sabato 11 marzo 2017

Ha solo importanza, forse, sentire il momento, l’adesso, godersi l’aria


Psicologo, Psicoterapeuta


Sull’importanza del momento presente, ho trovato interessante una testimonianza di un paziente riportata nel libro di Claudio Naranjo, Viaggio di guarigione, a pag. 123: “Ho capito che poche cose hanno importanza. Non è importante se la macchina non funziona, se una ragazza non ci ama, se non otteniamo gli incarichi migliori all’università, se mi dicono che sono omosessuale, se non ho tanti soldi, o un regno, se i miei genitori moriranno, se la zia Rose è più matta del solito. Ha solo importanza, forse, essere capaci di respirare profondamente e sentire il momento, l’adesso, godersi l’aria e quella mosca. Non importa se non posso andare in Inghilterra, se non sono uno scrittore o un playboy”.

Sembra essere una illuminazione da parte di un paziente, un tornare al momento presente, all’importanza del vivere ora con semplicità, con quello che c’è ora, qui e ora, in questo momento, proprio ora. A volte non apprezziamo appieno quello che abbiamo, quello che abbiamo conquistato, quello che siamo, a volte siamo orientati verso il passato o verso il futuro, a volte pensiamo a quello che eravamo, a quello che avevamo, a quello che vorremmo avere e acome vorremmo essere, trascurando l’importanza di come siamo e quello che abbiamo ottenuto fino a questo momento.

Kabat-Zinn nel suoi testo Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezz,  illustra l’importanza del non fare, di fermarsi, di sperimentare l’essere: “Un buon modo di interrompere le nostre occupazioni è passare per un momento alla ‘modalità dell’essere’. Valutate semplicemente questo momento, senza tentare affatto di cambiarlo. Cosa sta accadendo? Cosa provate? Cosa vedete? Cosa sentite? Quando ci si ferma, l’aspetto curioso è che immediatamente si diventa se stessi. Tutto appare più semplice. In un certo senso è come se foste morti e il mondo continuasse. Se moriste realmente, tutte le vostre responsabilità e obblighi svanirebbero d’incanto. Riservandovi alcuni attimi di ‘morte volontaria’ arginando le pressioni del tempo, finché vivete sarete liberi di ritagliarne una parte per il presente. ‘Morendo’ ora, in questo modo, in realtà divenite più vivi. Questo è il vantaggio di fermarsi. La pausa contribuisce a rendere più vivaci, ricche e articolate le azioni successive, aiuta a inquadrare nella giusta prospettiva tutte le preoccupazioni e insicurezze. Serve da guida. Più volte nel corso della giornata, fermatevi, sedetevi. Accettate senza riserve il presente, le vostre sensazioni. In questi momenti non cercate di cambiare nulla, limitatevi a respirare e rilassarvi. Respirate, lasciate correre; astenetevi dal voler produrre qualcosa di diverso in questo momento; mentalmente ed emotivamente lasciate che questo momento sia esattamente com’è e lasciate a voi stessi la libertà di essere così come siete. Poi, quando sarete pronti, muovetevi nella direzione dettata dal cuore, consapevoli e risoluti.”

La felicità è data dalla nostra motivazione ad andare avanti

Matteo Simone 

 Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso.”  William Hart    

Nel libro Il segreto della resistenza psichica. Che cosa ci rende forti contro le piccole e grandi crisi della vita, Christina Berndt spiega come le persone si affidano a se stesse nel poter uscire da situazioni difficili contando sulle proprie risorse e sulla propria autoefficacia, di seguito le sue parole: “Le persone resilienti non sanno necessariamente come superare una certa situazione, ma dispongono di una molteplicità di modi di comportamento cognitivi, emotivi e sociali, per potersi adattare e rimanere funzionali; hanno visto che sono sempre usciti in qualche modo dalle difficoltà.”

