Matteo Simone
“Si può assaporare completamente
una situazione piacevole, senza dispiacersi quando finisce perché si comprende
che ogni cosa è destinata a passare.” William
Hart
Le persone
dotate di alta resilienza sono flessibili, sanno adattarsi con prontezza a
nuove situazioni.
Il
Campione Olimpico di Takewondo, Carlo Molfetta in una intervista riportata su Idea
Sport, Notiziario della Confsport Italia, spiega come ha vinto l’Olimpiade:
“Sono una persona
caparbia, cerco sempre di raggiungere le mete che mi prefiggo. È la stessa
caparbietà che mi ha permesso di non smettere di fare Taekwondo quando, negli
anni che vanno dal 2005 al 2008, ho subito quattro interventi alle ginocchia.
Quindi, il ‘Non mollare fino all’ultimo secondo’ rappresenta il mio tentativo
di raggiungere il sogno che avevo da bambino.”
Da
queste parole si evince la differenza di un campione, il non fermarsi davanti a
imprevisti, il non mollare, il “piegarsi ma non spezzarsi”, l’essere resilienti
che permette di rialzarsi più forti e determinati di prima ogni volta che c’è
un impedimento, permette di ricominciare con più entusiasmo di prima, con più
coraggio, con più esperienza, con più sicurezza. Continua
Carlo:
“I pensieri, in quei giorni, sono rivolti al momento che si sta vivendo,
incontro dopo incontro.”
Infatti è importante essere consapevoli nel “qui e
ora” di quello che si fa, momento per momento, facendo ogni cosa con la massima
attenzione e concentrazione, non lasciando niente al caso, curando i minimi
particolari, senza distrazioni.
Si
definisce resilienza la capacità di resistere alle frustrazioni, agli stress,
in generale alle difficoltà della vita. La
resilienza permette la ripresa dopo un evento traumatico, dopo un
infortunio, dopo una sconfitta.
La persona resiliente possiede propensione a ricercare strategie creative di fronte alle difficoltà. La persona resiliente possiede risorse personali, autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni familiari, amicali e una buona rete di relazioni formali e informali. L’avere accesso a relazioni supportive, più o meno prossime, è un fattore protettivo.
La
persona resiliente affronta i problemi in modo costruttivo, sa uscire dalle
situazioni difficili. Essere
resilienti significa essere duttili e flessibili, accettando di sbagliare,
sapendo di poter rivedere e correggere le proprie azioni.
Sentimenti
come il piacere, l’allegria, l’appagamento, la soddisfazione per il proprio
lavoro, l’amore e l’affetto, unitamente a qualche bella risata e a momenti
calorosi trascorsi con gli amici, rafforzano le capacità mentali essenziali alla
soluzione dei problemi.
Alcuni
tipi di attività gradevoli accrescono la forza di resilienza, il gioco, per
esempio, contribuisce a sviluppare capacità fisiche, autocontrollo e
conoscenze, oltre a migliorare la salute. I piacevoli momenti trascorsi con gli
amici rafforzano il sistema immunitario.
Le
energie accumulate nelle fasi positive sono durevoli, restano a nostra
disposizione per quando saremo colpiti da un evento avverso o ci troveremo ad
attraversare un lungo periodo di difficoltà. Prendersi il tempo per ridere,
apprezzare i momenti piacevoli e godere delle piccole cose sono atteggiamenti
che influiscono sul cervello e sul sistema nervoso potenziando le abilità di problem solving e questo, a sua volta,
rafforza la resilienza.
Tra
i fattori individuali che promuovono la resilienza vi sono: avere relazioni
sociali intime, flessibilità/adattabilità (essere cooperativi, amabili e
tolleranti e inclini al cambiamento), essere assertivi e saper chiedere aiuto,
sensibilità interpersonale, autoefficacia, locus of control interno, capacità
di porsi degli obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli,
progettualità futura, ottimismo, senso dell’umorismo, rete sociale di supporto
informale.
Sforzandoci di fissare l’attenzione sul
respiro impariamo a rimanere nella realtà del momento presente.
Idea Sport, Notiziario della Confsport Italia, Anno IV, n. 12,
Dicembre 2012, pp. 9-11.
Sielbert A., Il vantaggio della resilienza, come uscire più forti dalle difficoltà
della vita. Edizioni AMRITA, Torino, 2008.
Simone M.,
Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella
vita e nello sport. Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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