L’Organizzazione mondiale della sanità
(Oms) nel 2009 ha pubblicato il rapporto “Interventions
on diet and physical activity: what works” (in breve “What works”).
Il lavoro presentava, in diversi documenti, i risultati di un’indagine fatta
sulla base di 395 pubblicazioni scientifiche selezionate dagli autori per la
loro correttezza scientifica tra oltre 1700 studi esaminati (937 studi
sull’alimentazione e 776 sull’attività fisica). Questa pubblicazione, nata
sotto il cappello strategico della Global
Styrategy on Diet, Physical Activity and Health (Dpas) adottata
nel 2004 dall’Assemblea mondiale della sanità, ne fa proprie le linee guida e
il mandato: combattere inattività fisica e cattiva alimentazione (principali
cause di gran parte delle malattie non trasmissibili che affliggono la
popolazione) e seguire obiettivi e strategie comuni.
L’Istituto Superiore di
Sanità prende parte alla Joint Action on Nutrition and Physical Activity -
JANPA, il cui obiettivo principale è fermare, entro il 2020, la crescente
diffusione di sovrappeso e obesità tra i bambini e gli adolescenti, mettendo a
fuoco specifici risultati che possano contribuire in modo efficace alle
politiche nutrizionali e relative all’attività fisica dedicate.
Interventi Esemplari
Ciclovía è un intervento ambientale destinato all’ambiente costruito e con un approccio
multi-target per incoraggiare un pendolarismo più salutare. Nel 1995 la città
di Bogotà, in Colombia, ha avviato una vasta trasformazione dell’ambiente fisico
urbano, prevedendo percorsi accessibili al trasporto non motorizzato e il miglioramento
del sistema di trasporto pubblico. In quell’occasione sono stati costruiti un
totale di 260 Km di percorso e 16 piste ciclabili. Ciclovía ha luogo ogni
domenica quando 120 km di strade vengono chiuse al traffico motorizzato. I
risultati mostrano che le donne che prendono parte abitualmente a Ciclovía hanno
una probabilità di essere fisicamente attive sette volte maggiore. Un altro
risultato ottenuto con le piste ciclabili è la valorizzazione del trasporto pubblico
e la diminuzione dal 17% al 12% della prevalenza delle persone che viaggiano in
auto nelle ore di punta.
Agita São Paulo è una campagna di comunicazione con mass-media in Brasile che ha come
obiettivo principale l’aumento del livello di attività fisica della popolazione.
Agita coinvolge più di 300 istituzioni che collaborano con molte altre
parti interessate. Il messaggio di Agita è di fare 30 minuti di attività
fisica per almeno cinque giorni a settimana. Il programma mira a rafforzare le
iniziative esistenti grazie al coordinamento e alla promozione di attività e
interventi nelle scuole, nei luoghi di lavoro e per le persone anziane, ponendo
l’accento sul divertimento. Nella provincia di São Paulo, il numero di persone
attive, o molto attive, è aumentato del 10,2%. Agita São Paulo è ben
conosciuta e più di metà della popolazione locale ne è al corrente.
La Green Prescription, in Nuova Zelanda, è rivolta alle persone fisicamente
inattive che ricorrono alla cure primarie. Un breve colloquio con un professionista
delle cure primarie comprende un confronto sui benefici effetti prodotti da un
incremento dell’attività fisica e la condivisione di un accordo sui relativi
obiettivi. L’obiettivo concordato viene quindi “prescritto” al paziente su un
foglio verde e inviato via fax all’ente di promozione sportiva locale. Specialisti
in attività fisico-motoria seguono con almeno tre telefonate il partecipante,
che riceve trimestralmente una newsletter che illustra le opportunità per
svolgere attività fisica offerte dall’ente di promozione sportiva locale. I
risultati hanno mostrato un aumento del dispendio energetico totale di 975 kcal
alla settimana tra le persone del gruppo di intervento e un aumento del
dispendio energetico nel tempo libero di 247 kcal alla settimana. Il numero di
minuti di attività fisica nel tempo libero è inoltre aumentato di 33,6 minuti
alla settimana, e le persone del gruppo di intervento hanno riferito
un aumento del benessere percepito. Green
Prescription ha dimostrato di essere efficace nel modificare il
comportamento rispetto l’attività fisica e nel modificare il livello di qualità
della vita riferito, e presenta un favorevole rapporto costo-efficacia. Il successo
del programma è avvalorato dal fatto che è stato condotto la prima volta nel
1995 ed ora è operativo in tutta la Nuova Zelanda.
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