E’ importante focalizzare la propria attenzione sull’obiettivo che si
vuole
raggiungere in quel momento, senza distrazioni. Tanti possono essere gli obiettivi di uno psicologo che vanno dalla corretta valutazione al semplice intervento di sostegno o di contenimento o di analisi della domanda portata dal cliente e tanti sono i mezzi per perseguire il proprio obiettivo prefissato, in ogni caso è importante essere comodi e centrati.
raggiungere in quel momento, senza distrazioni. Tanti possono essere gli obiettivi di uno psicologo che vanno dalla corretta valutazione al semplice intervento di sostegno o di contenimento o di analisi della domanda portata dal cliente e tanti sono i mezzi per perseguire il proprio obiettivo prefissato, in ogni caso è importante essere comodi e centrati.
Il segreto sta nel fare una cosa alla volta, essere presenti, nel posto
in cui dobbiamo essere e dedicare il nostro tempo e la nostra persona a quello
che stiamo facendo ed alla persona che abbiamo davanti a noi.
Bisogna essere sempre nel qui-e-ora, e appena ci accorgiamo di esserci
assentati con la mente, cerchiamo di riportarla al momento presente.
E’ importante sentirsi responsabilità in quel momento di quello che si
sta facendo e come lo si sta facendo e cercare di essere molto corretti, una
domanda che bisogna farsi ogni tanto è: qual è il mio compito ora?
Durante l’esercizio della professione di psicologo è importante praticare
l’Attenzione e ripetersi ogni tanto: - Ora mi dedico a questo; - Ora questo è
importante.
Lo psicologo dovrebbe praticare la Mindfulness nell’esercizio della sua
attività professionale. Mindfulness significa prestare attenzione allo
svolgersi dell'esperienza momento per momento: a) con intenzione; b) nel
presente; c) in modo non giudicante.
Importante è anche rimanere nella realtà del momento presente e, quindi,
centrarsi sul qui e ora.
Questo istante, il presente, è proprio il più
importante.
E’ importante anche considerare il
setting, cioè tutto ciò che riguarda l’ambiente lavorativo, le condizioni di
lavoro, le regole di lavoro, ad esempio sarebbe opportuno disporre di stanza
luminosa, con una porta che lo psicologo farà attenzione a chiudere bene ad
ogni colloquio, assicurandosi che, nel mentre, nessuno entri.
Lo psicologo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: curiosità
conoscitiva; libertà da pregiudizi e preconcetti; tendenza all’ascolto,
pazienza, intuito; interesse e motivazione al lavoro.
Sarebbe auspicabile che lo psicologo abbia la capacità di mantenere
l’originaria apertura all’esserci, una vera “presenza” e la capacità di
ascoltare in sospensione di giudizio. Un
ascolto attivo che implica l’essere “centrati”, non prestando soltanto
attenzione a ciò che l’utente dice, ma anche e soprattutto a ciò che esprime e
a ciò che avviene in quel preciso momento nella relazione stessa.
Per quanto riguarda l’intervento in psicologia
dell’emergenza, lo psicologo deve valutare il contesto dove andrà ad operare e
sapere: cosa trova; chi trova; con chi opera; di cosa ha bisogno; quali
problemi potrebbe avere.
Importante è per la persona in difficoltà: attenzione, disponibilità,
accoglienza, riconoscimento, normalizzazione, rassicurazione.
Tecniche
di intervento per fronteggiare situazioni di emergenza: il Defusing, il Debriefing, TECNICHE DI RILASSAMENTO.
Obiettivo DEFUSING: diminuire la
tensione e lo stress traumatico attraverso la condivisione verbale
dell'esperienza; ridurre il senso di isolamento, attraverso l’appartenenza al
gruppo che ha subito il trauma; aiutare il gruppo a ritornare alla normalità
fornendo soluzioni a breve termine.
DEBRIEFING o CISD - Critical Incident Stress Debriefing: è un
intervento più sistematico e strutturato per aiutare i superstiti e i
soccorritori a dare un senso alle loro esperienze e prevenire lo sviluppo di
problemi. Lo scopo è comprendere e gestire emozioni intense, identificare
strategie di fronteggiamento efficaci e ricevere sostegno. Offre alle vittime
di un trauma la possibilità di: esternare e confrontare con altri pensieri,
ricordi, emozioni, in modo da comprenderli e normalizzarli; ridurne l’impatto
emotivo e contenerne le reazioni; combattere le convinzioni erronee; favorire
il recupero della funzionalità delle persone e del gruppo.
Rilassamento muscolare progressivo (Jacobson): Edmund Jacobson (anni ’30)
elaborò un metodo semplice ed efficace che, agendo sui muscoli, mirava a
riportare la mente in uno stato di calma. Vari gruppi di muscoli vengono
progressivamente presi in considerazione, contratti e rilassati in modo da
provocare un abbassamento della tensione all’interno del corpo.
Grazie per
l’interesse
Psicologo 380.4337230
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