martedì 14 settembre 2021

Francesca Rimonda settima donna alla 100 km di Winschoten in 8h15’50”

 Sotto le 8h30’ era l'obiettivo per il quale noi donne eravamo lì
Matteo Simone 21163@tiscali.it 


Sabato 11 settembre 2021 ha avuto luogo la 100 km di Winschoten in Olanda e l’Italia ha ben figurato con il poker femminile formato da Francesca Bravi (7h43’45”), Federica Moroni (7h47’53”), Denise Tappatà (7h54’08”) e Lorena Brusamento (8h12’19”), arrivate al traguardo prima di tutte le altre avversarie. 
Settima donna Francesca Rimonda (8h15’50”) preceduta da Hinke Schokker (8h13’21”) e Lian Stadhouders (8h14’16”). 
La vittoria assoluta è stata di Marco Menegardi, già tre volte campione italiano (2017, 2019 e 2021), con crono eccezionale di 6h37’09”, ben al di sotto le 7 ore, ha preceduto Iulian Filipov (6h41’07”) e  Piet Wiersma (6h49’47”), a seguire Massimo Giacopuzzi (6h57’48”), Silvano Beatrici (7h06’58”), Filippo Bovanini (7h21’17”), Gabriele Turroni (7h21’56”), Martino Angelo Marzari (7h35’11”) e Giorgio Calcaterra 7h42'46".

Dorotea Lo Cascio, Resia-Rosolina 2021: Alla vittoria penso abbia contribuito tutto il team

 Ho scoperto che le Staffette mi migliorano lo stato di salute fisico e mentale
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Ha avuto luogo la staffetta Resia – Rosolina che prevedeva la percorrenza di 433km lungo il fiume Adige con partenza il 10 settembre 2021 ore 04.00.

La squadra “Team Senza Paura Roma”, organizzata dal presidente dell’Atletica La Sbarra, Andrea Di Somma ha partecipato per la seconda volta consecutiva, puntando a fare prima di tutto una bellissima esperienza di sport di gruppo e poi cercare di essere competitivi.
Il Team Senza Paura Roma ha vinto su tutti in 32h08’30” precedendo Vicenza Marathon 32h17’40” e Lauf Club Pfeffersberg 33h12’40”.
Di seguito l’esperienza di Dorotea (G.S. San Giacomo), una staffettista del gruppo, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti aspettavi di vincere la staffetta Resia Rosolina? Sinceramente no. Dopo la seconda metà ho pensato di si.
 

lunedì 13 settembre 2021

Una breve sintesi “ULTRAMARATONETI E GARE ESTREME”

 Un libro di MATTEO SIMONE
con l’Introduzione di Riccardo Zerbetto e Sonia De Leonardis
 

Chi sono gli ultramaratoneti? Cosa motiva questi atleti? Quali meccanismi psicologici consentono loro di affrontare gare estreme? Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici?

Questi i quesiti che si è posto l’autore Matteo Simone (Psicologo Militare, Psicoterapeuta della Gestalt e Atleta) per stendere questo libro in pubblicazione a luglio 2016 con Prospettiva Editrice.
Lo sport è da sempre considerato una modalità educativa e di formazione, oltre che di mantenimento della propria salute e del proprio benessere, ma in questo libro si và oltre, si parla di ultramaratone e di gare estreme, estreme per lunghezza kilometrica, per condizioni fisiche-naturalistiche e metereologiche nelle quali si affrontano i percorsi, per le richieste fisiche e mentali poste al corpo da questi atleti.  
Il testo consente di calarsi nella realtà di queste persone, gli ultramaratoneti,  grazie all’esperienza diretta dell’autore - è un libro scritto da un atleta - e grazie al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno condiviso le loro esperienze di gara ed i loro vissuti pre - durante – e post - gara.

domenica 12 settembre 2021

Marco Menegardi vince la 100km di Winschoten 2021 in 6h37’09”

 L’anno prossimo voglio provare a scendere sotto le 6h30
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
 

Sabato 11 settembre 2021 ha avuto luogo la 100 km di Winschoten in Olanda e l’Italia ha ben figurato con la vittoria di Marco Menegardi in 6h37’09” e il poker femminile formato da Francesca Bravi (7h43’45”), Federica Moroni (7h47’53”), Denise Tappatà (7h54’08”) e Lorena Brusamento (8h12’19”), arrivate al traguardo prima di tutte le altre avversarie. 

Settima donna Francesca Rimonda (8h15’50”) preceduta da Hinke Schokker (8h13’21”) e Lian Stadhouders (8h14’16”).

