Matteo
SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
Domenica 11 luglio 2021 ha avuto luogo la
Reggello-Vallomborosa, corsa in salita di 13,2km con
650 metri di dislivello
e 3º Memorial Massimo Montaghi,
organizzata dal Gruppo Podisti Resco 1909 A.S.D., con partenza da Reggello
Piazza Potente e arrivo Abbazia di Vallombrosa.
Il vincitore maschile e assoluto è stato
Massimo Mei (Atl. Castello) in 50'45'', precedendo Claudio Algerini (Le Panche
Castelquarto) 51'54'' e Nicolò Bandini (Atl. Castello) 52'07''.
Tra le donne la vincitrice è stata Francesca
Setti (Orecchiella Garfagnana) in 59'20'' che ha preceduto Enrica Bottoni (Atl.
Livorno) 1h01'57'' e Sara Emily Bulukin (Le Panche Castelquarto) 1h02'33''.
Di seguito Francesca, racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande post-gara.
Ciao
Francesca, complimenti per la vittoria, te l'aspettavi? Ciao Matteo! Ti
ringrazio per i complimenti, mi fanno molto piacere. Per quanto riguarda la
vittoria non me l'aspettavo, per nulla. Come in ogni gara, alla partenza sono
presenti atlete di livello e la competizione per i primi posti è sempre molto
accesa. In questo caso specifico sapevo che mi sarei potuta giocare un gradino
sul podio, tuttavia conoscendo gran parte delle avversarie non ero fiduciosa di
poter vincere.
Presentarsi
a una gara competitiva significa essere disposti a mettersi in gioco, avere
grande coraggio e capire al volo cosa si può fare e come considerando i
partecipanti ed eventuali avversari, le caratteristiche del percorso, il clima
atmosferico e la condizione personale.
Come
hai gestito e controllato la gara con il fisico e con la testa? La
consapevolezza delle mie caratteristiche e soprattutto delle mie debolezze in
termini atletici mi ha permesso di impostare una "strategia" di gara
per ottimizzare le chances di vittoria. Nonostante non avessi particolari
problemi fisici, prima della partenza ero abbastanza tesa e nervosa,
addirittura già dal giorno precedente. Tuttavia, durante la gara ho trovato il
mio "centro", uno spazio solo mio che mi ha permesso di focalizzarmi
sulla corsa e su me stessa, dimenticando tutto il resto: gli avversari, il
caldo, la fatica. Ricordarsi del lavoro fatto è un buon modo per esorcizzare la
paura e motivarsi.
Interessantissima
e utilissima la testimonianza di Francesca soprattutto quando dice di trovare
il proprio “centro”, in effetti è importantissimo centrarsi quando si vuole
fare bene e si vogliono ottenere grandi risultati, è importantissimo focalizzarsi
per il compito da svolgere proprio in quel momento a cui si tiene tantissimo
per cercare di fare del proprio meglio e ottenere n grande risultato.
Ci hai lavorato e come? Onestamente non abbiamo costruito la
preparazione in funzione di questa manifestazione, che abbiamo valutato come
una buona tappa di passaggio, ma sono convinta che il risultato sia frutto di
un processo di costruzione di mesi e che è orientato a un miglioramento sul
lungo periodo. Per mia personale esperienza, credo infatti che questo sia uno
sport di costanza e pazienza in cui non esistono scorciatoie o risultati
"facili" che avvengono magicamente dopo qualche allenamento.
In
effetti per ottenere cose importanti bisogna impegnarsi a dovere, senza
scorciatoie, e sapersi esprimere in gara mettendosi in gioco e cercando di far
fruttare tutto ciò che si è sperimentato in allenamento portano a casa sempre
ricche e intense esperienze che servono anche da lezioni apprese e che
permettono di orientarsi per il futuro con scenari di mete e obiettivi da
raggiungere accanto a persone che supportano, sostengono e guidano.
Quanto
ti hanno aiutato relazioni, famiglia, amici? Fortunatamente, posso contare su
un allenatore eccezionale (Maurizio Lorenzetti) e su un gruppo di allenamento
molto unito fatto di persone sempre pronte a spronarmi, supportarmi
e.…sopportarmi anche! Per non parlare della mia famiglia, senza la quale andrei
davvero poco lontano: mi seguono sempre nelle mie trasferte con entusiasmo e
sono sempre presenti per aiutarmi e sostenermi nella vita di tutti i giorni.
È
importante allenarsi costantemente preferibilmente con un gruppo che coinvolge
e sprona condividendo insieme fatica e risultati.
Quanto
sei fiduciosa ora in te stessa? Per quanto riguarda la fiducia in me stessa, ho
molto da imparare! La mia autocritica feroce di certo non aiuta ma queste
vittorie rimangono comunque un vero e proprio toccasana per il morale e spero
mi insegnino a credere un po' di più nei miei mezzi.
Con
chi ne parli della tua gara? Non amo molto parlare in giro dei miei "successi"
(in nessun ambito) perché ho sempre il timore di sembrare sfacciata, troppo
egocentrica o di "vantarmi"...in quanto questo non rispecchierebbe la
mia natura. Allo stesso tempo, però ritengo che sia anche giusto gioire dei
momenti felici e viverli a pieno...Dunque anche su questo...Ci stiamo
lavorando!
La
vita è fatta di momenti di fatica ma anche di momenti di celebrità, importante
è notare ogni cosa e accogliere tutto ciò che può servire a noi stessi per
conoscerci meglio, per approfondire la nostra conoscenza personale e continuare
a orientarci nel mondo esprimendo il meglio di noi e assaporando il meglio per
noi.
Matteo
SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230
- 21163@tiscali.it
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