiva e del benessere della persona non vedente ma diventa
anche una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri,
provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sullo stesso
respiro, sulla sua fatica, sui suoi ritmi, e la competitività e il benessere
oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo, di squadra.
Iscriviti a:
Post (Atom)