sabato 29 luglio 2023

Silvia A. Trigueros Garrote ha vinto 3 volte il Tor des Geants 330km 24.000D+

 È stato bello essere la prima persona a vincere il Tor 3 volte di fila 
Matteo SIMONE 
 

Silvia Ainhoa Trigueros Garrote (Team Scarpa) ha vinto tre volte il Tor des Geants 330km Endurance Trail della Valle d'Aosta: 2018 - giorni 15h5031”, 2019 - 3giorni 13h2315” e 2021- 3 giorni 17h5750”. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Silvia attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Cosa significa per te vincere il Tor des Geants per 3 volte? È stato bello essere la prima persona a vincere il Tor 3 volte di fila, anche se per me la cosa più importante è sempre stata il tempo, la posizione può variare a seconda del livello dei corridori che ci sono. 
La tua gara più dura? Senza dubbio il mio primo Tor des Geants, a livello fisico è stato il più duro. 

La prima partecipazione di Silvia al Tor des Geants risale al 2016 dove si classificò 5^ tra le donne in 4 giorni 13h20’56”. Inoltre, vanta 2 secondi posti, nel 2017 in 4 giorni 1h43’06” dietro Lisa Borzani 3 giorni 17h40’24” e nel 2022 in 3 giorni 12h58’55” dietro la britannica Sabrina Verjee 3 giorni 8h19’38”. 
Silvia detiene il secondo, terzo e quarto miglior tempo femminile al Tor des Geants, meglio di lei ha fatto solamente Sabrina Verjee. 
A chi li dedichi?
Non sono una da dedicare alle gare, l'ho fatto in pochissime occasioni, ma lo dovrei fare senza dubbio ad Asier, mio ​​marito, visto che senza di lui non credo che avrei ottenuto questi risultati al Tor. 
Come hai superato la crisi, le sconfitte, gli infortuni? Ho sempre avuto il supporto di mio marito, lui sa relativizzare le situazioni, ci sono davvero altre cose più importanti nella vita, questo per me è solo un hobby. 
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e alle tue prestazioni? Il mio più grande sostegno è mio marito, mi incoraggia, mi motiva. Ho il mio allenatore Kepa Larrea e la mia nutrizionista Aurora Cid, siamo una bella squadra. 

La patica dell’ultratrail comporta molte ore in allenamento e in gara anche le competizioni durano tantissime ore e a volte, come nel caso del Tor des Geants, anche più giorni, c’è bisogno di comprensione, supporto, sostegno, tifo di parenti e amici e di essere sereni. 
L’atleta non è solo, per ottenere la
peak performance è opportuno affidarsi a più figure professionali per curare diversi aspetti.
 
Riesci a riposarti un po' durante la gara? Ogni edizione mi fermo meno, non riesco a dormire ma posso riposare. 

Si fa sempre meglio gara dopo gara, dopo la prima partecipazione dove ha impiegato più di 4 giorni arrivando 5^ nel 2016, Silvia ha fatto sempre meglio, arrivando 2^ l’anno successiva e poi vincendo per tre edizioni consecutive e all’ultima edizione del 2022 anche se non l’ha vinto ma è arrivata seconda comunque è stata per lei l’edizione più veloce. 
Gli allenamenti più importanti? Le gare a cui partecipo durante l'anno sono il mio miglior allenamento. 
Che consiglio daresti a chi vuole correre il Tor
des Geants?
Che il tuo obiettivo è finire e goderti il ​​tour e la gentilezza dei volontari. 

Ogni gara è un test ma anche un’opportunità di allenamento e test per le gare successive più impegnative e sfidanti. Belle le parole di Silvia nei confronti dei volontari che restano a disposizione per sostenere gli atleti che passano stanchi e a volte confusi, disorientati. 
Cosa pensano la tua famiglia e i tuoi amici della tua attività di atleta? Sono tanti anni che gareggio e penso che chi mi sta intorno sia orgoglioso dei miei risultati e dei miei amici, quasi tutti praticano sport quindi è normale. 
Quali caratteristiche e qualità possiedi come atleta? Mi dicono sempre che sono abbastanza costante e regolare, non sono esplosiva ma riesco a tenere il passo per molte, molte ore. 

Essere costanti e non disperdere energie preziose è la chiave del successo nelle gare di endurance, bisogna sapersi gestire e centellinare le energie fino al traguardo. 
Pensi che lo psicologo sia utile nel tuo sport? Per quali aspetti e quali fasi?
Sì, non so se uno psicologo o chi ti circonda che ti mette i piedi per terra. È facile alzarsi tra le nuvole quando escono i risultati e lasciarsi illudere da chi ti circonda, ma devi essere consapevole che ci sono molti momenti brutti ed è importante avere persone intorno a te che si prendono cura di te e ti aiutano per non demoralizzarsi. 

