Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prima della gara aumento
le quantità di carboidrati e liquidi ,durante la gara è sempre un terno al
lotto azzeccare gli alimenti giusti perché influenzati da mille fattori
:giornata calda o fredda ,affaticamento mentale o fisico. Un punto saldo sono
carboidrati liquidi frutta secca e Sali minerali il resto è variabile per il
motivo descritto sopra.”
Nonostante l’età,
nonostante l’alimentazione vegana, Roldano, come alcuni altri ultramaratoneti,
riesce ad eccellere nello sport di endurance.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non
concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Precario stato di
forma a volte inatteso nonostante i buoni allenamenti precedenti. Le condizioni ambientali non ottimali si
sentono negative quando non si è al massimo altrimenti passa in secondo piano
anche una giornata torrida o fredda.”
Cosa ti ha fatto
mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Ho smesso di fare sport da
ragazzo perché avevo altri interessi, in età adulta sono ritornato e continuo a
farlo perché sento che mi mantiene attivo sia mentalmente che fisicamente.”
Chi ha
contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Se con chi intendi
persone direi tanti atleti ,figure mitiche nel mio immaginario sportivo,
attualmente figura ispiratrice per me è Marco Olmo. Se intendi cosa ha
contribuito direi: curiosità e perseveranza. Curiosità fatta di letture in
materia e perseveranza nel raggiungere i
propri obiettivi.”
Resilienza e
autoefficacia sono concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche
nella vita in generale, per non arrendersi mai e per raggiungere i propri
obiettivi in qualsiasi campo. Quello che ti permettere di continuare in questo
sport non sono solo le endorfine che vanno in circolo, ma il puro piacere del
gesto sportivo, dei paesaggi, delle sfide, degli incontri con altri che
condividono la tua passione, che ti comprendono che sono sulla tua stessa
lunghezza d’onda.
La gara della tua vita dove hai dato il
meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? “Una gara recente
la 24 ore di Putignano dove mi ero presentato senza grosse aspettative. Ho
sfondato la soglia psicologica dei 200 km ..tanta emozione.”
Interessandomi
ed appassionandomi ultimamente alle gare di lunga distanza ho sperimentato la
partecipazione alla 24 ore di corsa a piedi. E’ stata un’esperienza
entusiasmante, estenuante, stancante, meditativa, osservativa. C’è un mondo
dietro questo tipo di gara che per riscuotere successo e permettere ai
partecipanti di correre per tante ore devono inventarsi di tutti i colori
prevedendo partenze diversificate di gare all’interno della gara più lunga di
24 ore. Il vincitore è stato l’atleta Nazionale Diego Ciattaglia che ha
raggiunto quota 221km, la gara femminile è stata vinta da Aurelia Rocchi che ha
raggiunto i 167km circa mentre Roldano Marzorati, contentissimo è riuscito a
raggiungere i 200km piazzandosi secondo.
Quale tua esperienza ti può dare la
sicurezza che ce la puoi fare nello sport o nella vita?
“Certamente correre una 6 giorni ma anche portare a termine per 3 volte un
Ironman.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche,
qualità hai dimostrato di possedere? “Tenacia, perseveranza nel perseguire
il risultato, capacità di soffrire, adattabilità alle situazioni.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Visualizzare la
gara ancora prima di essere al via, ripassare mentalmente ogni aspetto non
lasciare nulla al caso.”
Preparazione fisica ma anche tanta preparazione mentale, per eccellere
nelle gare di endurance dove fisico e mente sono sottoposti a dura prova,
bisogna lavorare tanto a livello mentale. E’ necessario un lavoro sugli obiettivi,
sulla motivazione, sull’autoefficacia. Ho sviluppato un modello di intervento
che ho chiamato O.R.A. e si basa su un lavoro iniziale di gol setting, sullo
stabilire obiettivi mirati, sfidanti ma raggiungibili, sul credici,
sull’individuare le risorse necessarie occorrenti per raggiungere l’obiettivo,
sul far immaginare la persona avanti nel tempo che raggiunge l’obiettivo. E’
importante per la persona acquisire consapevolezza del proprio corpo, delle
proprie sensazioni, delle proprie emozioni.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
“Alcuni amici la invidiano altri la vedono come un fenomeno da evitare perché
considerata eccessiva.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Una
uscita di corsa con Marco Olmo, fatta nel posto dove vivo, nata per caso. Sapevo
che Marco sarebbe stato presente come testimonial di uno sponsor che lo
supporta e tramite facebook gli ho proposto di correre insieme, ci siamo scambiati
il numero di cellulare. Era novembre pioveva ma alle 6 di mattina correvo
insieme alla mia mito fonte di ispirazione, abbiamo parlato di tutto, non è una
persona chiusa nel suo mondo! Per me è stata una grande gioia.”
Cosa hai
scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Dare più spazio alla
riflessione che all’impulsività, accrescimento della forza mentale, capacità di
trovare diverse soluzioni.”
Come è cambiata
la vita familiare e lavorativa nell’aver intrapreso uno sport impegnativo? “Non ho famiglia nel senso classico, ho una compagna
che vive le mie stesse passioni. Sul piano lavorativo ho trovato un ottimo
compromesso tra lavoro e sport, lavoro part-time.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Partecipando
a gare che durano anche più di 24 ore non ho ansia pre-gara nel senso stretto ma
mi limito a controllare di avere tutto quello che mi serve, in gara sono sereno
e controllo me stesso e lo svolgimento della gara e la corsa degli altri
concorrenti. Il post gara è riposo e reloaded nella mia mente della gara, come
ho agito e cosa potevo fare, come posso migliorare, condivisioni con gli altri
concorrenti delle sensazioni avute durante la gara".
Che consiglio daresti a coloro che si trovano a
dover fare scelte importanti nello sport? “Vivere serenamente le proprie
scelte, lo sport non deve essere causa di conflitti, c’è sempre una soluzione.”
Un
messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Pratiche
disoneste che minano la salute per un attimo di gloria ,nel mio sport non si
parla di soldi, si squalificano da sole agli occhi di una persona con un po’ di
buon senso e sale in zucca. E’ una lenta discesa all’inferno senza via di
ritorno non ne vale la pena mai!”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “No, fa parte della mia giornata ,della mia
vita, come dice Marco Olmo: gli animali corrono fino all’ultimo alito di
vita, così vorrei fare io.”
Come hai superato crisi, sconfitte, infortuni? “Rielaborando le cause e cercando le
soluzioni.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e in
quali fasi dell’attività sportiva? “Per alcuni atleti è fondamentale
avere uno psicologo, ho toccato con mano questo aspetto in molte persone che
praticano sport. Con queste persone mi sono improvvisato psicologo per ciò che
concerne la gestione ansia pre-gara ma anche allenamento e analisi post gara.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport? “Di
non fermarsi al primo insuccesso, non volere il tutto e subito, non farsi
spaventare dalla fatica. Il successo maturato nel tempo, il benessere fisico
protratto per tutta una vita ha una valenza inestimabile, provare per
credere!”.
Sogni che hai realizzato e da realizzare? “Raggiungere le mie
migliori prestazioni su tutte le distanze dell’ultramaratona all’età di 57 anni
e continuare su questa strada!”.
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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