È, è stata e sarà la mia gara preferita, sicuramente la
rifarò
Matteo Simone
Tra il 14 e il 16 aprile 2023 si è svolta la
9^ UltraMilano-Sanremo 285 km corsa su strada e la prima donna e 5^ assoluta è
stata Sara Pastore in 41h27’, precedendo Veronica Malagni 44h55’ e Francesca
Ferraro 48h03h39’.
Il vincitore è stato l’atleta che segue una
dieta vegana, Antonio Di Manno in 32h36’, precedendo lo sloveno Andrej Tepina
34h10’ e il ceco Michal Cinciala 35h28’. Giù dal podio e secondo italiano il
giovanissimo Matteo Pieri, classe 1992, 36h49’.
Di seguito, approfondiamo l'esperienza di
Veronica attraverso risposte ad alcune mie domande.
Soddisfatta
del risultato alla UMS?
Cosa porti a casa e cosa lasci lì? È, è stata e sarà la mia gara
preferita, sicuramente la rifarò, è una gara credo in una parola consumante ma
nello stesso tempo mi ha dato tantissimo l’anno scorso, quest’anno, e mi ha
aiutata tantissimo a ritrovare me stessa dopo un periodo in cui ho fatto fatica
a credere un po’ a quello che potevo fare, a quelle che erano le mie
possibilità e capacità. L’ho fatta e mi sono fatto dare il numero 22 come
pettorale perché è il giorno di nascita della mia mamma e il numero 22 mi
accompagna e mi ha accompagnato per tanto tempo, quindi volevo portarlo
all’arrivo.
Per
Veronica è la seconda partecipazione e per la seconda volta arrivata in seconda posizione, aveva già partecipato il 10-12 settembre 2021 con il crono di 48h02’30” preceduta
da Mirela Hilaj 46h30’.
A
chi la dedichi?
Dedico questa gara a me stessa innanzitutto perché sono stata capace di non
mollare, ho resistito, la dedico a mio padre e mia madre che hanno creduto in
me, mi hanno sempre lasciata libera quando corro porto le maglie a mio padre
che non corre, non l’ha mai fatto ma è la persona più vicina a me.
Sei
riuscito a stenderti e chiudere gli occhi durante la gara? Durante la gara ero molto stanca la
prima notte, la seconda notte ho usato la strategia corri 3’ dormi 3’, mi
appoggiavo alla macchina di un amico che mi ha aiutata la prima notte, ero più
tranquilla e riposavo.
Cosa
ti è mancato per la vittoria? Non ambivo, non ambisco, non ambirò alla vittoria, credo di
non averne le capacità però ambisco a migliorare, migliorare me stessa sempre
ogni volta che faccio qualcosa cerco di esaminare ed esaminarmi per capire se
ho fatto degli errori, e durante la Milano San Remo c’è molto tempo per
pensare.
Come
sei cambiata attraverso lo sport? Lo sport mi ha aiutata a rimettermi in piedi dopo un
incidente molto grave che ho avuto nel 2016 con la macchina, grazie agli
obiettivi che mi sono definita mi sono rimessa in piedi. Non ho mai pensato di
non sfruttare la seconda possibilità che mi è stata offerta. Lo sport mi
permette di non avere dolori, quasi tutti i giorni mi alzo con i dolori alla
gamba, alle orecchie, ma quando mi metto le scarpe, mi tutto in piscina o salgo
in bici passa tutto, questa è la magia dello sport.
Lo
sport aiuta a mettersi e rimettersi n moto, a riorganizzarsi sempre a
rimodulare obiettivi, mete e sogni, a ritrovare se stessi, ad apprezzare ogni
momento che sia di gioia o di fatica, a rimettersi in viaggio con le risorse
residue.
Un
tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Cerco di comunicare anche ai miei
alunni, visto che sono un docente a scuola, di coltivare una passione,
moltiplicare la passione e non mollarla, cercare di entrare in quel loop dello
sport che è veramente la cosa più bella in assoluto.
Per
quali aspetti e in quali fasi potrebbe essere utile lo psicologo nello sport? Potrebbe essere untile nel momento
in cui anche tramite lo sport la persona perde la fiducia in se stesso o fa
fatica a esprime quelle che sono le sue potenzialità, magari non riesce a
vedere qualcosa di buono quando invece lo è, o se vuol migliorare il suo
risultato, ambire più in alto, non parlo per esperienza perché non ne ho fatta
ma questo è un po’ quello che credo.
Sogni
realizzati e da realizzare? Non lo so, ci penso man mano, comunque ho appena iniziato.
La
pratica di uno sport con passione e motivazione permette di inseguire mete e
sogni, giorno dopo giorno, gara dopo gara, cambiando ed evolvendo.
Una
frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? La frase di Aldo Rock ‘Ce la puoi fare, se resisti ce la fai’, credo questa sia la frase che mi ripeto sempre.
Ti
ispiri a qualcuno? Non
mi ispiro nessuno, potrei dire che ascolto tutte le settimane Radio Rock. Non
esistono condizioni sfavorevoli ma solo arrendevoli.
La
pratica dell’ultramaratona aiuta a crederci di potercela fare nonostante la
difficoltà del percorso o della gara.
Come
ti vedi tra 10 anni? Incrocio
le dita, spero di vedermi sempre più sportiva e aver conquistato tanti
traguardi.
Cosa
dà e cosa toglie lo sport? Lo sport da veramente nuova vita, toglie molto, mi ha tolto
alcune relazioni ma me ne ha dato di altre; quindi, il bilancio è sempre
assolutamente positivo.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
2 commenti:
Veronica è 1 persona eccezionale veramente sotto tutti i punti di vista! Per la salute, per la voglia di rimettersi in gioco,per lo sport, per le sue prove di resistenza psicogica,per tutto cio che ha nel cuore. Rossella
Grazie Rossella ti abbraccio forte
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