martedì 16 febbraio 2016

Sviluppare la resilienza per prevenire il doping

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 

Gli atleti resilienti sono meno propensi a fare uso di sostanze dopanti, ma di fronte a sconfitte e frustrazioni si mettono sotto con l’impegno, la tenacia, la forte motivazione e fanno in modo di riuscire nel loro intento o, comunque, se non riescono a tornare ai vertici possono considerare e valutare i propri limiti senza cercare di barare per superarli ed ottenere vittorie o prestazioni truccate.

La resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo” (mentre mi piego mi preparo), sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza. 

Non mollare fino all’ultimo secondo

Matteo Simone 

“Si può assaporare completamente una situazione piacevole, senza dispiacersi quando finisce perché si comprende che ogni cosa è destinata a passare.”
William Hart

Le persone dotate di alta resilienza sono flessibili, sanno adattarsi con prontezza a nuove situazioni.
Il Campione Olimpico di Takewondo, Carlo Molfetta in una intervista riportata su Idea Sport, Notiziario della Confsport Italia, spiega come ha vinto l’Olimpiade: 
Sono una persona caparbia, cerco sempre di raggiungere le mete che mi prefiggo. È la stessa caparbietà che mi ha permesso di non smettere di fare Taekwondo quando, negli anni che vanno dal 2005 al 2008, ho subito quattro interventi alle ginocchia. Quindi, il ‘Non mollare fino all’ultimo secondo’ rappresenta il mio tentativo di raggiungere il sogno che avevo da bambino.

lunedì 15 febbraio 2016

Campionato di Cross individuale e di Società Senior/Master




 

 

A Manfredonia, situata alle porte del Gargano, si può riscontrare sempre più un incremento nelle persone che praticano attività fisica con diverse modalità.

Ci sono i camminatori del Lungomare, i corridori di diversi team, tra i quali “Gargano 2000 Manfredonia”, “Manfredonia Corre”, gli ultra-camminatori eco-spirituali del Team Frizzi e Lazzi che si cimentano in distanze più lunghe e percorsi impegnativi.

Manfredonia è anche terra di triatleti, ed alcuni di questi si dilettano in distanze streme come l’IRONMAN che consiste in una competizione Nuoto 3800m, Bici 180km e Corsa 42.2km.

Domenica 06 marzo 2016, Villaggio Santa Lucia, San Giovanni Rotondo (Strada Statale 89, km. 180,C.da Posta Tuori), il Comitato Provinciale FIDAL Foggia e l’ASD Gargano 2000 in collaborazione con il CONI, organizzano i Campionati Provinciali di Cross riservati ai tesserati FIDAL in regola con il tesseramento per la stagione in corso.

PROGRAMMA TECNICO

domenica 14 febbraio 2016

L’ultracorsa diventa una palestra di vita

Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta

Ad Arco si è svolto un evento interessante presso il Palazzo Panni, con il patrocinio del Comune di Arco, Assessorato allo Sport. Ultramaratone ed ultratrail, esperienze ed emozioni raccontate da Sonia Lutterotti e Roldano Marzorati, Ospite della serata Matteo Simone, psicoterapetuta e psicologo dello sport. 

Lo sport di resistenza come metodo per affrontare le fatiche di tutti i giorni. Raccontare per immagini e filmati l’essere ultramaratoneti calati nel contesto sociale fatto di lavoro, allenamenti e vita quotidiana.
Sonia Lutterotti e Roldano Marzorati hanno fatto di questo sport una passione di vita ed hanno scoperto una sorta di elisir che fa restare sempre giovani in compagnia di belle persone che partecipano e frequentano questo mondo fantastico delle lunghe distanze.

giovedì 11 febbraio 2016

Matteo Simone e Daniele Baranzini: Ultramaratoneta, un'analisi interminabile

Matteo SIMONE, Psicologo
3804337230- 21163@tiscali.it 


“La corsa porta un messaggio. Quando non viene espresso prima di partire, viene spesso colto lungo la strada…E quando arriva, allora il tuo passo diventa lucido” (Daniele Baranzini)

Ultramaratoneta: analisi interminabile di Matteo Simone e Daniele Baranzini. 
Questo libro esprime il senso o il “non senso” della corsa nelle lunghe distanze, il concetto della corsa per molte ore o per tanti chilometri. 
Daniele scrive la sua vision onirica della corsa lunga e Matteo la cerca nelle parole dei suoi racconti. 
Matteo è l'archeologo, Daniele è l'antica città dei sogni. 
Il mondo dell'ultramaratona, viene "visitato" da Matteo come un interprete delle storie vissute da un attore che corre, Daniele. 
Daniele e Matteo dialogano a distanza sul quello che è il senso dell'ultramaratona: la lunghezza, il tempo, la fatica, la gioia, il dolore, per alcuni anche una “lucida pazzia”
Daniele è pura corsa, senza corsa non può esistere. E alla fine questo ragazzo diventa corsa infinita e interminabile, l'ultramaratona. 

