Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più
ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l'autoefficacia
dell'atleta.
L’importanza
del’autoefficacia nel raggiungere l’obiettivo emerge anche da
un’intervista ad un pugile nel libro City di Alessandro
Baricco:
- Io avevo il campionato del mondo ficcato in testa dal primo giorno che sono entrato in palestra… mi importava di salire fino a lassù, proprio in cima, campione del mondo…. che ambizione, quando sei un ragazzo puoi sognare delle cose… ci credi veramente, magari la gente ti odia perché sei presuntuoso, o sembri un pazzo megalomane, ed è tuttto vero, ma dentro… cristo che forza lì dentro, una forza bella, vita allo stato puro.
- Dopo cinque anni di pugilato professionistico, con un record di 35 vittorie e una sola sconfitta, diventasti lo sfidante ufficiale di Buttler, per il mondiale. A Cincinnati, quel giorno, tu gli togliesti la corona di campione del mondo, mandandolo altappeto a trentadue secondi dalla fine del match.
- Il round più bello della mia vita, tutto in apnea, una meraviglia. (1)
- se un atleta valuta di non essere sufficientemente in grado di raggiungerlo, difficilmente sarà motivato a impegnarsi in un’attività frustrante;
- la fiducia in sé stesso influenza direttamente la percezione della difficoltà del compito e la successiva prestazione;
- obiettivi troppo facili e poco incentivanti inducono demotivazione.
(Obiettivi, Risorse ed
Autoefficacia) si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e
le risorse per raggiungerlo. E’ importante riuscire a vedersi con
l’obiettivo raggiunto.
Utilizzando il modello O.R.A.
Aiutare la persona a sviluppare una fiducia in se stesso per un
impegno imminente.
Attraverso l’ipnosi Ericksoniana si chiede di immaginarsi poi
avanti nel tempo con l’obiettivo raggiunto:
Come ti vedi avendo già raggiunto l’obiettivo? Dove? Con chi? Come
ti senti? Come è stato raggiungere l’obiettivo? Cosa hai fatto?
Chi ti ha aiutato? Quali sono state le tue risorse? Come hai
iniziato? Da dove sei partito? Quali difficoltà hai incontrato? Come
le hai superate?
Sì passa al lavoro di Gestalt con la tecnica della “sedia vuota”:
“tu sei avanti nel tempo e hai raggiunto l’obiettivo, visualizza
l’altro te stessa/o davanti a te con obiettivo ancora da
raggiungere, digli come hai fatto tu a raggiungerlo e come può fare
lui”; “cambia sedia e diventa te con obiettivo da raggiungere,
hai sentito cosa ti ha detto te stesso avanti nel tempo? Sei disposto
ad impegnarti? Quanto credi in te stessa?”.
Si lavora poi sull’autoefficacia personale attraverso la ricerca,
attraverso l’ipnosi Ericksoniana di passate prestazioni positive,
di individuazione di modelli vincenti, di ricerca di feedback
positivi.
L’autoefficacia
è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, o
in altre parole, di raggiungere un certo livello di prestazione.
L’autoefficacia
viene definita dallo psicologo Albert Bandura come “la fiducia che
una persona ripone nella propria capacità di affrontare un compito
specifico”.
Importanti
dati di ricerca sottolineano come le persone con forti convinzioni di
autoefficacia sono sicure di potersi esprimere al meglio delle
proprie potenzialità, hanno aspirazioni ambiziose, si impegnano
nelle attività che fanno e si riprendono rapidamente dagli
insuccessi; tutti questi sono elementi importanti per una prestazione
di successo.
Identificare le risorse necessarie per una sfida attuale; quando pensa a questa situazione, di quali qualità, risorse o forze ha bisogno? Che cosa le piacerebbe credere di sé in questa situazione? Come le piacerebbe sentirsi? Che cosa preferirebbe essere in grado di fare? Cosa servirebbe per affrontare situazione impegnativa?
Altro lavoro importante in questo procedimento è l’individuazione
e l’interiorizzazione di un allenatore interno, persona reale o
virtuale, e di una squadra interna costituita da un team interno di
persone di supporto, reali o immaginarie che si stringono attorno a
voi, gridando parole di incoraggiamento, sorridendo a voi, e offrendo
consigli quando ne avete bisogno.
Riepilogando il lavoro da fare nel Modello O.R.A. è focalizzato
sull’obiettivo, le risorse occorrenti e lo sviluppo
dell’autoefficacia personale.
- Baricco A., City, Biblioteca Superpocket, Mimlano, 2004, pp. 305-313.
Psicologo
dello sport, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230
- 21163@tiscali.it
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