martedì 21 giugno 2016

Federica Liberati, runner: il mio sogno si chiama Tokyo 2020

Matteo SIMONE

Federica Liberati, molto simpatica, ambiziosa e competitiva, alcuni anni fa la vidi vincere un 5.000 metri di corsa a piedi.

Curiosi i suoi racconti, di una donna che ama correre ed ogni luogo diventa idoneo per questo anche il giardino di un ospedale, noi corridori la comprendiamo perché in fondo anche noi siamo così, sempre le scarpe a seguito si può correre in ogni luogo ad ogni ora. Ecco di seguito cosa ci racconta.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, molto più di una volta e non solo in gara ma anche in allenamento!

A volte la corsa diventa un vero piacere così che gli allenamenti sono occasioni per divertirsi, per misurare, per fare imprese anche in allenamento, sfide non solo in gara ma anche in allenamento, sono tanti che si organizzano sedute di allenamento performanti o lunghissimi, per esempio ho conosciuto un atleta che si è organizzato da solo una 24 ore di corsa di allenamento a Perugia.

Tirelli Giuseppe: la mia prossima tappa è raggiungere 100 maratone


Per Giuseppe gli obiettivi sono correre il più non posso: “L’ obbiettivo che ho sempre pensato dal primo momento che ho cominciato a correre è quello di riuscirci a farlo finchè resto su questa terra, continuando a fare maratone in giro per il mondo. Raggiungere 100 maratone potrebbe essere la mia prossima tappa visto che ad oggi ne ho fatte 59.” Di seguito si racconta.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sono sempre sentito un comune sportivo, quando ho fatto dei risultati buoni mi sono sentito meglio, quasi un piccolo campione.”
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Sicuramente lo sport è stato il motivo per cui ho trovato il benessere fisico e mentale senza mai preoccuparmi delle performance.”
Come hai scelto il tuo sport? “Ho scelto la corsa come sport per la semplicità nel praticarla.”
Infatti è vero, basta poco per correre, solo un paio di scarpe da ginnastica, può essere una pillola di esercizio fisico che tutti i medici dovrebbero prescrivere ai loro assistiti, per star meglio.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi, a cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “La difficoltà maggiore è nella forza di volontà, i rischi sono di natura fisica (infiammazioni, contratture ecc.) dovuti o a un eccessivo carico di lavoro o a una mancanza di continuità. Conta sicuramente la costanza e le cose più importanti da allenare sono le mente e poi il fisico.”
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Non faccio caso particolarmente a quali cibi mangiare, sicuramente non bado alle quantità. La cosa più importante dopo la gara è la reidratazione, quindi mi preoccupo di assumere molti liquidi.”
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Quando faccio una gara mi preoccupo sempre di prepararmi in modo adeguato, quindi le condizioni fisiche sono sempre ottimali, l’unica variabile sono le condizioni ambientali come ad esempio il troppo caldo, conseguenza spesso di pessimi risultati.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “La cosa che sicuramente mi fa continuare è la consapevolezza di sentirsi bene.”

giovedì 16 giugno 2016

Domenico Martino, ultramaratoneta: Ho allenato il mio cervello ad andare oltre

Matteo SIMONE 
 
Fa sempre piacere incontrare gli amici ultrarunner, Domenico Martino l’ultramaratoneta di Lucera, l’ho conosciuto di persona ad una gara di 6 ore di corsa a piedi a Lucera  dove lui risiede e poi l’ho rivisto in occasione della maratona di Roma dove io risiedo.
Ultimamente Domenico ha fatto due importanti prestazioni, una gara di 100km da Firenze a Faenza, la classicissima per gli ultrarunner dal nome Il Passatore, e la settimana successiva la prima edizione della 6 ore di Cambobasso in una pista di atletica ottenendo il secondo posto. 

venerdì 10 giugno 2016

Festival del Movimento a piedi ed in bici per cambiare ritmo e rallentare



Il saggio “Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale” offre uno spunto di riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
L’attività fisica tesa al benessere fisico e sociale, non solo quale sport per raggiungere prestazioni eccellenti, non solo sport come performance ma anche come promozione della salute, prevenzione ed aggregazione sociale.
Uno dei compiti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è di indicare ai governi centrali e locali soluzioni al problema dell’inattività fisica della popolazione basate su evidenza scientifica e realisticamente perseguibili. Tra i campi di lavoro individuati spicca la promozione dell’esercizio fisico e dello sport nella scuola, nel tempo libero e in altri contesti. L’area di lavoro più promettente, tuttavia, è quella che si propone di introdurre nuovamente l’attività fisica all’interno delle azioni della vita quotidiana, soprattutto quelle connesse agli spostamenti delle persone durante la giornata per andare al lavoro, a scuola, a fare la spesa, dagli amici o dai parenti.
Di seguito un paio di appuntamenti da non perdere.
Ciclomundi, Festival del viaggio e della vacanza in bicicletta, dal 13 al 15 giugno - Portogruaro (VE)
Il festival, ideato e organizzato da Ediciclo Editore con la direzione artistica di Alberto Fiorin e la consulenza di Matteo Scarabelli, è dedicato al mondo delle due ruote, alla vacanza e al viaggio in bicicletta. A portata di tutti i pedali. Nel suggestivo borgo medievale di Portogruaro, in provincia di Venezia, dal 13 al 15 giugno si alterneranno viaggiatori in bicicletta e a piedi come Claude Marthaler, Emilio Rigatti, Luigi Nacci; filosofi, scrittori e pensatori come Riccardo Barlaam, Walter Bernardi, Rosita Steenbeek, Alberto Fiorillo, Giovanni Gurisatti; attori e cantanti come Massimo Poggio, Andrea Satta, la Microrchestra.