Partita di calcio femminilie dedicata alla Campagna "Vite coraggiose"

Matteo SIMONE

Sport per il benessere psicofisico, emotivo e relazionale, in qualità di psicologo dello sport e dell’esercizio fisico, mi piacerebbe trasmettere l’idea della pratica sportiva come opportunità di integrazione sociale e pertanto segnalo un paio di inziative benefiche attraverso lo sport.
Progetto "No Limits Sport" Sabato 27 febbraio alle ore 11:00 Campo Danilo Vittiglio a Roma. Una partita di calcio vedrà confrontarsi la Squadra Flames Gold composta da Artisti dello spettacolo e la compagine della Roma Calcio femminilie. La manifestazione a scopo benefico sarà dedicata alla Campagna sociale "Vite coraggiose" edita dalla Nuova Fondazione Bambino Gesù. Madrina dell'evento l'attrice Martina Menechini
La fondazione Bambino Gesù onlus ha organizzato la campagna nazionale di raccolta fondi Vite coraggiose, la campagna ha l’obiettivo di finanziare i progetti di ricerca che l’ospedale pediatrico romano ha sviluppato per individuare i meccanismi genetici alla base delle malattie chiamate “rare” ed elaborare possibili strategie terapeutiche.
Colpiscono 5 persone su 10.000, sono tra 27 e 36 milioni i casi registrati in Europa dei quali il 60-70% riguardano bambini o minori e nel 30% delle volte l’attesa di vita non supera i 5 anni. Ma il dato allarmante è che il 50% dei pazienti rimane senza diagnosi. 
Il Bambin Gesù detiene il primato italiano di malattie rare diagnosticate, circa il 5%, oltre 10.000 bambini ogni anno. Si utilizza l’aggettivo “orfano”, per indicare sia i malati privi di diagnosi, sia le malattie già note, il cui difetto biologico non è ancora stato individuato.
Quando i medici del Bambin Gesù non riescono a fare una diagnosi i casi vengono passati ai ricercatori, i quali, attraverso analisi genetiche avanzate riescono a fornire, dopo aver incrociato i loro dati con quelli di sofisticate indagini bioinformatiche, la causa della malattia in circa il 40% dei casi.

Sviluppare la Resilienza con Ultramaratone e Ultratrail

Psicologo, Psicoterapeuta

“Semplicità, semplicità, semplicità.  Occupatevi di due, tre faccende, non affannatevi dietro centinaia, o migliaia.” Henry David Thoreau

“Si può assaporare completamente una situazione piacevole, senza dispiacersi quando finisce perché si comprende che ogni cosa è destinata a passare.” William Hart

Importante un elevata autoconsapevolezza delle proprie risorse personali e dei propri limiti nella pratica degli sport di resistenza che diventano un ottimo insegnamento di vita per affrontare le fatiche di tutti i giorni.
Sarebbe indicato un approccio meditativo soprattutto per la gestione delle le crisi e gli infortuni, come arrivano così se ne vanno, quindi bisogna essere cauti e sereni.
Le persone mettono in atto un’ampia variabilità delle risposte individuali di fronte a crisi, infortuni, sconfitte: alcuni soccombono, alcuni appaiono resilienti, altri (pochi) appaiono addirittura rafforzati dall’aver affrontato con successo stress e avversità.
La Resilienza e l’Autoefficacia sono concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche nella vita in generale, per raggiungere i propri obiettivi in qualsiasi campo.
Il termine Resilienza deriva dalla metallurgia, indica la proprietà di un materiale di resistere a stress, ossia a sollecitazioni ed urti, riprendendo la sua forma o posizione iniziale, così come le persone resilienti possono affrontare efficacemente momenti o periodi di stress o disagio (immaginate di schiacciare una pallina di tennis).
Walsh (2003) la definisce come “l’abilità di resistere e far fronte alle sfide distruttive che a volte la vita impone, l’abilità di lottare, superare gli ostacoli e andare avanti del soggetto al fine di poter vivere e amare pienamente”.
Così come avviene negli sport di endurance, resistere ed andare avanti, lottare con il tempo cronologico ed atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni, a volte sei combattuto e indeciso, tentato a fermarti, a recuperare a riposare, a rinunciare. Importante è amare sempre se stessi, la vita, ed avere una elevata passione e forte motivazione in quello che si fa.

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