mercoledì 17 febbraio 2016

Salvo Campanella, handbiker: Tutta la vita è una gara

Matteo SIMONE 

Ex maratoneta, Salvo Campanella il 2 luglio del 2012 è precipitato da sette metri di altezza, nel cantiere dove lavorava. 

Racconta nell’intervista pubblicata su SuperAbile INAIL, Il magazine per la disabilità, (Agosto Settembre 2014): “Cosa ho provato dopo l’incidente? Mi sono fatto una risata. Intanto sono rimasto vivo, e poi poteva andare peggio”.
Sempre sulla rivista è riportato che nel tragitto in ambulanza verso l’ospedale Salvo chiama la moglie e le dice: “Ho avuto un incidente sul lavoro, mi sono fatto male alla schiena, non mi funzionano le gambe, la maratona di New York me la vado a fare in handbike”.

18 giorni dopo l’incidente Salvo viene trasferito all’Unità spinale di Palermo e, alla fine del mese, comincia la riabilitazione a “Villa delle ginestre”. 
Continua Salvo: “E poi scappo da qui e vado a cercare una handbike di seconda mano. A settembre del 2013 vengo convocato dalla Federazione ciclistica italiana, che mi nomina unico responsabile regionale del settore paralimpico”.
Il bilancio di questa esperienza di vita? «Il mio scopo principale non è diventare famoso, ma quello di fare da esempio. Per tirare fuori dalle prigioni domestiche altri ragazzi disabili dimostrando, con i fatti e non con le parole, che l’handicap sta solo nella tua testa e non nel tuo corpo. Come ha giustamente scritto mio nipote nella sua tesi di laurea: la disabilità è uno status mentale del normodotato».

Anche a Salvo ho invitato a rispondere ad un questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance per conoscere il suo punto di vista e quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla performance.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Lo sport mi rilassa fisicamente e psicologicamente, una costante attività fisica fa sì che le mie condizioni di salute hanno subito un miglioramento, dalla perdita di peso, al miglioramento respiratorio, salute cardiovascolare, scomparsa di malanni stagionali (influenza), scomparsa di dolori articolari, miglioramento della flessibilità articolare, innalzamento della soglia di stanchezza.
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? Trovare spazi adatti allo svolgimento della stessa, difficoltà economica perché gli ausili costano una cifra spropositata.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara?Prediligo i carboidrati semplici prima di una gara (pasta riso frutta secca), durante integro con Sali minerali e qualche integratore di maltodestrine, dopo assumo proteine, e pochi carboidrati.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?I benefici che esso mi dà a livello fisico-psicologico, e una grande passione che ho per lo sport, per me fare sport è un bisogno fisico – fisiologico (mangiare bere fare sport).
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?Gli amici campioni a livelli alti, gli allenatori, studi svolti a livello federale, che mi hanno insegnato tecniche di allenamento e di gara.
La gara della tua vita dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? Tutta la mia vita è una gara, cerco ogni giorno di dare il meglio di me in tutto quello che faccio, nel pieno rispetto del prossimo e delle regole sociali. In generale qualsiasi gara mi emoziona dalla più importante alla più semplice.
Una tua esperienza che ti può dare la convinzione che ce la puoi fare? “Sicuramente l’incidente che ho avuto e che mi ha cambiato la vita.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Adattarsi a qualsiasi situazione, sfruttare al massimo la tua condizione fisica essere testardo, fissare degli obbiettivi e impegnarsi a raggiungerli.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Insegnare l’approccio allo sport a un bambino superabile è stata la cosa che più mi incuriosisce e mi diverte.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?Riesco a socializzare meglio con la gente.
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? Nervosismo, agitazione, fatica stanchezza, adrenalina, rilassamento, dolore muscolare.”
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport?Ascoltate il vostro corpo, e agite sempre secondo la vostra testa non fatevi mai condizionare dagli altri.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping ?Il doping è rischioso sia a livello fisico che psicologico in oltre è un mezzo sleale nei confronti degli altri tuoi compagni.
Riesci a immaginare una vita senza sport? Io non riuscirei a vivere.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Ho ripreso a fare attività ripartendo da zero e piano piano le mie prestazioni sono tornate quelle di prima.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Non saprei sono sempre stato io stesso a spronarmi psicologicamente.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica e impegno?Dico sempre a tutti che lo sport è lo specchio della vita.”

Per Salvo lo sport è vita, attraverso lo sport sperimenta benessere, lo sport lo incuriosisce, l’appassiona, una vita per lo sport, si dedica anche al prossimo attraverso l’insegnamento dello sport anche a bambini superabili.

 

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