Marco Menegardi, già tre volte campione italiano (2017, 2019 e 2021), con crono eccezionale di 6h37’09”, ben al di sotto le 7 ore, ha preceduto Iulian Filipov (6h41’07”) e  Piet Wiersma (6h49’47”), a seguire Massimo Giacopuzzi (6h57’48”), Silvano Beatrici (7h06’58”), Filippo Bovanini (7h21’17”), Gabriele Turroni (7h21’56”), Martino Angelo Marzari (7h35’11”) e Giorgio Calcaterra 7h42'46".

sabato 11 settembre 2021

Noemi Batki, tuffi: Ho deciso di voler fare la mia quarta Olimpiade a tutti i costi

 Il più grande ostacolo in questo sport è la propria testa

Matteo SIMONE 

Psicologo, Psicoterapeuta  21163@tiscali.it

La carriera di Noemi Batki inizia nel 2004, quando in maglia azzurra giovanile conquista il bronzo individuale dalla piattaforma e l’argento in sincro con Francesca Dallapè al suo esordio europeo.

Nel 2005 fa il suo ingresso in nazionale assoluta partecipando alla finale del Mondiale di Montreal (con Dallapè) classificandosi quinta. Da quell’anno inizia la sua corsa all’Olimpiade, in coppia con Dallapè da 3m e Cagnotto da 10m. Con entrambe arrivano ottimi risultati, ori in Coppa Europa, un bronzo europeo ed un oro anche al Grand Prix di Roma, e dai 3m arriva la coronazione del sogno olimpico grazie al quinto posto in coppa del mondo nel 2008 proprio a Pechino. In quello stesso frangente per qualche punto sfuma la seconda chance con Cagnotto dai 10m. Quell'estate, a Pechino, al loro esordio olimpico Batki-Dallapè chiudono seste. 
L’anno dopo le loro strade si dividono e Noemi decide di intraprendere la via della piattaforma individuale, dove nelle successive 12 stagioni sarà sempre finalista europea ottenendo altre 8 medaglie (di cui due ori, 4 argenti e 2 bronzi) di cui 2 in sincro (con Pellacani e Verzotto). Nel 2012 centra la sua seconda Olimpiade dove col suo personale di 350 punti equipara il miglior risultato di sempre di una donna italiana dalla piattaforma olimpica, con l’ottavo posto in finale.  

venerdì 10 settembre 2021

Roberta Ricci, Podistica Solidarietà: Lo sport mi ha insegnato a non mollare mai

 Forza Roby non mollare, hai passato molto di peggio pensa a divertirti
Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

A volte ci sono situazioni dure da accettare, elaborare, metabolizzare, e dipende da noi come uscirne fuori con forza, coraggio, determinazione, lo sport potrebbe essere uno strumento di sfida e di distrazione per trasformarci in persone resilienti che non vogliono mollare fin da subito e crederci fino in fondo. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Roberta (Podistica Solidarietà) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? La gara della tua vita? La mia seconda maratona. A causa di un tumore osseo maligno ho subito un grosso intervento al perone. Quando ho rimesso le scarpe da running dopo 8 mesi di stampelle, dopo che l’oncologo mi disse che non avrei corso più e io gli promisi una medaglia di una maratona che poi gli portai 2 anni dopo nel 2017, maratona di Roma chiusa in 4h e 5 minuti. 

Arianna Reniero, atletica: Emozioni più belle quando ho vinto il titolo italiano

 Alla mia performance contribuiscono in gran parte la mia allenatrice e mia mamma
 

Sabato 04 Settembre 2021 ha avuto luogo la 4^ edizione dell’incontro internazionale di corsa su strada U20 presso Oderzo (TV) - Trofeo Opitergium - European Road Race Under 20 dedicato alle Nazionali giovanili europee.

Organizzato dalla Nuova Atletica Tre Comuni, prevedeva una gara di 10 km per gli uomini e 5 km per le donne. Di seguito i convocati della rappresentativa della nazionale italiana:
Uomini: Cesare Caiani (Atl. Brugnera PN Friulintagli), Nicolò Gallo (Atletica Alba), Riccardo Ghinassi (Imola Sacmi Avis), Moad Razgani (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), Marco Zanzottera (U.S. Sangiorgese);
Donne: Aurora Bado (Free-Zone), Emma Casati (Atl. Piacenza), Silvia Gradizzi (Cus Pro Patria Milano), Arianna Reniero (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari), Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan). La 5 km femminile è stata vinta da Aurora Bado in 16’59”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Arianna Reniero attraverso risposte ad alcune mie domande.

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