giovedì 9 giugno 2016

Il cammino come cura: a piedi sulla Variante Cimina della via Francigena


 

 
Il cammino rappresenta il primo livello per tutti coloro che desiderano iniziare a dedicarsi alla propria salute. Camminare ogni volta che è possibile.

L’aver sperimentato la pratica di un esercizio fisico senza particolari problemi e con una minima parte di piacere potrebbe permettervi un cambiamento nella vostra vita perché vi è una distorsione percettiva positiva per quanto riguarda ad esempio le distanze, un tratto di 1km diventerà una passeggiata di 10-15 minuti, il 3° piano in un appartamento diventerà un occasione per fare un esercizio in salita anziché una routine consistente nel pigiare il pulsante dell’ascensore, aspettare, entrare, salire, uscire, salutare, ecc..

Dalla promozione della salute derivano condizioni di vita e di lavoro più sicure, stimolanti, gratificanti e piacevoli.

“Mens sana in corpore sano: a piedi sulla Variante Cimina della via Francigena” è il primo cammino-breve dedicato alla salute mentale. L'appuntamento, organizzato da Progetto Itaca Roma e dall'associazione culturale Variante Cimina della Via Francigena, è per sabato 11 giugno alle 10 in Località Canale, nell'area picnic sul Lago di Vico. La passeggiata (della durata di 2,5 ore per una lunghezza di 9 chilometri con difficoltà medio-bassa e accessibile ai bambini a partire dagli otto anni) si concludera' con un pic-nic, organizzato in collaborazione con www.carlozucchetti.it  con i prodotti tipici della Tuscia. Inoltre P&Co., societa' di consulenza specializzata nel settore della Higher Education, contribuira' all'evento mettendo a disposizione le proprie competenze di storytelling, attraverso la realizzazione di riprese video e fotografie che documenteranno lo svolgimento della giornata sia con strumenti tradizionali sia con l'uso di droni.

mercoledì 8 giugno 2016

Lorenzo Turco, pallavolo: bisogna sudare per arrivare al successo tutti insieme





Tra i tanti messaggi raccolti da atleti da rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare allo sport interessante e coinvolgente è quello di Lorenzo Turco, giocatore di pallavolo: La pallavolo è un gioco di squadra, un sport in cui impari a mettere la squadra prima delle tue competenze personali, si creano legami veri con le persone, si pensa come gruppo, si diventa una famiglia, non trascurando però l’utilità del singolo elemento. Io credo sia molto formativo tutto ciò, ci sono delle regole da rispettare, la disciplina è sempre al primo posto, non è facile come sembra, bisogna sudare per arrivare al successo tutti insieme, ma la gratificazione dopo è indescrivibile.”

Che dire, basta provare per credere, leggiamo più approfonditamente cosa ne pensa Lorenzo circa il suo sport.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, quando all'età di 13 anni con la mia squadra siamo diventati campioni interregionali e ci siamo qualificati alle nazionali di pallavolo under 14.”

In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Lo sport è benessere, ti spinge ad avere una dieta equilibrata, aiuta l’organismo a fluidificare le sue attività, diminuisce il rischio di ammalarsi, ti fa sentire consapevole del tuo aspetto.”

Come hai scelto il tuo sport? “Secondo le mie inclinazioni personali, mi sono sempre piaciuti i giochi di squadra ed il senso di appartenenza ad un gruppo.”


Carmelo Gallani, basket: In una gara di playoff ho realizzato 63 punti


Per alcuni come Carmelo Gallani, non si finisce mai di imparare e si è sempre disposti a conoscere e sperimentare nuovi sport.

Ecco come risponde alla domanda Prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine? Sogni realizzati e da realizzare? Spero di trovare il tempo per affacciarmi a nuovi sport come il triathlon, mi affascina molto questo sport perché abbraccia più discipline sportive. Ma il mio sogno più grande è quello di poter giocare a basket anche all’età di 50 anni, e chissà, anche a vincere anche il campionato.
Di seguito Carmelo si racconta attraverso le risposte ad un mio Questionario su sport, benessere e performance (Aspetti psicologici che influiscono su benessere e performance dell’atleta).

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