Se non ci riusciamo, riproviamo
ancora e ancora, sorridendo, senza tensione; senza scoraggiarci, continuiamo a
ripetere l’esercizio. (1)
Nei
contesti lavorativi, negli ambienti sportivi, negli interventi durante le
emergenze derivanti da catastrofi, tragedie, si richiede sempre più prestazioni
ottimali, la cosìdetta performance, la prestazione eccellente da parte delle
persone coinvolte, che siano dipendenti, sportivi, soccorritori.
Come
fare per incrementare tale performace?
E’
importante prima di tutto valutare cosa si fa, come lo si fa, quanto è valido,
è produttivo quello che si fa.
Bisogna
fare un monitoraggio, una valutazione delle persone coinvolte, di come sono
composti i team che siano aziendali, sportivi, squadre di soccorritori. E’ utile
comprendere quali sono le risorse, le caratteristiche, le qualità occorrenti
nei diversi contesti, nelle diverse fasi, cercare di potenziare, rafforare
quelle che si posseggono già, sviluppare quelle che non si posseggono.
Si
possono creare occasioni di incontro, confronto, per poter parlare, discutere,
fare esperienza, per poter insegnare e far apprendere le buone prassi che
portano all’eccellenza nei diversi settori e nelle diverse fasi del processo
produttivo, sportivo, di intervento in contesti emergenziali.
Sheil
J. Costello nella prefazione al suo libro Gestire e migliorare le performance (2)
spiega: “Una gestione efficace della performance in un contesto d’impresa
significa informare i dipendenti di quanto ci si aspetta da loro, valutare le
loro prestazioni ed elaborare insieme modalità per migliorarsi e crescere. Solo
a questo punto potranno contribuire al meglio, sfruttando tutte le loro
capacità e sentendosi parte integrante dell’organizzazione aziendale”.