lunedì 8 maggio 2023

Enrico Bartolotti 2° al Campionato Italiano 50km 2023 in 3h06’47”

 La 50 di Romagna mi ha dato tante gioie e tante conferme per il futuro 
Matteo SIMONE 
 

Il 25 aprile 2023 si è svolta la 50 Km di Romagna, corsa su strada valida quale Campionato Italiano FIDAL e UISP, con partenza e arrivo a Castel Bolognese (RA). 

Il vincitore assoluto è stato il keniano Peter Wahome Murithi in 2h49’24”, precedendo il francese Ruel Guillaume 2h58’51”, il giapponese Haruki Okayama 3h00’06”, il marocchino Youness Zitouni 3h00’41”.  
Il titolo di Campione Italiano FIDAL e UISP è stato vinto da Alessio Terrasi, 5° assoluto in 3h02’34”, completano il podio FIDAL Enrico Bartolotti 3h06’47” e Matteo Vecchietti 3h07’55”. 
La vincitrice è stata la giapponese Mai Fujisawa 3h22’37”, precedendo la ceca Petra Pastorova 3h28’29” e Federica Moroni 3h29’18” che ottiene il titolo di Campionessa Italiana FIDAL, completano il podio del Campionato Italiano Eva Grisoni 3h31’21” e Luna Silvia 3h31’37”. Il titolo di Campionessa Italiana UISP è stato vinto da Ilaria Bergaglio 3h36’09”. 
Di seguito
, approfondiamo l’esperienza di
Enrico Bartolotti (Liferunner SSDARL) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per il 2° posto al Campionato Italiano 50km? Soddisfatto? Ciao Matteo e grazie ancora per dedicarmi il tuo tempo e la tua professionalità per raccontare la mia passione! La 50 di Romagna è stata una gara che mi ha dato tante gioie e tante conferme per il futuro, ma soprattutto tante altre grandi responsabilità da affrontare nel periodo che verrà! Inoltre, la gara si era presentata di alto livello con campioni di fama mondiale e trovarmi in mezzo a loro è stato educativo e motivante dal lato umano e sportivo. 

Ogni gara è un banco di prova, è la resa dei conti, è il termometro dello stato di salute e atletico. Soprattutto la 50 km di Romagna sembra essere un buon test per il passaggio ad altre gare di ultramaratona più lunghe e impegnative, soprattutto quest’anno dove c’erano alcuni dei migliori maratoneti e ultramaratoneti italiani e nel mondo. 
Criticità? Potevi far meglio?
È stata una gara gestita sulle sensazioni psico- motorie che avevo portato con me fino al giorno della gara e il lavoro svolto in allenamento è stato gestito bene al fronte delle avversità che presenta il percorso! Si potevano gestire molte cose in tanti altri modi ma nonostante il tempo e il dislivello presenti non posso aver rimpianti su nulla! 

Trattasi di una gara dove bisogna arrivare preparati, con allenamenti lunghi e impegnativi, anche di qualità e soprattutto collinari per affrontare le diverse salite lungo il percorso di tantissimi chilometri e quest’anno c’era anche un po’ di difficoltà dovuta a un po’ di pioggia e vento. 
Come ti sei preparato? Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti per arrivare a questa gara sono stati tanti e impegnativi dove abbiamo provato molto ritmo sul dislivello che può offrirmi la zona dove vivo. Tanta è stata ricercata la qualità negli allenamenti che al giorno della gara ero sicuro di quello che potevo ma che dovevo fare. Consiglio sempre qualità alla quantità per se stessi in tutti gli aspetti della vita la quantità di gioia arriva dalla qualità dei momenti che vivi per raggiungerla! 
Cosa e chi ti ha aiutato?
In questa ‘impresa’, e dico così perché le ultra sono imprese anche se fantastiche da vivere, mi ha aiutato come sempre il mio coach e amico Luigi Pecora che piano piano stiamo costruendo l’atleta e la persona al meglio di tutte e due le facce! Inoltre, la mia famiglia ha avuto un ruolo super fondamentale, dal lato emotivo a quello proprio pratico con mio padre in sostengo a tanti miei allenamenti lunghi. 
Cosa pensano familiari e amici di questa prestazione? La mia famiglia crede tanto in quello che faccio e vedono che la mia persona migliora giorno per giorno in tutto e possono solo che sostenermi e aiutarmi come fanno e che ne sono grato immensamente. 

Gare di ultramaratone sono davvero considerate imprese, già la maratona risulta essere una grande gara che può prevedere la crisi dopo il 30° km da gestire. La preparazione a ultramaratone prevede allenamenti lunghissimi e impegnativi, su percorsi difficili che comprendono anche lunghe salite ed è opportuno farsi seguire da persone esperte meglio se conoscenti o amici che sono facilmente e più spesso raggiungibili per valutare giorno per giorno come procedono gli allenamenti. Inoltre, c’è bisogno di essere sereni ed essere sostenuti possibilmente da familiari e amici. 
Cosa cambia ora? Adesso cambia che si sfrutterà al meglio tutta questa preparazione e dopo un periodo di riposo ci avvicineremo alla amata 100 km per provare il tempo di qualifica alla nazionale. 

Dopo un importante periodo di allenamento mirato e grandi prestazioni in gara, passando dalle 21km, maratone e ultramaratone, sembra che Enrico sia pronto per il grande salto qualitativo della 100km che potrebbe dargli il crono utile per indossare la maglia azzurra per partecipare, affiancando altri atleti italiani di alto livello, a gare di livello internazionale e mondiale. 
Cosa hai scoperto di te stesso in questa gara? Tornando alle ultra ho di nuovo riscoperto cosa può fare la mente e, preparando la propria persona al meglio sia fisicamente che mentalmente, tutto è possibile e, per le gare di lunga distanza, la mente gioca un fattore importantissimo ed è giusto allenarla tanto quanto il fisico. 

La preparazione e la partecipazione a gare durissime e impegnative di ultramaratone formano il carattere e permettono all’atleta di fare un percorso di crescita personale portando avanti piani e programmi di allenamento fisico accanto a un’adeguata preparazione mentale che include definizione di obiettivi, sviluppo di consapevolezza. Autoefficacia, gestione di eventuale stress e incremento di resilienza gestendo ogni cosa accada che si tratti di una vittoria o sconfitta, infortunio, crisi. 
Quali sensazioni hai sperimentato nel pre-gara, in gara, post-gara? Questa gara è stata tanto attesa e tanto inaspettata dal lato emotivo ma non per il risultato ma per il calore della mia famiglia, della gente al traguardo, della meraviglia del percorso e di cosa posso fare ancora col duro lavoro, sacrificio e sorriso sul volto. 
Dedichi a qualcuno questa prestazione? Voglio ringraziare tutte quelle persone che lungo la mia vita fino a ora hanno giocato un ruolo in qualche modo e che molte ho ritrovato lungo il percorso a fare il tifo per me come anche tutta la mia famiglia al traguardo! E soprattutto grazie a te che di nuovo mi permetti di scrivere una passione che mi sta portando avanti nella mia vita e spero che trascini tanti altri nella direzione giusta come me! 


Tanto calore, tifo, sostegno trasforma la persona più forte, energica, fiduciosa di poter raggiungere obiettivi, mete e sogni importanti. 

Bellissime le parole di Enrico, da cui si evince anche un sincero altruismo e lo ringrazio per il tempo dedicato e la continua fiducia. 


Matteo SIMONE 

Psicologo, Psicoterapeuta 

380-4337230 - 21163@tiscali.it 

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html  

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