La mia più grande sostenitrice, mia madre
Matteo Simone
Il 4 luglio 2023 ha avuto inizio la Badwater Ultramarathon in California con partenza su un percorso di 135 miglia (circa 217 km).
Il vincitore assoluto è stato una donna, la statunitense Ashley Paulson in 21h44’35”, precedendo Simen Holvik che ha vinto la gara maschile in 22h2’08”.
Da menzionare i seguenti atleti: la più giovane di sempre, Kaylee Frederick (18 anni) 40h06’43”; la più anziana di sempre Linda Quirk (70 anni) 45h04’42”, l’atleta cieco e sordo Aaron Hale 42h19’49”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Viktoria Brown (13^ assoluta e 4^ donna) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Hai corso la “Badwater”? Quali persone ti hanno aiutato? Avevo un equipaggio di 4 persone che mi hanno aiutato alla “Badwater”, ognuno ha portato le proprie competenze. È necessario avere un minimo di 2 e un massimo di 4 persone. Sono stata molto fortunata che 4 fantastici membri dell'equipaggio mi abbiano aiutato, 3 dei quali mi hanno anche seguito per le ultime 100 miglia della gara quando è consentito.
Gare lunghissime e difficilissime per percorso e clima avverso richiedono una crew in grado di sostenere, dare supporto, offrire cambi di vestiario ed equipaggiamento adeguato, fornire integrazione alimentare e possibilmente quando è ammesso fare tratti insieme di corsa e soprattutto è importantissimo la parte finale dove c’è bisogno di essere lucidi e motivati.
I momenti più difficili? C'è stato un tratto molto impegnativo tra 90-118 miglia (140-190 km) e poi ovviamente l'ultima mezza maratona è tutta su una montagna, relativamente ripida; quindi, mi ci sono volute circa 5 ore.
Si mettono in conto crisi e difficoltà in care di tantissime ore con pendenze e tanta difficoltà, ma si è abituati a gestire tutto soprattutto per chi corre per gare di più giorni.
A chi la dedichi? La mia famiglia, che mi permette di inseguire i miei sogni atletici, e la mia più grande sostenitrice, mia madre.
Quali sensazioni ed emozioni hai provato in questa gara? Le emozioni, alti e bassi, si sono scatenate in questa gara. È tutto molto grezzo perché le condizioni sono così estreme. È stato tutto molto intenso e molto diverso da qualsiasi altra gara che abbia mai fatto prima.
Una gara davvero durissima per le condizioni climatiche di troppo caldo che mettevano a dura prova soprattutto con il passare dei tantissimi chilometri e i dislivelli altimetrici.
Come hai superato i momenti difficili? Mi sono appoggiato al mio equipaggio per il supporto. Il mio allenatore Gregg era uno di loro e la sua incrollabile calma e supporto sono stati una parte enorme del mio successo.
Altre volte abbassi la testa e continui ad andare avanti. Ogni passo ti avvicina di un passo al traguardo.
Utilissima e interessante testimonianza di Viktoria, avere a disposizione in gara il proprio allenatore da più sicurezza, il resto bisogna farlo da soli con l’esperienza acquisita nel corso di altre gare portate a termine e ritenute estreme, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, crisi dopo crisi, fino alla fine.
Consigli o sconsigli questa gara? È sicuramente una gara molto impegnativa, i requisiti di iscrizione sono severi ma la consiglio assolutamente. È un'esperienza come nessun'altra.
Una gara durissima dove per partecipare bisogna essere selezionati in base a precedenti esperienze di partecipazioni a gare di ultramaratona considerate estreme.
Ma comunque sono esperienze uniche che possono lasciare, il segno, posso arricchire, posso trasformare in positivo una persona., posso fare scoprire risorse nascoste.
C'era il rischio di arrendersi, fermarsi, ritirarsi? Trovo che il limite di 48 ore sia generoso, quindi non ho mai avuto dubbi sul fatto che avrei finito la gara, era solo una questione di quanto velocemente.
Un messaggio agli atleti che vogliono partecipare a questa gara? È una strada collinare ultra in condizioni di caldo estremo; quindi, l'allenamento in salita e l'allenamento in calore devono essere due dei principali elementi di preparazione per chiunque voglia finire con successo.
Tutto chiaro, difficoltà estreme di salite e caldo estremo che si possono allenare e gestire, il messaggio è che si può fare con attenzione e preparazione oculata.
Cosa hai scoperto su te stessa correndo la “Badwater”? Mi ha fatto pensare a cosa voglio ottenere da queste gare o cosa cerco quando mi metto di fronte a queste sfide. Non so ancora davvero la risposta.
