martedì 16 maggio 2023

Emanuele Lepore: Mi definisco un’amante della corsa in tutte le sue sfaccettature

Mi definisco un’amante della corsa in tutte le sue sfaccettature
 Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it
 

Il TOR130 - Tot Dret è un trail di 130 chilometri e 12 mila metri di dislivello positivo, con partenza da Gressoney-St-Jean alle ore 21:00 di martedì 12 settembre e tempo massimo fino alle ore 17:00 di giovedì 14 settembre a Courmayeur, tempo massimo per concludere la prova è di 44 ore.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Emanuele, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato a correre intorno ai 6 anni, facendo allenamenti e gare in pista, con l’avanzare dell’età i miei allenatori mi hanno portato a correre dagli 800m fino ai 10.000m in pista per passare alla strada e da poco tempo ai Trail e alle ultramaratone.
 
Il percorso di tanti è di iniziare a giocare correndo e poi seriamente passando all’atletica con velocità, proseguendo poi con il mezzofondo fino ai 10.000 metri e mezza maratona, tanti poi passano alla maratona e alcuni alle ultramaratone e ultratrail.
Quando ti sei sentito campione nello sport?
Sinceramente non sono un campione e non mi ci avvicino neanche, mi definisco un’amante della corsa in tutte le sue sfaccettature.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Sono testardo e molto motivato in qualsiasi cosa faccia, la perseveranza anche nel mio lavoro mi aiuta parecchio!
 
Per praticare uno sport bisogna avere tanta passione e motivazione con la consapevolezza che bisogna faticare per migliorare e continuare a divertirsi con o senza successi ma vincendo sfide personali partecipando e concludendo gare impegnative a volte considerate anche estreme.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Il mio benessere è più mentale…perché gli allenamenti variano, ma bene o male riescono…ma la testa è fondamentale.
Quale tua esperienza passata ti rende più sicuro di potercela fare? La sicurezza non me l’ha dà mai nessuno…c’è una percentuale che si alza in base agli allenamenti fatti…ma poi in gara è tutta un’altra storia.
 
Ogni atleta segue dei programmi di allenamenti più o meno impegnativi per poter affrontare con abbastanza sicurezza una certa gara ma poi in gara bisogna essere focalizzati e saper gestire ogni situazione che si presenta.
Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? Questo dovresti chiederlo a loro…ma per quel poco che ho fatto penso siano fieri…soprattutto per le gare che andrò ad affrontare quest’anno.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? Per il 2023 i miei obbiettivi saranno il “Passatore”, la “DoppiaW” che sono gare da 100k, il Passatore si conosce è su strada e la DoppiaW è un Trail…ma la mia grande sfida per il 2023 sarà La “TotDret 130k” con +d 12000m. Non ho sogni… per me sono tutti obbiettivi e non guardo il tempo o la classifica io se arrivo come finisher “ho già vinto”.
Pronto per il passatore? Gli allenamenti più importanti e determinanti? Sono pronto! Il lunghissimo da 68k è andato bene…ora vediamo in gara come dico sempre se gambe e testa collimano… se fosse così uscirà una bella gara!
La tua situazione sportiva più difficile? Sono state situazioni molto passeggere…ora questa domanda non saprei come rispondere, ma ti posso rispondere dopo il Tor a settembre.
 
Tante gare sfidanti per Emanuele nel 2023 a partire dal Passatore una gara di 100km da Firenze a Faenza dove ci vuole una preparazione adeguata di allenamenti lunghissimi e di qualità. E poi, anche trail lunghissimi con dislivelli notevoli come la “DoppiaW Ultra”, gara di Trail Running lungo i sentieri di Valtellina e Valposchiavo, di 100km 7500m D+ e il TotDret, davvero sfide grandissime.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Episodi curiosi tanti, uno bello invece è star male per due settimane con una caviglia k.o. e fare un Trail da 25k e andare oltre le aspettative, quello triste penso accomuni molti atleti, ed è preparare una gara scrupolosamente e poi farsi male.
 
Gli ultramaratoneti sono persone abituate ad andare oltre, correndo oltre le proprie aspettative, oltre certe distanze definite estreme, oltre ogni condizione fisica e metereologica avversa.
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti ostacola? Difficoltà…nei Trail di non arrivare al traguardo e i rischi per noi sportivi sono i vari infortuni…per il resto non mi ostacola nulla.
Per quali aspetti e fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
Forse abituarsi ad alti livelli e poi non averli più o essere altalenanti, uno psicologo potrebbe aiutare l’atleta a sbloccarsi con la testa, perché sempre essa comanda.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Il mio primo Trail…provenivo dalle gare su strada e non ero allenato né fisicamente ma soprattutto mentalmente…fino al traguardo dove mi sono liberato con un pianto.
Come hai affrontato, gestito, superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Se non sei un campione, di sconfitte nell’atletica ce ne sono molte…e sacrifici tanti, ma ti abitui subito da bambino…per gli infortuni i primi giorni sono traumatici, poi scatta la molla per ritornare in “pista” più forte di prima.
 
Si mettono in conto sconfitte e infortuni, servono a conoscersi, a organizzarsi meglio, a lavorare sulle criticità potenziandosi e rinforzandosi con pazienza, fiducia e umiltà.
Cosa hai scoperto di te stesso e degli altri nella pratica dello sport? Di me stesso che sono duro e che se non fatico le cose non mi piacciono, fare sport soprattutto da bambini ti forma il carattere, ti abitui subito a tante persone e a caratteri differenti al tuo e cerchi di coesistere con tutti loro.
Quali allenamenti mentali utilizzi?
Cerco di non pensare troppi agli allenamenti o alle gare… e di rilassarmi…
Quali sono gli ingredienti del successo? Per me sono la dedizione, il sacrificio, la fatica e la costanza.
Cosa diresti a te stesso quando eri più giovane? Magari aggiusterei il tiro su alcune gare sbagliate…ma va bene così sono soddisfatto e fiero di me stesso!
 
Matteo SIMONE  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Guardando questi resoconti di atleti che fanno dalle maratone alle ultra vedo che tutti hanno una forte personalità fisica e soprattutto mentale che aiuta a riprendere subito quando capita una sconfitta se non fosse così non andrebbero avanti
Siamo tutti uguali e questo mi fa piacere

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