In
un intervista su Sport di più magazinedi Gennaio/Febbraio 2013 è riportata
un’intervista a Fabrizio
Macchi, un atleta che all’età di 13 gli
viene diagnosticato un: osteosarcoma al ginocchio sinistro che gli causa
l’amputazione della gamba sinistra e, successivamente, l’asportazione del lobo
inferiore del polmone destro per via di una metastasi. Fabrizio, uscito
dall’ospedale, inizia ad impegnarsi seriamente con l’attività fisioterapica e
di riabilitazione, ma soprattutto si butta nello sport e in tutto ciò che può
aiutarlo a recuperare le forze.
Lo sport dove ha raccolto i maggiori
successi è il ciclismo: 27 titoli italiani, il record dell’ora disabili (38 km
574m), un bronzo alle Paralimpiadi di Atene nel 2004 nella gara ad inseguimento
su pista, 6 medaglie ai Campionati Europei (3 argento e 3 bronzo) e 11 medaglie
ai Mondiali (2 ori 5 argenti e 4 bronzi).
Fabrizio Macchi racconta come si
può superare ogni ostacolo e diventare campioni nello sport:
“Non esiste una vera e
propria ricetta per diventare campioni, ma esistono delle capacità che ognuno
di noi possiede che concorrono per diventare campioni, bisogna trovarle. Ecco
questo è il segreto: trovare dentro di noi la giusta strada, le giuste
motivazioni per perseguire un obiettivo che ci porti ad essere campioni nella
nostra vita. Nel mio caso la malattia ha avuto un ruolo fondamentale per
trovare in me le motivazioni per riemergere e trovare la strada per costruirmi
una seconda vita. Le doti sportive non te le regala nessuno. La mente poi fa la
differenza. La mente la puoi allenare lavorando con tenacia e voglia di
arrivare sempre più lontano, mettendosi
in discussione per migliorare ogni nano secondo. La forza dell’uomo sta proprio
lì nel perseverare l’obiettivo fino in fondo. Le cose che rendono importanti la
nostra vita sono amore, rispetto e dedizione, cosi si riesce ad essere orgogliosi
di noi stessi realizzando i propri sogni”. (2)