In effetti non si sa veramente cosa spinge atleti ad affrontare sfide estreme, un istinto a mettersi in gioco, a mettersi alla prova, alimentato dall’elevato senso di autoefficacia, dal voler superarsi sempre, una ricerca di se stessi nell’estrema difficoltà, come rinascere sempre, più forti, motivati, consapevoli. Esperienze mistiche.
Ti sei ispirato a qualcuno? Il mio capo squadra, Pam Smith, è stata la terza donna in questa gara l'anno scorso e la ammiro per molte ragioni.
L’11-12 luglio 2022 Pam Smith si è classificata 9^ assoluta e 3^ donna alla Badwater Ultramarathon (USA) 135mi in 30h11’10” ed è bello che quest’anno si sia messa a disposizione per aiutare un’amica atleta a portarla a termine in quasi lo stesso tempo.
In effetti per andare sempre avanti, focalizzati, consapevoli è importante focalizzarsi su se stessi, sul respiro, sul momento presente, senza fretta, passo dopo passo, crisi dopo crisi.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? La mia prossima gara è il Campionato del Mondo di 48 ore in Inghilterra ad agosto. Sono il campione in carica e mi aspetto di fare ancora bene. Poi cercherò di affrontare nuovamente il mostro di una gara di 6 giorni a settembre all'EMU in Ungheria, che è uno dei miei obiettivi principali per la stagione.
Tra il 3 e il 5 settembre 2022 Viktoria è diventata campionessa mondiale 48h corsa su strada con 314,282 km classificandosi 1^ tra le donne e 2^ assoluta al “1st GOMU 48 Hour World Championships (USA). Il vincitore assoluto è stato il Mongolo Budjargal Byambaa km 335,021. Al 3° posto e 2^ donna si classifica Lisa Devona 312.687 km.
Tra l’11 e il 13 agosto 2023, si svolgerà il Campionato del Mondo 48 ore a Gloucester in Inghilterra.
Dal 12 al 18 marzo 2023 si sono svolti i Campionati del Mondo della 6 Giorni di corsa su strada “1^ GOMU 6 Days World Championship”. Tra le donne ha vinto l’ungherese/canadese Viktoria Brown 685,379 km, precedendo la rumena Mara Alexandra Guler-Cionca 646,418 e l’ungherese Krisztina Drabik 622,875.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Viktoria Brown 13^ assoluta e 4^ donna alla Badwater Ultramarathon 217km
I was very lucky that 4 amazing crew members helped me
Matteo Simone
Did you run the “Badwater”? What people have helped you? I had a crew of 4 people who helped me at Badwater, each brought their own skill sets. You are required to have a minimum of 2 and a maximum of 4 people. I was very lucky that 4 amazing crew members helped me, 3 of whom were also pacing me for the last 100 miles of the race when it is allowed.
The most difficult moments? There was a very challenging stretch between 90-118 miles (140-190km) and then of course the last half marathon is all up to a mountain, relatively steep, so that took me around 5 hours.
Who do you dedicate it to? My family, who allow me to chase my athletic dreams, and my biggest supporter, my mom.
What sensations and emotions did you experience in this race? The emotions, high and lows were wild at this race. It is all very raw because the conditions are just so extreme. It was all very intense and very different from any of the other races I have ever done before.
How did you overcome any difficult moments? I leaned into my crew for support, my coach, Gregg was one of them and his unshakeable calmness and supportiveness was a huge part of my success. Other times you just put your head down and keep moving forward. Every step brings you one step closer to the finish line.
Do you recommend or advise against this race? It is definitely a very challenging race, the entry requirements are strict but I would absolutely recommend it. It is an experience like no other.
Was there a risk of giving up, stopping, withdrawing? I find the 48-hour cut-off generous so there was never a question in my mind that I would finish the race, it was just a question of how fast.
A message to the athletes who want to participate in this race? It is a hilly road ultra in extreme heat so hill training and heat training have to be two of the major elements of preparation for anyone who would like to finish successfully.
What did you discover about yourself running badwater? It made me think about what I want to get out of these races or what I'm searching for when I put myself through these challenges. I don't really know the answer yet.
Were you inspired by someone? My crew chief, Pam Smith was 3rd female at this race last year and I look up to her for a lot of reasons.
One word or phrase that helped you end badwater? "Inspire".
Next goals? dreams to come true? My next race is the 48-hour World Championship in England in August. I'm the defending champion and I expect to do well again. Then I will try to tackle the monster of a 6-day race again in September at EMU in Hungary, that is one of my main goals for the season.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Nessun commento:
Posta un commento