giovedì 8 luglio 2021

Franck Koua, ostacolista: Portare la maglia azzurra è sempre un onore

 Per diventare davvero qualcuno nella vita bisogna fare dei sacrifici
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Franck Koua, Cus Pro Patria Milano, ha iniziato a praticare atletica a scuola, con i salti: alto (personale di 2.04), lungo e triplo allenato da Fiorella Colombo, ha provato anche il decathlon e successivamente si specializza con gli ostacoli meritando la convocazione in azzurro agli Europei U20 nel 2019.

Il 26 febbraio 2020, al meeting internazionale giovanile indoor di Minsk vince i 60hs in 7.70, a soli sei centesimi di secondo dal primato italiano di Mattia Montini di 7.64.
Nel 2021 ha vinto il titolo italiano assoluto sui 60hs indoor, conquistando la finale agli Europei indoor dove si classifica all’8° posto. Franck Koua è anche Campione Italiano Promesse nei 110 ostacoli con il tempo di 13.56. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Franck attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per la convocazione in nazionale, ti senti pronto? Grazie mille per i complimenti, per scaramanzia non dico nulla però possiamo dire che son pronto fisicamente.
Sensazioni, emozioni, pensieri, prima dei Campionati Europei under 23? Sensazioni ed emozioni per i campionati sono sempre ineguagliabili, portare la maglia azzurra è sempre un onore che sia la maglia assoluta o che sia la maglia della nazionale giovanile.

La maglia azzurra resta sempre un sogno per tanti atleti, significa aver faticato ed essersi impegnati per meritare una convocazione a eventi internazionali.
Quali saranno le strategie di gara? Strategie non c'è ne sono si corre forte e basta dal mio punto di vista.

Trattasi di gare veloci della durata di pochi secondi e quindi un’esplosione di forza e potenza fino alla fine senza pensarci troppo.
Ti consigli con un team? Figure professionali? Sono seguito da un entourage di professionisti che mi aiutano ogni giorno per avanzare, come fisioterapisti, psicologi dello sport.

Si inizia a praticare sport per gioco e piacere, poi può capitare di accorgersi di avere tanta passione e se c’è talento ci si esprime al massimo con facilità poi man mano che si ottengono le migliori performance è sempre più opportuno curare ogni minimo aspetto, da quello fisico a quello mentale e nutrizionale.
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara? Come preparazione mentale pre-gara per me esiste solo la musica, che è uno dei modi migliori per svegliarmi mentalmente e concentrarmi sulle gare.

Ognuno ha un proprio modo per presentarsi pronto in gara, per attivarsi al punto giusto, per gestire eventuale ansia sa prestazione, per focalizzarsi senza troppe distrazioni sul compito da fare ai massimi livelli.
C’è una parola o una frase che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? Sinceramente non ci sono parole o frasi che mi ispirino ad andare avanti, più che altro è una promessa che ho fatto ad una persona tantissimo stretta nel mio nucleo famigliare, è quello che mi aiuta ad andare avanti ora.
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti? L'aspetto del mio carattere sincero la perseveranza nel mantenere la promessa, e mi dà la carica giusta per essere sempre al top nel momento giusto.

Ci sono tante sfide da portare avanti mettendosi in gioco e cercando ogni risorsa personale per ottenere risultati sfidanti ma non impossibili.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? La mia caratteristica principale è che riesco a trovare una concentrazione molto profonda che sembra quasi che mi allontanassi da questo mondo e vedo solo la mia corsia.

Se veramente si tiene a qualcosa bisogna essere centrati e focalizzati su se stessi e sul compito da fare, visualizzando e immaginando ogni sensazione ed emozione prima e durante la gara, rifacendola mentalmente tante volta fin da sembrare già fatta.
In che modo la mente ti aiuta a superare i momenti difficili? Per aiutarmi nei momenti difficili mi affido al mio psicologo dello sport.

La vita è ciclica, ci posso essere eventi a volte destabilizzanti ed eventi dove si sperimenta pace, serenità, soddisfazione. In entrambi gli eventi, lo psicologo potrebbe aiutare a elaborare e desensibilizzare gli eventi critici e potenziare ed enfatizzare gli eventi positivi. Un gande lavoro sull’autoconsapevolezza, autoefficacia e resilienza.
Come ti vedi tra 10 anni? Tra 10 non saprei, mi limito a vivermi il presente e al futuro ci penseremo piano piano.

In effetti la vita è ora, momento per momento possiamo essere in contatto con nostri bisogni ed esigenze e mobilitare le energie per soddisfarli, credendoci e portando avanti piani e programmi idonei.
Ti ispiri a qualcuno? Ispirarmi a qualcuno no, anzi a dire il vero voglio io diventare una fonte di ispirazione per i giovani atleti che iniziano a entrare nel mondo dello sport. Voglio che i ragazzini di oggi leggano la mia storia e voglio far capire loro che per diventare davvero qualcuno nella vita bisogna fare dei sacrifici.

Ringrazio Franck per queste sue parole e la voglia di raccontare.
Come stai cambiando attraverso lo sport? Attraverso lo sport sto cambiando in meglio perché mi sto responsabilizzando molto di più sia come atleta che come persona al di fuori del campo, e dal mio punto di vista serve tanto perché abitando dai miei zii crescere mentalmente potrebbe anche aiutarmi poi per quando andrò a stare per conto mio.

In effetti lo sport a volte ti mette alla prova, la forte passione fa prendere decisioni dure, come quella di stare lontani dai propri genitori, che aiutano a seguire sogni ma poi i vantaggi sono tantissimi in termini di responsabilità e maturità.
 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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