Una frase che ripeto spesso tra me e me: ‘devi farcela’
Matteo SIMONE
Tra le donne ha vinto Anna Ciccone (A.S.D. Locorotondo), precedendo Lucia Marseglia (A.S.D. Grottaglie Bike) e Annalisa Busto (ASD Tekno Bike Putignano).
Il vincitore assoluto è stato Rosario Signorello (A.S.D. Madonie Bike), precedendo angelo Tagliente (Bikemania A.S.D) e Nicola Pugliese (Team Eracle).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Annalisa busto attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio percorso sportivo è iniziato nel 2020 iniziando con la mountain bike, percorrendo le strade ‘off road’ e sentieri; grazie a essa ho capito che potevo puntare al massimo: decisi di comprare la bici da strada e feci il primo giro con il mio gruppo avanzando verso Polignano a Mare, tappa molto ambita dai ciclisti amatori. Non pratico solo ciclismo, dal febbraio 2021 iniziai a correre togliendomi tante soddisfazioni, iniziando dai 5 km, verso i 10 e addirittura la mezza maratona!
Un percorso sportivo relativamente recente con ottimi risultati, mettendosi sempre in gioco e confrontandosi con altri atleti e apprendendo dall’esperienza.
Nello sport cosa e/o chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Nello sport è molto importante ‘tener testa’ e ti devi prefissare degli obiettivi, solo in questo modo arrivi in alto.
La chiave numero uno per il successo è fissare degli obiettivi a breve, medio e lungo tempo, prepararsi per portarli a compimento credendoci, impegnarsi giorno dopo giorno con determinazione.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Nel mio percorso sportivo i miei familiari mi sostengono in parte; i miei amici apprezzano i miei traguardi e mi spronano in altri più grandi.
Un passo alla volta, alzando l’asticella gradualmente e possibilmente con il sostengo di familiari e amici.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Le capacità le dimostri in una gara e il tuo avversario è ‘te stesso’, grazie a questo superi il limite. È molto importante portare a termine la gara e gestire le energie nel modo opportuno.
Bisogna crederci sempre con autoconsapevolezza delle proprie capacità e caratteristiche, potenziando gli aspetti critici e cercando di fare sempre del proprio meglio.
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima di ogni gara entro in ansia, lo ammetto. Cerco in ogni modo di non pensarci; il pre-gara sono molto tesa e aspetto il ‘via’ per correre verso un sogno. . . Dopo una gara sento l’emozione di aver partecipato e di aver tagliato il traguardo con un risultato molto importante sia per me che per il team che rappresento.
Ogni gara è un mettersi in gioco, mettersi alla prova, confrontarsi con altri, conseguire un piccolo sogno, una mattonella che crea un atleta maturo e consapevole.
Nella pratica dei tuoi sport quali sono le difficoltà e i rischi? Si, ci sono difficoltà e rischi, nel ciclismo praticando mtb bisogna far attenzione a non cadere; invece, nel settore strada, al traffico e saper gestire la bici; nella corsa bisogna scegliere il paio di scarpa adatta al proprio piede e cercare di assumere la posizione giusta della corsa e inizialmente iniziare a gradi con il kilometraggio.
Trattasi di due sport complementari dove poter trovare un sano equilibrio, la bici su due ruote sperimentando il cavarsela, il restare su due ruote percorrendo strade e sentieri in pianura, salite e discese così com'è la vita fatta di periodi e momenti felici e meno felici e bisogna starsi sempre con la consapevolezza che tutto passa, tutto possiamo sistemare da soli o con l’aiuto di qualcuno più esperto.
Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Ebbene sì, ci vogliono le abilità fisiche. Bisogna allenarle in palestra, a esempio nel mio caso, per la bici, la forza nelle gambe e nelle braccia; nella corsa bisogna allenare la forza ‘esplosiva’. L’abilità mentale è saper affrontare il limite senza paura, l’unico obiettivo è pensare a terminare la gara e non pensare ai lati negativi.
Cosa c’è dietro un successo? Dietro un successo ci sono tanti allenamenti, una preparazione in palestra grazie ai miei coach. È molto importante tener costanza ... solo così ti dà molte soddisfazioni.
Bisogna sapersi allenare potenziando e sviluppando ogni aspetto che può essere importante e fondamentale, forza e resistenza, esplosività ed elasticità, ma soprattutto allenare ben la parte mentale considerando la consapevolezza di ciò che vogliamo fare e come lo vogliamo fare, sviluppando autoefficacia in noi stessi, incrementando la resilienza accettando, affrontando, gestendo e superando crisi, difficoltà, criticità.
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Nel mio sport capita che dopo tante vittorie o dopo un infortunio ti butti giù e non capisci il motivo; in questo caso l’intervento di uno psicologo serve nella crescita dell’atleta.
La tua gara più difficile? La gara difficile è stata quella di Molfetta per via di un piccolo ritardo non ho potuto far riscaldamento e per un atleta è molto importante, dopo il sesto km ho sentito un leggero strappo muscolare, fortunatamente grazie al supporto dei miei amici pur appartenendo a un’altra squadra sono stati di grande aiuto per terminare la gara. La condizione psicologica è molto importante nel pre-durante e verso la fine della gara.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? È molto importante che i ragazzi praticano sport: essa ti permette di star bene psicologicamente e di scaricare tutta la tensione e di stringere tante amicizie, allo stesso tempo ti mantiene in forma.
La pratica di una disciplina sportiva è una grande opportunità di conoscenza di se stessi e degli altri, un modo per fare cose insieme, condividere sfide, fatiche, gioie.
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Sinceramente no, seguo tutti i ciclisti e atleti e tutto questo mi aiuta a crescere.
Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Una frase che ripeto spesso tra me e me: ‘devi farcela’, solo in questo modo capisci come affrontare un obiettivo.
Sogni realizzati e da realizzare? Un sogno da realizzare è di diventar un punto di riferimento per gli atleti, di allenarli e di essere di supporto sia nei momenti di gioia e nei momenti negativi. Proprio per questo motivo ho preso la prima certificazione da Personal Trainer di I livello.
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Per me lo sport non mi toglie nulla al momento, perché bisogna sapersi organizzare solo in questo modo concili sport, lavoro e studio.
Bisogna trovare un giusto equilibrio, gestire i vari ambiti della propria vita, dallo studio al lavoro, famiglia, relazioni, tutto si può fare sapendosi organizzare.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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