Matteo SIMONE
L’atletica La Sbarra, squadra di atletica di Roma, guadagna posizioni in classifica di squadra, sia femminile che maschile alla “Corri per il Verde “.
Infatti, la classifica delle
Squadre Femminili dopo due tappe vede la squadra dell’Atletica “La sbarra”
passare dal sesto al quinto posto avvicinandosi un po' al quarto post.
Mentre la classifica delle Squadre Maschili dopo due tappe
vede la squadra dell’Atletica La sbarra recuperare una posizione, dal quarto
al terzo posto con un vantaggio però non ancora rassicurante, pertanto tutti
gli atleti iscritti con l’Atletica La Sbarra sono invitati a partecipare
numerosi, con entusiasmo per cercare di confermare la posizione da podio e le atlete a continuare a far
bene per cercare di continuare la corsa di avvicinamento al podio.
La
maggior parte degli atleti dell’Atletica La Sbarra si allenano nell’immenso Parco Tor Tre Teste - Alessandrino, uno
dei tanti polmoni verdi di Roma, situato tra il lungo Viale Palmiro Togliatti,
la via di Tor Tre Teste e le due vie consolari Prenestina e Casilina.
In
questo parco c’è di tutto, è attraversato da un tratto di un antico acquedotto di
Roma, l'Acquedotto Alessandrino che dà il nome al quartiere, inoltre all’interno c’è un anfiteatro all’aperto,
una pista di atletica che fa da perimetro ad un campo di Rugby dove si
riversano tanti bimbi e ragazzi appassionati a questo sport in alternativa al
calcio.
Inoltre
nel parco è possibile notare degli stormi di pappagalli verdi, ed in un
laghetto è possibile osservare le tante tartarughe e i vari uccelli d’acqua che
stazionano e transitano per il parco. Inoltre, sempre all’interno del parco il
cui perimetro ha una lunghezza di circa 8 km è possibile anche usare un paio di
zone attrezzate per gli esercizi fisici all’aperto.
Insomma
è un ritrovo per tanti appassionati di sport all’aperto, individuali e di
squadra, è un ritrovo per tanti appassionati della corsa e della camminata, è
un ritrovo per coloro che portano i cani a spasso, per coloro che vanno in
bicicletta e per coloro che vogliono fare un picnic o comunque uscire fuori
casa senza allontanarsi più di tanto e godersi i colori, gli odori, i suoni del
parco.
Una
decina di anni fa un gruppo di corridori ha deciso di costituire una squadra
podistica ed ha individuato un nome semplice e cioè “Atletica La Sbarra” in
quando il ritrovo è sempre stato in corrispondenza di una sbarra orizzontale che
stava a significare un ingresso del parco.
Gli
atleti fondatori di questa squadra non sono più tanto giovani ma grazie anche
ad i nuovi iscritti, giovani e non, riescono a ben figurare alle varie
competizioni podistiche.
Lodevole
la loro partecipazione a gare che portano avanti dei progetti sociali,
culturali o naturali come ad esempio la corri per il verde, la staffetta "12 x
mezz’ora against the violence (contro la violenza)", la “Tre ville run” per
finanziare il “progetto Filippide”, la “Corsa di Miguel” per ricordare un poeta
corridore, maratoneta, Miguel Benancio Sanchez, uno degli oltre 30.000
desaparecidos vittime della dittatura militare Argentina.
Inoltre
è notevole l’attenzione nei confronti di persone che hanno difficoltà a
praticare sport ed attività fisica da soli per vari motivi, l’Atletica La Sbarra da la possibilità di non essere emarginate ma di continuare a restare
nel mondo dello sport scoprendo l’esistenza di altri valori quali le relazioni,
la correttezza, il benessere psicofisico.
L’attenzione
dell’Atletica La Sbarra è rivolta anche verso i migranti, con questa società in
passato sono stati tesserati atleti del Marocco quali Zarha Akrachi che riusciva
a riunire un gruppetto di atleti, me compreso, permettendoci un miglioramento
nelle prestazioni, grazie a Zhara ho fatto la mia miglior prestazione di sempre
su una gara di 10.000 metri con un tempo di 33’41”.
Inoltre
come ultimo acquisto nella società abbiamo la mitica coraggiosa e determinata
atleta non vedente Ada Ammirata che ha scoperto la corsa a piedi applicandosi
con entusiasmo, dedizione e determinazione.
L’esperienza
di corsa con Ada permette agli atleti della squadra di scoprire cosa significa
correre con una disabilità come la vista ed ognuno di noi si sperimenta come
accompagnatore negli allenamenti ed in gara, mettendo da parte qualsiasi forma
di competizione estrema e dedicandosi all’altro con generosità.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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