Matteo SIMONE
Ex maratoneta, Salvo Campanella il 2 luglio del 2012 è precipitato da sette metri di altezza, nel cantiere dove lavorava.
Racconta nell’intervista pubblicata su SuperAbile INAIL, Il magazine per la disabilità, (Agosto Settembre 2014): “Cosa ho provato dopo l’incidente? Mi sono fatto una
risata. Intanto sono rimasto vivo, e poi poteva andare peggio”.
Sempre sulla rivista è riportato che nel
tragitto in ambulanza verso l’ospedale Salvo chiama la moglie e le dice: “Ho
avuto un incidente sul lavoro, mi sono fatto male alla schiena, non mi
funzionano le gambe, la maratona di New York me la vado a fare in handbike”.
18 giorni dopo l’incidente Salvo viene
trasferito all’Unità spinale di Palermo e, alla fine del mese, comincia la
riabilitazione a “Villa delle ginestre”.
Continua Salvo: “E poi scappo da qui e
vado a cercare una handbike di seconda mano. A settembre del 2013 vengo
convocato dalla Federazione ciclistica italiana, che mi nomina unico
responsabile regionale del settore paralimpico”.
Il bilancio di questa esperienza di vita?
«Il mio scopo principale non è diventare famoso, ma quello di fare da esempio.
Per tirare fuori dalle prigioni domestiche altri ragazzi disabili dimostrando,
con i fatti e non con le parole, che l’handicap sta solo nella tua testa e non
nel tuo corpo. Come ha giustamente scritto mio nipote nella sua tesi di laurea:
la disabilità è uno status mentale del normodotato».
Anche a Salvo ho invitato a rispondere ad un questionario di
psicologia e
sport per il benessere e la performance per conoscere
il suo punto di vista e quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e
quali sulla performance.
Come
ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport mi rilassa
fisicamente e psicologicamente, una costante attività fisica fa sì che le mie
condizioni di salute hanno subito un miglioramento, dalla perdita di peso, al
miglioramento respiratorio, salute cardiovascolare, scomparsa di malanni
stagionali (influenza), scomparsa di dolori articolari, miglioramento della
flessibilità articolare, innalzamento della soglia di stanchezza.”
Nella
tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Trovare spazi adatti allo
svolgimento della stessa, difficoltà economica perché gli ausili costano una
cifra spropositata.”
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prediligo i carboidrati
semplici prima di una gara (pasta riso frutta secca), durante integro con Sali
minerali e qualche integratore di maltodestrine, dopo assumo proteine, e pochi
carboidrati.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “I benefici che esso
mi dà a livello fisico-psicologico, e una grande passione che ho per lo sport,
per me fare sport è un bisogno fisico – fisiologico (mangiare bere fare
sport).”
Chi
ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Gli amici
campioni a livelli alti, gli allenatori, studi svolti a livello federale, che
mi hanno insegnato tecniche di allenamento e di gara.”
La gara della tua vita dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato
le emozioni più belle? “Tutta la mia vita è una gara, cerco ogni giorno di dare
il meglio di me in tutto quello che faccio, nel pieno rispetto del prossimo e
delle regole sociali. In generale qualsiasi gara mi emoziona dalla più
importante alla più semplice.”
Una
tua esperienza che ti può dare la convinzione che ce la puoi
fare? “Sicuramente l’incidente che ho avuto e che mi
ha cambiato la vita.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “Adattarsi a qualsiasi situazione, sfruttare al massimo la tua
condizione fisica essere testardo, fissare degli obbiettivi e impegnarsi a
raggiungerli.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “Insegnare l’approccio allo sport a un bambino
superabile è stata la cosa che più mi incuriosisce e mi diverte.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare
attività fisica? “Riesco a socializzare meglio con la gente.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara?
“Nervosismo, agitazione, fatica stanchezza, adrenalina, rilassamento, dolore
muscolare.”
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello
sport? “Ascoltate il vostro corpo, e agite sempre secondo la vostra testa non
fatevi mai condizionare dagli altri.”
Un messaggio per
sconsigliare l’uso del doping ? “Il doping è rischioso sia a livello fisico che psicologico in
oltre è un mezzo sleale nei confronti degli altri tuoi compagni.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Io non
riuscirei a vivere.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte,
infortuni? “Ho ripreso a fare attività ripartendo da zero e piano piano le mie
prestazioni sono tornate quelle di prima.”
Ritieni utile lo
psicologo dello sport? “Non saprei sono sempre stato io stesso a spronarmi
psicologicamente.”
Un tuo messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica e impegno? “Dico sempre a tutti che lo sport è lo specchio della vita.”
Per Salvo lo sport è vita, attraverso lo sport
sperimenta benessere, lo sport lo incuriosisce, l’appassiona, una vita per lo
sport, si dedica anche al prossimo attraverso l’insegnamento dello sport anche
a bambini superabili.
Un'intervista a Salvo è
riportata sul mio libro “Sport, benessere e performance”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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