Bisogna faticare e impegnarsi duramente per ottenere risultati desiderati, difficili, sfidanti ma non impossibili ed è difficile essere sempre in forma e vincenti, bisogna saperci stare con quello che c’è in ogni momento, saper accettare ogni situazione che sia di vittoria o di sconfitta, possibilmente confrontarsi con amici, familiari, professionisti per restare sempre umili e con i piedi per terra, soprattutto se non si è professionisti ma si pratica sport per puro piacere, passione, motivazione.  
La gara della tua vita, dove hai vissuto le emozioni più belle?
Uh, non saprei dire, forse la prima volta che ho vinto un "Txapela" dove vivo. 
Un messaggio per incoraggiare le persone a fare trail e ultratrail? Ognuno dovrebbe cercare il motivo che lo spinge a farlo, la salute, il distacco dai problemi quotidiani. ….. Se c'è qualcosa che ti appaga davvero, lo farai.   
Ha un modello di riferimento, qualcuno che la ispira? Nessuno è mai stato un modello, ma ultimamente sono stata molto ispirato da due ciclisti, Van Aert e Van der Poel: penso che sia impressionante che dopo tanti anni di lotta l'uno contro l'altro continuino a farlo, penso che debba essere mentalmente estenuante e sembra che questo li motivi di più, penso che sia ammirevole.  

Wout Van
Aert (classe 1994) ciclocrossista e ciclista su strada belga, professionista dal 2016. Nella specialità del ciclocross ha vinto tre titoli mondiali consecutivi (2016, 2017 e 2018), oltre a tre Coppe del mondo, un Superprestige, tre Bpost Bank/DVV Verzekeringen Trofee e cinque titoli nazionali. Su strada ha vinto una Strade Bianche, una Milano-Sanremo, una Gand-Wevelgem, un'Amstel Gold Race, due edizioni della E3 Saxo Bank Classic, nove tappe al Tour de France e tre campionati nazionali, uno in linea e due a cronometro; vicecampione del mondo a cronometro nel 2020 e nel 2021, e vicecampione del mondo in linea nel 2020, medaglia d'argento in linea ai Giochi olimpici di Tokyo 2020.
 
Mathieu van der Poel (classe 1995) ciclista su strada, ciclocrossista e mountain biker olandese di origini francesi. Nella specialità del ciclocross ha vinto cinque titoli mondiali Elite (nel 2015, 2019, 2020, 2021 e 2023), una Coppa del mondo, tre titoli europei, quattro Superprestige e due DVV Verzekeringen Trofee. Su strada, argento in linea ai campionati europei (nel 2018), ha vinto un'edizione della Milano-Sanremo (nel 2023), due del Giro delle Fiandre (nel 2020 e 2022), una della Parigi-Roubaix (nel 2023), una tappa al Giro d'Italia e una al Tour de France; nel cross country in mountain bike è stato invece bronzo ai campionati del mondo 2018 e campione europeo 2019.  
Una parola o una frase che ti aiuta a crederci e ad andare avanti?
Fallo perché ti piace, non per gli altri. 

La motivazione intrinseca, il piacere di farlo, permette di impegnarsi duramente in allenamento e in gara, molto meglio che la motivazione estrinseca, ricevere ricompense, essere giudicato bravo, ottenere riconoscimenti altrui. Entrambe, motivazione intrinseca ed estrinseca ancora molto meglio, per continuare a impegnarsi nonostante eventuali crisi, sconfitte, infortuni rialzandosi sempre e rimodulando sempre piani, programmi, obiettivi. 
Prossimi obiettivi? Quest'anno proverò nuove gare come la Dragons Back con 6 tappe e gare non contrassegnate.  

La Montane Dragon's Back Race, considerata la corsa in montagna più dura del mondo, si svolgerà da lunedì 4 a sabato 9 settembre 2023, dal Castello di Conwy al Castello di Cardiff 380 km, 17.400 metri di dislivello in 6 giorni, nel selvaggio del Galles. 
Tra il 21 e il 23 luglio 2023 Silvia ha corso anche la
2^ Cervino Matterhorn Ultra Race 173km trail arrivando terza donna in 36h55’03”, preceduta da Lisa Borzani 34h04’28” e dalla vincitrice Elisabetta Negra 31h24’40”.
 
Sogni realizzati e da realizzare? A parte la Diagonal des Fous, che è una gara che mi piacerebbe fare, penso di aver partecipato alle gare che avrei voluto, ma ci sono tante gare da fare e tra queste mi piacerebbe anche partecipare alla Swiss Peak e continuare a divertirmi. 

