Psicologo dello
sport, Psicoterapeuta
Utilizzando il modello O.R.A. (Obiettivi, Risorse ed Autoefficacia)
si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e le risorse per raggiungerlo.
E’ importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto.
Attraverso l’ipnosi Ericksoniana si chiede di immaginarsi poi avanti nel
tempo con l’obiettivo raggiunto:
Come ti vedi avendo già raggiunto l’obiettivo? Dove? Con chi? Come ti
senti? Come è stato raggiungere l’obiettivo? Cosa hai fatto? Chi ti ha aiutato?
Quali sono state le tue risorse? Come hai iniziato? Da dove sei partito? Quali
difficoltà hai incontrato? Come le hai superate?
Sì passa al lavoro di Gestalt con la tecnica della “sedia vuota”: “tu sei
avanti nel tempo e hai raggiunto l’obiettivo, visualizza te stesso sulla sedia davanti
a te con obiettivo ancora da raggiungere, digli come hai fatto tu a
raggiungerlo e come può fare lui”; “cambia sedia e diventa te con obiettivo da
raggiungere, sei disposto ad impegnarti? Quanto credi in te stesso?”.
John Whitmore nel suo libro Coaching elenca alcune domande utili per
passare all’azione:
“Che cosa intendete fare?
Quando lo farete? Questa è forse la domanda più ‘impegnativa’. Tutti
possiamo avere grandi idee su ciò che ci piacerebbe fare o che faremo, ma è soltanto quando fissiamo delle scadenze
precise che la nostra azione passa a un livello di realtà.
La vostra azione vi condurrà all’obiettivo?
Chi dovrà essere al corrente dell’azione? Il coach deve pertanto
assicurarsi che venga stilato un elenco di tutte le persone che resteranno in
qualche modo coinvolte nell’azione e che si predisponga un piano per informarle
tempestivamente.
Di quale aiuto avrete bisogno? Il fatto stesso di condividere con
un’altra persona l’azione che intendete intraprendere sortisce spesso l’effetto
di rendervi più sicuri di attuarla.
Come e quando otterrete tale aiuto? Non ha molto senso desiderare un
aiuto senza compiere i passi necessari per riceverlo.” (1)
Identificare le risorse necessarie per una sfida attuale; quando pensa a
questa situazione, di quali qualità, risorse o forze ha bisogno? Che cosa le
piacerebbe credere di sé in questa situazione? Come le piacerebbe sentirsi? Che
cosa preferirebbe essere in grado di fare? Cosa servirebbe per affrontare
situazione impegnativa?
Altro lavoro importante in questo procedimento è l’individuazione e
l’interiorizzazione di un allenatore interno, persona reale o virtuale, e di
una squadra interna costituita da un team interno di persone di supporto, reali
o immaginarie che si stringono attorno a voi, gridando parole di incoraggiamento,
sorridendo a voi, e offrendo consigli quando ne avete bisogno.
Riepilogando il lavoro da fare nel Modello O.R.A. è focalizzato
sull’obiettivo, le risorse occorrenti e lo sviluppo dell’autoefficacia
personale.
(1) Whitmore
J., Coaching. Per le aziende e le persone che vogliono: crescere e apprendere,
migliorare le prestazioni, trovare scopo e significato, Sperling &Kupfer,
Torino, 2006, pp. 128-130.
Psicologo
dello sport, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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