Vivere appieno il momento presente sperimentando intensamente ogni momento

Matteo Simone 

"Si può assaporare completamente una situazione piacevole , senza dispiacersi quando finisce perché si comprende che ogni cosa è destinata a passare.” (William Hart)

Nel libro Contro la felicità. Un elogio della melanconia, Eric G. Wilson a pag. 115 racconta dell’importanza del vivere ogni momento come fosse l’ultimo: “Quando siamo costretti ad affrontare il fatto che la nostra esistenza non è che un punto sulla scala cosmica del tempo, capiamo quanto sia assolutamente prezioso ogni singolo istante, e che ci rimane pochissimo tempo e faremmo bene ad approfittarne al meglio. Solo quando sperimentiamo la nostra estrema limitatezza, ci rendiamo conto delle nostre grandi possibilità. Vogliamo, più di ogni altra cosa, vivere intensamente e appieno, fare quello che non abbiamo mai fatto ma solo sognato.”

venerdì 10 marzo 2017

La psicologia dello Sport e dell’esercizio fisico

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Lo psicologo dello sport e dell’esercizio fisico interviene per promuovere la pratica dell’esercizio fisico richiesta per prevenire e combattere l’obesità e le malattie correlate alla sedentarietà, aiuta a stimolare la persona a cambiare stile di vita per il suo benessere, smettere di fumare, camminare, andare in bicicletta, insomma attività fisica.

L'intento è collaborare con medici di famiglia, pediatri, cardiologi, insegnanti per studiare metodi e progetti che coinvolgono popolazione di bambini, adulti, anziani a fare movimento fisico.

giovedì 9 marzo 2017

Sandro Mille, ipovedente: Devo sviluppare da subito un principio di intesa col mio accompagnatore

Nella mia condizione di ipovedente per correre ho bisogno di affidarmi al 100x100 a un atleta guida
Matteo SIMONE

Alcuni atleti dal 2015 forniscono il proprio supporto come guida podistica agli atleti con disabilità visiva, uomini e donne, portando avanti il progetto Achilles International portato a Roma da Ada Nardin e la cui sezione Romana è presieduta da Ada Maria Ammirata che è una runner non vedente che ha già sperimentato la corsa in pista, su strada e anche la corsa campestre con tutte le estreme difficoltà.

Il progetto Achilles viene portato avanti presso il parco degli Acquedotti, dove qualsiasi atleta che ha intenzione di sperimentarsi come guida può partecipare così come le persone con disabilità visiva che vogliono provare a correre con una guida.

martedì 7 marzo 2017

Marinella Satta: Maratona di Roma palleggiando con due palloni basket


Gianni Interbartolo, promoter della Maratona di Roma del 2 Aprile 2017, invita gli atleti a sostenere Marinella nella sua impresa, di seguito le sue parole: “Egregio presidente e/o amico podista, nell'ottica di promuovere la maratona di Roma a tutti i podisti anche se non agonisticamente allenati per partecipare alla maratona, madre delle corse, ho iscritto alla maratona di Roma la mitica Marinella Satta, detentrice del guinness maratona palleggiando, che si cimenterà a migliorare la sua prima prestazione di Rimini 2016 palleggiando per 42K con due palloni basket. Il tempo di Rimini era di 6h 39m 30s ed ora il suo target sarebbe di 6h. La sua prestazione migliorerebbe certamente se seguita da numerosi fans che la inciterebbero lungo il percorso. E' un perfetto connubio di sport e divertimento con partecipazione di media e social internazionali. Sarebbe anche una occasione irripetibile di percorrere le vie di Roma senza traffico ed ammirare le meraviglie storiche dell'impero romano e rinascimentali. A tutti coloro che vorranno aderire all'iniziativa è concessa una quota di iscrizione favorevole.”
Riporto di seguito uno stralcio di un’intervista a Marinella è riportata nel mio libro dal titolo "Ultramaratoneti e gare estreme", Prospettiva Editrice, Civitavecchia, Collana: Sport & Benessere, anno edizione: 2016, pagine: 298 p., Brossura, 14° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Sport - Atletica e sport da campo e da pista - Maratona e corsa campestre EAN: 9788874189441
https://www.ibs.it/ultramaratoneti-gare-estreme-libro-matteo-simone/e/9788874189441

lunedì 27 febbraio 2017

Emanuele Gallo, runner: Sperimento nello sport un’esperienza mistica

Matteo Simone 

Lo sport fa bene alla mente, al fisico, allo spirito.

Si riscontrano benefici sia praticando sport di gruppo ma anche lo sport individuale ti permette di stare da solo con te stesso, arriva il momento della resa dei conti, di elaborare la propria vita con se stessi, di fare il punto della situazione, e da solo con la fatica ci si conosce meglio. 
Di seguito l’esperienza di Emanuele Gallo.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Giochi della Gioventù 1987”.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a giocare a calcio con il club del mio quartiere, ho smesso intorno ai 16 anni. Ho giocato a calcio a 5 partecipando a vari tornei anche di carattere internazionale. Successivamente per motivi di lavoro mi sono dedicato alla pesistica senza crederci mai molto. 

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