Dal 19 al 22 ottobre 2023 si svolgerà la Diagonale des Fous, una delle quattro gare organizzate nell'ambito del Grand Raid, è considerato il principale ultra-trail organizzato dall'associazione Grand Raid sull'isola di Reunion, nell'Oceano Indiano, considerata una delle più difficili al mondo nel suo genere. La partenza è nel sud dell'isola, a Saint-Pierre, inizia la gara con una salita del massiccio del Piton de La Fournaise, un vulcano attivo. L'arrivo nel nord dell'isola allo stadio La Redoute di Saint-Denis, 165 km con un dislivello di circa 10.000 metri. 
Dal 3 al 10 settembre 2023 si svolgerà la SwissPeaks Trail, 360 km con panorami delle vette più alte che si affacciano sul Vallese, dai ghiacciai al lago di Ginevra, vette dei “4.000” delle Alpi, un Ultra-trail considerato tra i più difficili al mondo. 
 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 
21163@tiscali.it +393804337230 

 
Silvia Ainhoa Trigueros Garrote tre volte vincitrice del Tor des Geants 330km 
Fue algo bonito ser la primera persona que ganaba de forma consecutiva 3 veces el Tor Matteo SIMONE 
 
¿
Qué significa para ti ganar el Tor des Geants per 3 volte?
Fue algo bonito ser la primera persona que ganaba de forma consecutiva 3 veces el Tor, aunque para mi siempre lo mas importante ha sido el tiempo, el puesto puede variar el funcion del nivel de corredores que haya. 
¿A quién se los dedicas? No soy de dedicar carreras, lo he hecho en muy contadas ocasiones, pero si lo tendria que hacer sin duda a Asier, mi marido, ya que sin el no creo que hubiera obtenido estos resultados en el Tor. 
¿Eres capaz de descansar un poco durante la carrera? Cada edición he ido parando menos, dormir no consigo pero descansar si. 
¿Los
entrenamientos más importantes?
Las carreras en las que voy participando durante el año son mi mejor entrenamiento. 
¿Qué consejo le daría a aquellos que quieren correr el Tor des Geants? Que su objetivo sea terminar y disfrutar del recorrido y de la amabilidad de los voluntarios. 
¿Qué y quién contribuye a su bienestar y rendimiento? Mi mayor apoyo es mi marido, me anima, me motiva. Cuento con mi entrenador Kepa Larrea y mi nutricionista Aurora Cid, hacemos un buen equipo. 
¿Qué opinan tus familiares y amigos de tu actividad como deportista? Llevo bastantes años compitiendo y mi entorno creo que estan orgullosos de mis resultados y mis amigos, casi todos hacen deporte por lo que es algo normal. 
¿Qué características y cualidades posees como atleta? Siempre me dicen que soy bastante constante y regular, no soy explosiva pero si capaz de mantener el ritmo durante muchas, muchas horas. 
¿
Crees que el psicólogo es útil en tu deporte? ¿Para qué aspectos y qué etapas?
 Si, no se si un psicoloco o un entorno que te ponga los pies en la tierra. Es facil subirse a las nubes cuando los resultados salen y dejarse aludar por el entorno, pero hay que ser consciente de que hay muchos momentos malos y ahi es importante tener gente cerca que se preocupe por ti y te ayude a no desmoralizarte. 
La carrera de tu vida, ¿dónde experimentaste las emociones más hermosas? Uf, no sabria decirlo, tal vez la primera vez que gane una "Txapela", en donde vivo. 
¿Tu carrera más dura? Sin dura mi primer Tor des Geants, a nivel fisico fue de lo mas duro. 
¿
Cómo superó la crisis, las derrotas, las lesiones?
Siempre he contado con el apoyo de mi marido, sabe como relativizar las situaciones, realmente hay otras cosas mas importantes en la vida, esto es solo un hobby para mi. 
¿Un mensaje para animar a la gente a hacer trail y ultratrail? Cada persona debe buscar la razon que le motiva a hacerlo, la salud, la desconexion de los problemas diarios.....si hay algo que te llena realmente, lo haras. 
¿Tienes un modelo a seguir, alguien te inspira? Nunca he sido de modelos, pero ultimamente me inspiran mucho dos ciclistas Van Aert y Van der Poel, me parece impresionante que tras tantos años enfrentandose mutuamente sigan haciendolo, creo que mentalmente debe ser agotador y a ellos parece que les motiva mas, me parece algo admirable. 
¿Una
palabra o frase que te ayude a creerla y seguir adelante?
Hazlo porque te gusta, no por los demas. 
Próximos objetivos? ¿Sueños realizados y por realizar? Este año voy a probar carreras nuevas como la Dragons Back de 6 etapas y carreras sin marcar. Salvo la Diagonal des Fous que es una carrera que me gustaria hacer, creo que he participado en las carreras que he querido, pero hay muchas carreras por hacer y entre ellas tambien me gustaria participar en la Swiss Peak. Y seguir disfrutando. 

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 
21163@tiscali.it +393804337230 

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